Da uff. stampa Regione
NAPOLI – Trovo oggettivamente sconcertante che la ASL Salerno, totalmente omissiva nell’affrontare le problematiche di un sistema sanitario provinciale allo sfascio per come caratterizzato anche da liste di attesa vergognose nei tempi di assolvimento delle richieste e dal mancato avvio del sistema delle AFT e UCCP di cui al DCA 18/2015, adotti la Delibera n. 307 del 1 Aprile 2016 con la quale dispone, unica azienda nel panorama sanitario regionale, il recupero di differenze di compensi – erroneamente ritenuti corrisposti in eccesso dal 01 Gennaio 2012 al 31 Ottobre 2015 – nei confronti dei medici delle forme associative di Medicina in rete e della Medicina di Gruppo.
L’Adesione acritica a interpretazioni normative, per lo pìù quando le interpretazioni sono formalizzate da un apparato burocratico regionale che è corresponsabile dello sfascio che oggi caratterizza il sistema sanitario regionale, è attività sempre sbagliata.
Se poi essa avviene, non solo acriticamente ma anche in maniera arbitraria – unilaterale e dopo anni allora non può non rilevarsi che ci si trova di fronte a comportamenti illogici, inopportuni e finanche incomprensibili.
Il Gruppo Consiliare Regionale di FDI, nel condannare la forma – i contenuti e le modalità con le quali la ASL Salerno intende procedere alla concretizzazione di errate decisioni di recupero somme, è totalmente, convintamente e istituzionalmente schierato al fianco dei medici di medicina generale delle forme associative di medicina in rete e di gruppo e ritiene superficiale, precariamente motivato e finanche parziale ed illegittimo il contenuto della Delibera n. 307/2016 che va “ urgentemente sospesa nei suoi effetti” se non addirittura revocata.
La problematica in argomento, sulla cui effettiva consistenza e sussistenza si esprimono forti dubbi e perplessità, andava – e va – affrontata nel contesto regionale e funzionalmente sovraordinato essendo tutti consapevoli che, da un lato, la ASL Salerno è l’unica azienda del territorio regionale in cui i medici di medicina generale non hanno saturato la percentuale del 60% massima ammessa dalle norme in vigore e, dall’altro lato, le disposizioni regionali cui si fa riferimento – ancorchè cervellotiche, precariamente motivate e retrodatate – risultano essere fondate su presupposti non veritieri e su omissioni considerative dell’art. 59 lettera b) comma 9 Accordo Collettivo Nazionale in vigore.
Il gruppo consiliare regionale FDI si è già fatto carico di chiedere l’istituzione di un Tavolo Tecnico/istituzionale regionale, con la presenza delle Organizzazioni rappresentative dei Medici di Medicina Generale e delle forme associative,in cui discutere ed approfondire la vicenda, per cui rivolge formale invito al Commissario Postiglione, anche coordinatore attuale del Dipartimento Sanitario Regionale, affinchè sospenda gli effetti della contestata delibera ASL Salerno n. 307/2016 in attesa degli esiti dell’approfondimento regionale richiesto.
Tanto anche per non esporre l’ASL Salerno a inevitabili contenziosi, peraltro già annunciati e sviluppati, dagli esiti scontati che graveranno sui già precari bilanci dell’Azienda.