SALERNO – Avrei preferito attendere qualche giorno in più per riflettere meglio prima di parlare dell’inattesa escalation che ha avuto l’inchiesta giudiziaria a carico dei neurochirurghi Luciano Brigante, Takanori Fukushima, Gaetano Liberti e Renato Saponiero con l’insospettabile arrivo sulla della caposala Annarita Iannicelli. La nomina del dott. Alfredo Greco (già capo della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania e magistrato di vaglia e di lungo corso) mi induce a trattare l’argomento con qualche tempo di anticipo rispetto a quanto avevo preventivato. Premetto che il giudice Alfredo Greco è stato ed è per me un “simbolo intoccabile” di quella magistratura che funziona, che legge, che medita, che agisce con serena severità ma sempre con umiltà e umanità. Detto questo, però, devo dire che “siamo davvero messi male” se per risolvere i nostri problemi organizzativi direttamente connessi alla legalità del pubblico impiego e più direttamente alla sanità dobbiamo ricorrere ai magistrati affidando a loro anche la tenuta dei registri delle prenotazioni meglio noti come “liste di attesa”, famose o famigerate che siano. La risposta è una sola: si, siamo davvero messi male. Dato il giusto tributo di riconoscimento a Nicola Cantone (dal cognome suggestivamente identico al più noto Raffaele ?) per la nomina a presidente della “Commissione Aziendale per il governo delle liste d’attesa” di uno dei migliori magistrati che abbiano mai calcato l’arena salernitana in questi ultimi lustri, mi sento turbato profondamente nell’apprendere che all’interno della megastruttura come quella dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona non ci sia un solo personaggio capace di prendere in mano le redini delle liste d’attesa e di governarle come Cristo comanda; ecco perché alla luce di questo, fatti salvi tutti i grandi meriti di Alfredo Greco, come cittadino di Salerno mi sento offeso da una simile nomina che seppure vincolata all’emergenza commissariale non è risolutiva ma solo un provvedimento tampone. Noi non abbiamo più bisogno di provvedimenti tampone, quello che ha fatto Nicola Cantone poteva benissimo farlo chiunque (anche non blasonato !!) fosse stato chiamato ai vertici dell’azienda ospedaliera; anzi la nomina tempestiva fa venire anche dei dubbi: “Se non fossero arrivati i provvedimenti restrittivi Cantone avrebbe mai fatto una nomina del genere ?”. Questo fatto che l’AOU sbandiera come un traguardo intermedio vincente non è altro che una pesante sconfitta del sistema sanitario salernitano infarcito di commissioni che non hanno mai funzionato (il caso Verrioli fa scuola !!) anche per colpa della stessa magistratura che rimette ai propri posti di lavoro chi viene colpito da provvedimenti sanzionatori o sospensivi; un aspetto questo che non dobbiamo mai dimenticare. Ma la nomina di un giudice ai vertici della commissione sanitaria più importante apre lo scenario anche ad altre interpretazioni e avvalora l’ipotesi che davvero all’interno dell’Azienda Ospedaliera non funziona più nulla e nella quale ognuno va per i fatti suoi senza dover dare conto a niente e nessuno. Probabilmente non è così, anche se le voci ed anche qualche constatazione reale vanno tutte nella direzione del disastro collettivo. La responsabilità dell’eventuale sfascio non è mai solo colpa di un singolo personaggio o di una singola categoria; siamo responsabili anche noi tutti che appena dobbiamo entrare in ospedale (anche per una semplice visita) corriamo per giorni alla ricerca dell’amico per poter essere trattati meglio, per poter superare barriere, per fare appello ad un po’ di umanità; insomma per sentirci meglio con noi stessi non ci pensiamo neppure un secondo a scavalcare i diritti degli altri. E questa è cattiva educazione in forza di una cultura di civiltà e di legalità che in questo benedetto Paese è andata sempre più sprofondando nei meandri del malcostume fino al punto di privilegiare “la mitologia della giustizia infallibile alla scienza della prevenzione”. Ma il provvedimento di Cantone quante professionalità e quante legittime aspirazioni ha calpestato ? Numerosissime, perché all’interno dell’AOU ce ne sono da vendere a piene mani; sono loro che dovrebbero ribellarsi e farsi avanti per proporsi sulla via della purificazione di quello che ormai è diventato un “sistema diffuso” di malaffare. Possibile, mi sono chiesto leggendo i vari report giornalistici di questi giorni, che l’unico medico capace di dire la sua anche in merito alla vicenda Brigante sia stata la dott.ssa Elvira Morena che avrebbe testualmente dichiarato: “Sono meravigliata. Lavoro in gran parte in cardiochirurgia, ma sulla professionalità e sulla correttezza del collega Brigante nessuno ha mai trovato da ridire. Il suo curriculum è di tutto rispetto”. Possibile che nessun altro medico avverta la necessità e il coraggio di dire la sua ? E’ proprio in questo misterioso silenzio che dovrebbero inoltrarsi le indagini preventive, sapientemente condotte prima dal pm Carmine Olivieri ed ora dalla pm Valleverdina Cassaniello, per capire se davvero esiste un “sistema corruttivo” o ci troviamo di fronte ad un caso isolato ma ben organizzato.
direttore: Aldo Bianchini
Illustre Direttore,
premesso che non mi voglio annoverare a nessun titolo nel coro dei “dagli all’untore” e che mi auguro che la vicenda “neurochirurgia” trovi al più presto piena luce,forse meno fosca di quella che al momento viene dipinta, ma vorrei dirLe che non mi trovo daccordo su alcune Sue riflessioni.
