coordinatrice provinciale Italia Unica
SALERNO – Dov’è il futuro di Salerno?
E’ questa la domanda che ci viene spontaneo porre guardando a quel che sta accadendo nello schieramento di centrodestra, nella sua più ampia accezione, in questi ultimi giorni. In un gioco continuo di frammentazione e successiva ricomposizione quel che sarebbe dovuto essere un cantiere di idee, destinato ad individuare proposte e soluzioni destinate a costruire il futuro di Salerno, è sempre più tristemente simile ad informali primarie del centrodestra cittadino.
Un tentativo mirato, però, più che a selezionare una nuova classe dirigente –processo che riteniamo senz’altro indispensabile- a conquistare posizioni e piazzamenti in vista delle elezioni politiche del 2018. Con buona pace del futuro di Salerno e dei suoi abitanti.
E’ evidente che se questo è lo scenario politico su cui si muovono giovani e meno giovani personaggi in cerca d’autore non esistono, per noi di Italia Unica, i presupposti per alcun costruttivo dialogo. Ascoltiamo ancora una volta le stesse voci che propongono la stessa minestra degli anni passati e, soprattutto, con le stesse logiche.
Noi vogliamo offrire un’alternativa ai cittadini stanchi non solo di un modello di gestione dell’amministrazione comunale ormai ingessato da vent’anni, ma anche di un centrodestra incapace di costruire un’alternativa credibile per Salerno.
Non è più tempo di una classe politica lontana dal territorio, ma saldamente presente nei soliti salotti. Il nostro movimento da Salerno vuole costruire un’asse che proietti il nostro territorio sulla scena nazionale ed europea