SANTA MARIA di CASTELLABATE – Il prof. Giovanni Lovito, noto studioso dei grandi personaggi della storia della cultura, non finisce più di stupire. Da Dante Alighieri a Torquato e Bernardo Tasso i grandi personaggi li ha rivisitati quasi tutti il giovane docente originario di Monte San Giacomo; ma li ha rivisitati anche in un’ottica e con una chiave storico-politica davvero molto professionale. Eccellente, ad esempio, il punto di vista di Giovanni Lovito su colui che fece “il gran rifiuto”; parlando di Dante, attraverso il mai sereno “terzo canto dell’Inferno” Lovito si avventa sul personaggio che il Sommo Poeta pone nella lista di coloro che in vita vissero «sanza ’nfamia e sanza lodo» e lo idealizza attraverso l’ombra di colui “che fece per viltade il gran rifiuto”: Celestino V che, spinto dalle accuse e dalla malafede di Bonifacio, rinunciò al soglio pontificio per fare spazio proprio al gran rivale che assunse il nome di Bonifacio VIII che scandalosamente venne inserito nella lista dei beati mentre Dante Alighieri era ancora in vita; e questo, dice Lovito, non fece altro che aumentare il dissenso del Sommo verso una figura storica controversa e inquietante. In tutto questo il professore Giovanni Lovito si muove e si esalta da par suo e riesce a riportare gli avvenimenti di qualche secolo fa in una rappresentazione quasi visiva adeguata e modellata ai nostri giorni; per tutto questo si può tranquillamente affermare che la sua “L’Aquila e la Croce: lettura storica della Divina Commedia” è stata un successo editoriale-culturale di grande prestigio. A Castellabate, oltre che parlare di Dante in generale, presenterà la sua nuova opera: “Dante, l’Impero e l’Unità nazionale: per uno studio delle epistole politiche e del IX canto dell’Inferno”; il volume, oltre a costituire il prosieguo dei suoi studi danteschi, offre un ulteriore contributo su alcune tematiche storico-letterarie che, nel ‘mare immenso‘ della critica dantesca, costituiscono ancora il nucleo fondante se non il cardine del pensiero del Fiorentino. Pertanto, un certo rilievo acquistano le pagine dedicate alle epistole politiche, all’allegoria del Veltro e del ‘messo celeste’, al mito di Roma nella ‘Commedia‘, alla ‘Donatio Constantini’, al canto di Giustiniano. Il tutto alla luce di un dato fondamentale: l’idea imperiale sembra prevalere nel pensiero del Sommo Poeta, diventando il sottile filo rosso che accomuna e lega, indissolubilmente, i suoi scritti politici. Per questo è stato chiamato, quasi trascinato, dal prof. Gennaro Malzone a dissertare a tutto tondo su Dante Alighieri nella serata di giovedi 14 luglio 2016, dalle ore 21.00 in poi, nell’ambito dell’edizione 2016 della manifestazione “Libri Meridionali. Vetrina dell’editoria del Sud” presso la Casa Santa Scolastica di Santa Maria di Castellabate in una storica congiunzione tra nord e sud, e non solo per il film “Benvenuti al Sud” con Alessandro Siani. Il prof. Malzone, con la sua vetrina, ha avuto prima di tutti gli altri l’intuito di rilanciare l’immagine del meridione attraverso i libri e la cultura per difenderla dallo strapotere economico del nord. Quest’anno sono moltissime le case editrici presenti alla rassegna, ancora una volta la struttura delle suore benedettine diventerà, dunque, un grande attrattore culturale attraverso una serie incredibile di appuntamenti, serate di solidarietà, esposizione di prodotti enogastronomici e musica. E come sempre, così come è puntualmente accaduto in questi ultimi anni, Castellabate per un paio di mesi, sarà una biblioteca a cielo aperto, dove sarà possibile consultare i testi e le ultime novità editoriali, ma anche avere informazioni per condurre studi e ricerche sul territorio del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Da sempre l’ideatore della rassegna, prof. Gennaro Malzone, va dicendo che “L’obiettivo principale è dare visibilità alle piccole case editrici, che devono fare i conti con il monopolio dei grandi editori del Nord, e ai singoli autori, che spesso si battono contro l’anonimato, per far emergere la microstoria di tanti paesi del Sud e creatività dei loro abitanti”. Grazie al prof. Malzone la rassegna, dopo 26 anni di attività, riesce ancora a riproporre Castellabate come un punto di riferimento della cultura libraria del Mezzogiorno contribuendo notevolmente alla promozione del territorio. La platea è allettante, l’aspetto culturale è di prim’ordine e l’attenzione dei media è sicuramente alta; tutti elementi che accompagneranno la relazione su Dante di Giovanni Lovito proiettandolo verso un sicuro successo personale e di consensi.
direttore: Aldo Bianchini