Da Tonino Scala
NAPOLI – Mi auguro che le notizie apparse questa mattina sui quotidiani salernitani siano boutade giornalistiche. Sarebbe gravissimo se il presidente della Regione alle prese con vicende alquanto delicata come la sanità, rifiuti e trasporti, intervenisse nelle nomine del Comune di Salerno. Vero, la città di Salerno è il feudo elettorale che ha fatto la fortuna di Vincenzo De Luca. Vero anche che è in atto un vero e proprio processo di salernitizzazione della Regione Campania. Ma un intervento del governatore per affrontare e gestire comune e partecipate, qualora le notizie fossero vere, sarebbe da un lato una ingerenza assurda, dall’altro una distrazione inutile e deleteria per un presidente che dovrebbe fare ben altro. Fino a questo momento abbiamo assistito a conferenze stampa dove si annunciava l’impossibile, nella vita reale invece ci sono stati semplicemente ritardi sulle attività che de luca aveva stabilito sulla sua tabella di marcia giá nel primo anno di mandato. Ad oggi per i trasporti abbiamo solo un iniziativa che riguarda il sistema gratuito per i giovani che sembra più una resa: non ci sono mezzi di trasporto? Allora meglio darli gratis. Per la sanità abbiamo assistito solo ed esclusimente alle nomine dei commissari. Non vorrei che queste distrazioni siano dettate dalle vicende comunali salernitane. È giunto il momento del fare della sostanza, bisogna affrontare questioni e vicende leggermente più serie come la chiusura di ospedali, trasporto per i pendolari e vicenda rifiuti. De Luca non dimentichi mai che non fa più il sindaco di Salerno ma il Presidente della regione Campania. Ad affermarlo è Tonino Scala coordinatore regionale di SI-SEL.