SALERNO – Sincerità per sincerità non ci credevo più; non credevo, cioè, che la nomina di Tommaso Pellegrino a presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (PNCVDA) potesse, finalmente, diventare una splendida realtà. Conosco fin dalle fondamenta le vergognose schifezze della politica, conosco i cambiamenti di rotta dell’ultimo secondo, conosco lo squallore dei compromessi che la politica impone a chiunque, conosco la riottosità delle scelte delle persone giuste al posto giusto; ecco perché dubitavo fortemente che Tommaso Pellegrino potesse essere ufficialmente destinatario di una nomina così importante per lui e per l’intero territorio. Meno male che ogni mia perplessità è caduta e il ministro Galletti ha firmato, nonostante le polemiche che lo hanno raggiunto anche per le altre nomine secondarie e di sua competenza. Mi è piaciuto moltissimo l’intero scritto che Pellegrino ha postato su FB (qualche volta questo letamaio serve pure a qualcosa !!) poco dopo l’ufficialità della sua nomina; mi è piaciuto soprattutto l’attacco del suo pensiero: “Ho provato una certa emozione nel leggere il decreto di nomina del Ministro dell’Ambiente On.Gianluca Galletti. Ho pensato ai tanti momenti vissuti in questi mesi, alle tante persone che hanno creduto in me e che mi sono state vicino. Ho rivissuto in pochi minuti le gioie, gli sconforti, le delusioni, gli entusiasmi. In questo lungo e complesso percorso sono tante le persone alle quali attraverso un semplice Grazie voglio esprimere la mia riconoscenza e il mio affetto”. Queste iniziali riflessioni confermano ancora di più le mie perplessità su una macchina burocratica e farraginosa come quella del Parco con decine di nomine nelle mani di politicanti scaltri e desiderosi soltanto di conquistare quante più postazioni possibili in quell’orticello di potere tanto caro a tutti. La sincerità e la trasparenza con cui Tommaso Pellegrino esprime le sue riflessioni, quasi come se avesse la necessità e l’obbligo di parteciparle con tutti gli altri, è la dimensione più naturale dell’uomo giusto al posto giusto; dell’uomo che ha saputo attraversare momenti difficili per raggiungere una meta prestigiosa senza impantanarsi più di tanto nelle paludi degli squallidi compromessi. Ed alla fine è stato premiato, sicuramente non per la sua fedeltà al capo di turno, piuttosto per la sua innata e semplice propensione verso il prossimo che è chiamato ad amministrare. Del resto da un uomo come lui, ambientalista convinto, non ci si poteva aspettare un qualcosa di diverso e di macchinosamente misterioso che spesso contraddistingue le persone assetate di potere; Tommaso Pellegrino non è niente di tutto questo, è sincero ed assolutamente trasparente; insomma non ha padroni ed è dotato di un cervello autonomo. Una dote, questa, non comune che gli è costata anche tanto nella scelta di collocazione correntizia nel variegato mondo del potere; è stato capace di schierarsi con Matteo Renzi contro Vincenzo De Luca e con Vincenzo De Luca contro Matteo Renzi, ma lo ha fatto con estrema convinzione e senza badare ai rovesci politici che pure ha dovuto subire. La sua estrema disponibilità e duttilità lo hanno imposto all’attenzione di tutta la provincia di Salerno e non solo, anche se ancora esistono sacche di resistenza passiva soprattutto nel Vallo di Diano che è la sua terra di origine. Non sa mentire, non sa nascondersi dietro speculari stereotipi; ecco perché riesce a scrivere con estrema semplicità anche le sensazioni più personali ed intime per condividerle con tutti:
“Non dimenticherò mai lo sguardo e l’abbraccio di Luca; la tenacia e la determinazione
di Sabrina; i preziosissimi consigli e l’affettuoso ottimismo di Luigi, l’Amore di mia moglie Marianna e mio figlio Giovanni, la vicinanza della mia famiglia e gli incoraggiamenti di Nino e degli Amici Rinnovatori; le telefonate impazienti di Antonio; lo stalking di Mimmo; la pazienza di Michelino; le preoccupazioni e nello stesso tempo l’orgoglio dei miei Consiglieri
Comunali”. Non si possono scrivere e descrivere queste sensazioni se non le si portano dentro e non le si praticano in ogni momento della propria vita, anche in quelli difficili e di sconforto in cui si ha voglia di abbandonare tutto e tutti. Per tutto questo Tommaso Pellegrino è stato scelto con determinazione dal neo governatore della Campania Vincenzo De Luca che, badate bene, sceglie per ordine di fedeltà assoluta al capo ma anche per capacità, merito ed onestà intellettuale; così come ha fatto nel caso di Pellegrino. Ora lo attende un cammino difficile, dovrà guardarsi dai tantissimi questuanti e dai politici politicanti; certamente non ha la ruvidità caratteriale del compianto Angelo Vassallo, sicuramente ha dalla sua un immenso patrimonio professionale per quanto attiene l’ambiente e la natura ed anche uno sterminato panorama di giuste e selezionate amicizie. Non per niente ha accolto il decreto di nomina con parole semplici ed efficaci: ““In questo decreto ci sono tante storie che potrei raccontare, tanti aneddoti, ma soprattutto tante emozioni e tanti rapporti umani. Grazie ai tanti Amici, che in questi giorni mi hanno manifestato un immenso affetto. Dare centralità al Parco significa dare centralità alla nostra gente, alle nostre famiglie, significa dare possibilità ai nostri giovani, significa dare un futuro ai nostri figli; con questa consapevolezza mi accingo ad intraprendere questo nuovo e prestigioso incarico che certamente come ho sempre fatto porterò avanti con entusiasmo, passione, impegno e onestà. E “adesso”…. per “cambiare verso” al Parco… cominciamo il nostro lavoro…..””.
Ed il lavoro inizia sotto i migliori auspici con la consegna, nei palazzi romani della politici e del potere ovvero nell’Aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, da parte dei delegati del Parlamento della Legalità Internazionale dell’encomio “per il suo impegno a favore di una cultura di pace e di legalità nel nostro Paese“. Per correttezza d’informazione va segnalato che lo stesso encomio è andato anche ad Antonio Calandriello (già presidente della Bcc Sassano) che qualche testata giornalistica valdianese ha dimenticato per strada. Naturalmente aspetto Tommaso Pellegrino alla prova dei fatti, sicuro di poter continuare a scrivere di Lui soltanto per le cose buone che riuscirà ad inanellare negli anni della sua presidenza.
pure ad A.C. è andato questo premio? Se è un campione di pace e legalità non andare dicendo che mi denunci… io non ho scritto mai niente di sbagliato, a mio avviso, fallo e basta… voglio vedere quale giudice ti da ragione…
poi se ami la pace togliti tu e tutta la tua razza dai paraggi, per sempre! sei stato premiato per questo, no? buonaserata a tutti i lettori e un saluto al Direttore Bianchini, Paolo