SALERNO – Il centro destra, in generale, è sempre promotore di sorprese, ovviamente in negativo. Ma Forza Italia, nell’ambito del discorso di negatività, non finisce più di stupire, almeno a livello provinciale. Non so quante volte, in questi ultimi tre o quattro anni, la segreteria provinciale del partito (si fa per dire !!) ha cambiato volto, cioè si è arricchito o si è impoverito numericamente di personaggi responsabili anche delle più fantasiose attività aggreganti. Non voglio sbagliare ma qualche tempo fa ci fu anche la nomina di un “addetto alle sagre delle sciuscelle” (alias carrubi); io non ci credo ma alcuni amici continuano ad insistere, ridacchiando, su questa versione. Bando agli scherzi !!, l’ultimo sommovimento serio in ordine di tempo c’è stato qualche settimana fa con le nuove nomine pubblicizzate, con fare enfatico, da Forza Italia; ecco il comunicato ufficiale della segreteria provinciale (che oggi si chiama coordinamento): “Si riorganizza Forza Italia sul territorio provinciale nel nome del rinnovamento e della continuità. Ai vertici del movimento un avvicendamento teso alla ricostruzione del partito sul territorio. Giuseppe Agovino, già vice provinciale, si occuperà della riorganizzazione del movimento giovanile nella qualità di commissario provinciale ed avrà il compito di preparare il congresso provinciale dei giovani azzurri. Il coordinatore della Provincia di Salerno, senatore Vincenzo Fasano, ha poi nominato Roberto Celano vice coordinatore provinciale con delega agli aspetti amministrativi. Roberto Celano affiancherà i vice Gaetano Amatruda (delega ai dipartimenti), Valentino Di Brizzi ed Egidio Criscuolo”. Certo che da parte del coordinatore provinciale Vincenzo Fasano ci vuole una bella faccia tosta nel propinare di continuo soluzioni che non hanno mai risolto nulla, anzi hanno contribuito a rimescolare sempre di più la vita interna del partito con inevitabili ricadute negative sulla vita e sull’immagine esterna dell’intero movimento e, forse, anche di tutto il centro destra di cui F.I. è una parte molto significativa. In politica l’elemento essenziale è il voto, senza voti non si cantano messe, senza voti è inutile distribuire deleghe a destra e a manca; ebbene nella rosa di nomi promossa dal coordinatore provinciale ci sono soltanto due esponenti in grado di portare voti, quelli veri, al partito: Roberto Celano e Valentino Di Brizzi. La cosa allucinante di queste nomine è rappresentata proprio da questi due nominativi che singolarmente sono in grado di gestire un pacchetto di voti abbastanza cospicuo (Roberto con Attiva Salerno e Valentino per sua immagine in un territorio di periferia) ma che in seno al partito dovrebbero sedersi ad un tavolo per discutere e riorganizzare il futuro del partito con chi, sotto il profilo dei consensi, non ha neppure i voti della sua famiglia; come dire che celano e Di Brizzi dovrebbero portare nell’ambito di una gestione collegiale ed incapace (visti i risultati fin qui conseguiti !!) di azioni innovative come hanno di mostrato, fin qui, tutti i coordinamenti provinciali che si sono susseguiti sull’onda di un entusiasmo in cui nemmeno i diretti interessati hanno mai creduto. Probabilmente qualcosa è saltata nel “cervello pensante” del senatore Enzo Fasano che più volte era stato definito una “mostruosa macchina di voti”; qualcosa è veramente saltata anche perché fino all’autunno del 2015 sembrava che l’unico nominativo candidabile per la poltrona di sindaco fosse proprio il suo; in tantissimi hanno, a lungo, ritenuto, il sen. Fasano l’unico personaggio in grado di contrastare concretamente l’avanzata delle truppe deluchiane per aprire varchi importanti nel sistema di potere ventennale e preparare la strada per la conquista del Municipio. Del resto lo stesso Fasano non aveva mai fatto niente per smentire questa ipotesi che in Città andava prendendo sempre più quota nella raccolta di forti consensi; gli ricordo un incontro dinanzi l’edicola dei giornali di Torrione con alcuni amici nel corso del quale lasciò intendere la soluzione come quella sopra prospettata come l’unica mossa intelligente di tutto il centro destra. Qualcosa, poi, sarà successo; probabilmente non è riuscito a liberarsi dell’ingombrante ombra dell’on. Mara Carfagna che, pur sapendo benissimo di non avere legami col territorio, non ha alcuna intenzione di mollare il controllo del partito a Salerno e provincia. Questa delle passate elezioni comunali era l’ultima grande occasione per Enzo Fasano di sopravvivere politicamente sia nel partito che nell’immaginario della gente; con un buon risultato alle comunali avrebbe avuto qualche titolo in più per trattare anche la sua posizione a livello centrale in vista delle elezioni politiche che, comunque, prima o poi si faranno. A Fasano già è andata bene l’ultima volta, non credo che la cosa possa ripetersi ancora anche perché col passare del tempo si è sempre più allontanato dal corpo elettorale con cui amava confrontarsi e vincere. Dopo tanti anni di vita parlamentare potrebbe trovarsi, ma naturalmente non glielo auguro, a dover trattare la sua posizione con le sue stesse creature (Agovino, Celano, Amatruda, Di Brizzi e Criscuolo) che, a mio avviso, già scalpitano (anche molto giustamente !!) e reclamano investiture più corpose nel segno di quel rinnovamento che prima o poi dovrà pure arrivare se il centro destra vorrà salvarsi da una disastrosa disfatta. Ma il capolavoro Enzo Fasano lo compie con le nomine per il “nuovo direttivo cittadino” nel quale entrano di diritto Giuseppe Zitarosa e Roberto Celano e il segretario dei giovani Gerardo Tafuri; entrano di diritto, si legge nel comunicato, anche se non si capisce dove e cosa sia questo diritto. E nel direttivo, sempre temporaneo s’intende, entrano anche Rossella Sessa (vice delega al mondo della scuola e della famiglie), Rosita Orlando (vice e delega al welfare e commercio), Fabio Mammone (vice delega al programma), Alfonso Botta (vice delega alla trasparenza ed alla legalità), Massimo De Fazio (sport ed associazionismo), Antonio Malzone (cultura), Lina Marinelli (delega al benessere ed alla salute), Alain Fortunati (delega al turismo), Christian Auriello (delega alla Urbanistica). Mentre Carmine Manzione avrà la responsabilità dei dipartimenti e dei gruppo di lavoro. Bene !! non ci resta che augurare buon lavoro a tutti; sempre che si riesca a capire in fretta di quale lavoro si tratta.
direttore: Aldo Bianchini