Da Annarosa Sessa per A. Gambino
NAPOLI – Nonostante gli sforzi messi in campo dall’allora Presidente Caldoro e dalla Provincia di Salerno a guida Antonio Iannone, i lavori di messa in sicurezza e sistemazione finale dell’ex discarica consortile sita in località Parapoti” del Comune di Montecorvino Pugliano non solo non sono stati avviati ma addirittura non è stata espletata nemmeno la gara per l’affidamento di essi.
Sette milioni di euro, richiesti dalla Provincia di Salerno a Luglio 2014 – stanziati e attribuiti dalla Regione Campania a guida Caldoro il 3 Novembre 2014 e oggetto di convenzione sottoscritta il 13 Novembre 2014, non sono stati mai utilizzati per eseguire la bonifica di un’area e di un territorio che ancora oggi è costretto a vivere disagi e inquinamenti di una gravità inanerrabile.
Eppure si trattava di lavori, progettati definitivamente, il cui cronoprogramma prevedeva il completamento di essi nel corso dell’anno 2015 e la cui esecuzione era indispensabile per tirare fuori tale discarica consortile dalla procedura di infrazione n. 2011/2215 “ per violazione art. 14 lett. b) e c) della Direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti in Italia”.
Tali ritardi, al di là delle responsabilità di coloro che avrebbero dovuto provvedere, vanno immediatamente recuperati a partire dalla necessità di “ individuare fonti sostitutive del finanziamento caducato”. Il compito grava tutto sulla Provincia di Salerno e sulla Regione Campania, consapevoli che il Comune di Montecorvino Pugliano, e quindi la sua comunità già troppo tartassata e danneggiata dallo sfruttamento del suo territorio effettuato per soddisfare esigenze consortili, non può essere nemmeno lontanamente individuato come soggetto passivo della “ procedura di rivalsa” che il Ministero Economia e Finanze può avviare – o sta per avviare – ai sensi e per effetto art. 1 comma 813 Legge di Stabilità 2016.
Non è revocabile in dubbio, infatti, che le comminate sanzioni – da parte della Commissione Europea – non sono attribuibili a responsabilità locali ma agli organismi sovraordinati che hanno prodotto i ritardi ingiustificati nell’esecuzione dei lavori.
Urge, quindi, un intervento concreto e risolutivo della Giunta Regionale, unitamente alla Provincia di Salerno, per affrontare “ il problema” prima che esso si incancrenisca ulteriormente ed il Comune di Montecorvino Pugliano ne subisca ulteriori effetti negativi.