SALERNO – “L’unica vera risorsa per Salerno è rappresentata dai finanziamenti europei”, esordisce così Fabio Piccininno (giovane avvocato salernitano) nel prendere posto tra i candidati per le prossime elezioni amministrative nella lista “Moderati per Salerno” che raggruppa i rappresentanti di UdC, NcD, Scelta Civica (di montiana memoria !!); una lista che sosterrà la candidatura a sindaco dell’architetto Enzo Napoli. Soltanto così il bravo Fabio assume la posizione dei moderati che hanno la possibilità di scegliere di volta in volta quale azione politica portare avanti e quale coalizione favorire in un ideale percorso in favore della comunità e, soprattutto, dei giovani. E proprio dai giovani intende iniziare la sua carriera politica Fabio Piccininno dopo essere stato innanzitutto un “giovane manager”; per giovani, Fabio, intende i giovani avvocati che potrebbero essere chiamati a far parte di un listone (una specie di agenzia) dal quale poter estrarre i nominativi da mettere, di caso in caso, al servizio gratuitamente della gente che necessità di un aiuto legale; si otterrebbe, così, secondo l’avvocato Piccininno un duplice effetto, da un lato i giovani avvocati avrebbero la possibilità di fare pratica sicura ed a largo raggio, e dall’altro favorire le persone meno abbienti nella risoluzione dei loro problemi. Lo sport, o meglio gli sport cosiddetti minori (dal beach volley al beach tennis), dovrebbero in caso di elezione essere tra i suoi principali obiettivi sfruttando al meglio e più concretamente l’arenile di Santa Teresa e per dare allo stesso arenile (completamente ristrutturato ed ammodernizzato) la sua giusta collocazione in un quadro complessivo del rilancio della città anche dal punto di vista sportivi; in pratica non si può vivere di solo calcio e neppure aspettare quelle rare iniziative promosse dal Coni per gli sport minori. Ma il suo sguardo, qualora diventasse consigliere comunale, si allargherebbe a tutte le strutture comunali ancora in attesa di completamento; pensa essenzialmente al palazzetto dello sport da troppo tempo abbandonato all’incuria del tempo senza fine, ma non dimentica la cittadella giudiziaria (del resto fa parte del suo mestiere di avvocato !!) che potrebbe dare la giusta e definitiva spinta alla rinascita di una città che ha sempre bisogno di qualcosa di nuovo al fine di attrarre gli investimenti da parte di operatori stranieri. Ci sarebbe molto da fare, pensa Fabio Piccininno, anche per quanto riguarda la situazione del porto di Salerno (vera ed unica fonte di benessere non solo per la città ma anche per l’intera provincia) e del tentativo di accorpare l’Autorità Portuale salernitana a quella di Napoli con gravissimi rischi di tipo organizzativo e decisionale. Nei futuri programmi del giovane avvocato, candidato per l’elezione del 5 giugno prossimo, non mancheranno altre tipologie di impegno: dall’alta velocità da prolungare verso il sud della provincia alla stazione di interporto per meglio garantire la circolazione di merci di ogni tipo (in questo settore possono essere veicolati molti investimenti con l’attrazione di capitali privati utili allo sviluppo complessivo del terziario che per noi salernitani è stato sempre come una palla al piede e non è mai stato considerato alla stregua di un toccasana dei tantissimi problemi che attanaglia l’intera economia provinciale. La battaglia elettorale no n sarà facile, ne è cosciente lo stesso Piccininno, ma non mancherà da parte del giovane avvocato tutto l’impegno necessario da profondere con grande passione, come del resto hanno evidenziato tutti gli impegni assunti, nel pubblico e nel privato, prima di decidere la sua candidatura. Insomma, per Fabio Piccininno, mettere la sua energia giovanile condita già da una corposa esperienza al servizio della comunità potrebbe fare la differenza e proiettarlo sugli scranni del nuovo consiglio comunale che uscirà dalle urne del 5 giugno 2016.
direttore: Aldo Bianchini
Sarebbe interessante e istruttivo conoscere con maggiori dettagli cosa esattamente intende dire l’avv. Piccininno con l’affermazione che “ci sarebbe molto da fare anche per quanto riguarda la situazione del porto di Salerno e del tentativo di accorpare l’Autorità Portuale salernitana a quella di Napoli”. Interventi nel settore delle infrastrutture? Quali, come e quando? Modifiche del modello organizzativo? Rivisitazione della struttura ordinativa? Si avrebbero così più elementi conoscitivi per valutare l’entità e la valenza di eventuali proposte e le reali possibilità di attualizzarle.