12 marzo 2016 – Ottime notizie per chi ha a cuore la salvaguardia degli uccelli marini: la Commissione europea ha presentato ieri una proposta per una nuova legislazione che renderà tassativo, per le imbarcazioni da pesca che operano nell’Unione europea, l’adozione di misure concrete al fine di fermare la cattura accidentale degli uccelli marini. Lo annuncia la Lipu-BirdLife Italia , che sottolinea i dati impressionanti del “bycatch”: oltre 200mila uccelli marini vengono accidentalmente catturati dalle reti da pesca ogni anno nelle acque dell’Unione europea, incluse specie sull’orlo dell’estinzione come la berta delle Baleari. Nonostante questo, sino ad oggi, l’Unione europea non aveva ancora emanato norme vincolanti per i pescatori al fine di risolvere questo problema. La proposta legislativa della Commissione europea rappresenta dunque – sottolinea la Lipu – una svolta importante.
Nel 2012 la Commissione europea aveva pubblicato il Piano d’azione per gli uccelli marini con l’obiettivo di codificare le azioni necessarie a livello europeo, nazionale e regionale per risolvere il problema del “bycatch” a danno degli uccelli marini nell’ambito dell’Unione europea.
“Il massacro evitabile degli uccelli marini è uno scandalo di lunga data – sottolinea Ariel Brunner , Direttore Policy a BirdLife Europa – Il problema è stato virtualmente risolto in molti settori della pesca nel mondo, e la proposta di oggi della Commissione europea può far sì che le misure di mitigazione diventino la norma anche nell’Unione europea”.
In particolare, La Lipu plaude alle misure che sono state proposte per la pesca con palangari. BirdLife ha già dimostrato a livello globale che queste soluzioni – come i dispositivi di dissuasione sulle imbarcazioni, le cale notturne, l’aggiunta di pesi agli ami per farli scendere più velocemente – aiutano a minimizzare il “bycatch” degli uccelli marini. Pensiamo, inoltre, che queste misure tecniche possano incoraggiare gli Stati membri a proporre misure per la gestione della pesca nei siti Natura 2000.
Gli sforzi non finiscono però qui. Entro quest’anno la proposta dovrà essere negoziata tra il Consiglio (vale a dire gli Stati membri) e il Parlamento europeo prima che diventi legge. La Lipu si augura che entrambe le istituzioni ricordino ciò che è necessario per attuare le ambizioni della Politica comune della Pesca e garantire che questa nuova normativa supporti una gestione corretta della pesca nell’Unione europea.