“Il marcio parte anche da chi si rivolge come utente alla sanità”……………Ma se , in ipotesi, un sistema è costruito in certo modo, come può il comune cittadino sottrarsi a certe vessazioni? Denunciando? Certo. Ma se da una parte c’è il “senso civico” e dall’altra la vita del congiunto che non può attendere, che si fa? facile a dirsi..”denunciate”…..difficile molte volte a farsi, per tutte una serie di ragioni ,sicuramente non condivisibili……ma facilmente comprensibili.
Ma lo “stato di Diritto” che fine ha fatto? Il Piano Anticorruzione è mai partito?Dobbiamo essere malati ed eventualmente “civilmente assistiti” o trasformarci in un esercito di delatori, armandoci di fotocamere, registratori e fare gli agenti di P.G. ?
E’ vero che la questione morale ed etica riguarda anche l’utenza che deve evitare comportamenti “furbetti” ma deve ammettere che esiste un “disvalore” per così dire, sia pure in maniera impropria , tra il “povero malato” e il “medico pirata”.
Delegare o chiedere risposte sempre alla “Magistratura” non è la strada maestra…….anche su questo poco da accepire, ma dove stanno le risposte politiche-organizzative interne? Latitanti……scarica barile.
Fosse solo la “corruzione” a non far funzionare la nostra sanità boccheggiante, sicuramente cosa grave e da perseguire, ma ormai siamo alla paralisi per mancanza di risorse. E’ stato mai in un P.S. dei nostri ospedali? Gironi Danteschi.Una vergogna. E non per colpa del personale che molte volte fa quello che può.
Che in un sistema si fatto ci siano anche medici che più che alla loro missione pensino al “portafoglio” e solo un indecenza che si aggiunge ad altre indecenze.
Non bisogna fare di ogni erba un fascio…..ci sono tanti medici e personale sanitario che si “smazzano”, lavorando con onestà e abnegazione, ma con questo sistema alllo sfascio, fino a quando resisteranno?
Dobbiamo solo sperare di stare bene. Dopo un anno e tanti proclami siamo ancora ” cammissariati”…..non si trova il nuovo D.G. dell’ASL Salerno.Misteri Kaimani.
Siamo alle solite Direttore, si è scoperta l’acqua calda: la Sanità è malata………la Sanità è corrotta.
Che scoperta mirabolande quella dell’ottimo Cantone : la Sanità è terra di scorribande di mariuoli e deliquenti.
Direttore Lei è una persona seria………….ma effettivamente per farci dire certe cose c’era bisogno del procuratore nazionale anticorruzione? Dopo due anni di attiità? Ma veramente ho più che un impressione che questo è diventato il paese delle meraviglie.
La sanità italiana ha avuto sempre un solo un male incurabile : la presenza pervasiva della politica.Non centrano i colori, bianco,rosso, nero…….i risultati sono stati sempre gli stessi : prebende, posti per trombati di lusso,primariati inventati e moltiplicati come il pane e i pesci,concorsi pilotati, gare, affidamenti di lavori a ditte affiliate,furbetti tollerati etc. etc. Ci voleva la zingara per capire Concetta?
Non esprimo giudizi, anzi mi astengo dal commentare le vicende neurochirurgiche e mi auguro che siano diverse da quello che si sente in giro, ma in humus così lercio tutto potrebbe essere possibile ( non sarà il caso all’attenzione) ma tutto quello che si è potuto mungere si è munto.
Direttore Lei ricorderà i tempi in cui ogni politico aveva il suo ospedale di rierimento.?….il suo feudo : Scafati,Pagani,Nocera, Cava,Battipaglia,Eboli,Vallo………..evitiamo i nomi dei riferimenti politici………ma era così ed è rimasto così.Non è cambiato nulla.Tutto è un piacere………….tutto deve creare consenso. Di che cosa dovremmo meravigliarci? Un D.G. va uno viene e giù il valzer delle poltrone, dei dirigenti, dei primari f.f. .Di tutto ci si interessa tranne che della salute.
Solo quando sarà messa alla porta degli ospedali la politica con essa uscirà anche il malaffare.
I medici poi…….non sono tutti San Giuseppe Moscati, ci sono molti pescecani con denti affilatissimi e la gente lo sa e molte volte non tollera ……..subisce.Poveri quelli che sono poveri e non hanno santi in paradiso……quali prenotazioni…….quali liste di attesa….devono solo sperare in miracoli………ma chi li fa più.
L’egoismo impera, la prevaricazione è la regola e se non hai soldi non si cantano messe e non si fanno interventi operatori gratis.Direttore non è una vergogna………..è uno schifo orizzontale e verticale.