SALERNO – Quella esposta nel titolo è una domanda che dovremmo porci tutti quando, nel prossimo mese di giugno, ci avvieremo (in macchina e a piedi) verso i numerosi seggi elettorali allestiti in città e nelle frazioni per andare ad esprimere il nostro voto in favore di questo o quel candidato: “E se Anna avesse ragione ?”. Alludo all’avvocatessa Anna Ferrazzano che appena cinque anni fa fu la sfidante ufficiale del “mostro elettorale” Vincenzo De Luca, detto il kaimano. E’ stata accusata di tutto, di aver tradito la sua coalizione, di essersene andata sbattendo la porta, di aver avvelenato il clima nel centro destra, e giù di brutto con tante altre accuse. Nell’immaginario collettivo è passata l’immagine di una donna che ha lasciato il suo schieramento alla ricerca di chissà quali incarichi e/o prebende andandosi ad intrufolare nel cosiddetto “cerchio magico deluchiano”. Nessuno ha mai pensato, e chi lo ha fatto non ne ha parlato, che Anna Ferrazzano possa essersi allontanata dal centro destra semplicemente perché schifata dalle tante macchinazioni (alcune delle quali sul filo di rasoio della legalità !!) che quotidianamente venivano ordite in quell’agglomerato incestuoso che voleva apparire un partito e che si è, invece, spaccato in mille frazioni. La Ferrazzano è uscita da quella coalizione perché, a mio avviso, è andata alla ricerca del meno peggio in un mare di fango. E l’ha trovato nelle spiagge deluchiane sulle quali è riuscita a camminare indenne da attentati e dal fuoco amico, riuscendo a posizionarsi soltanto per la sua trasparenza e professionalità in un mondo (quello della politica in generale) fatto di accattoni. Ha fatto bene a lasciare i suoi ex amici che non si erano risparmiati nell’impallinarla in piena campagna elettorale del 2011 ? A conti fatti ed alla luce delle tante guerre intestine io direi che non ha fatto bene ma benissimo ad abbandonare in quella valle di lacrime tutti i resti di quella che fu un ottima coalizione che avrebbe potuto governare la città e la provincia per molti decenni. Eppure i segnali Anna li aveva lanciati tutti, fin da quando riuscì a liberarsi dell’on. Mara Carfagna facendo capire a tutti che sul piano politico l’ex condutrice di Rete/4 non valeva assolutamente nulla. Nessuno, ad esempio, ricorda le battaglie di Anna profondamente professionali condotte, da assessore provinciale al lavoro, anche nelle sedi ministeriali per salvaguardare i posti di lavoro dell’Alcatel, senza badare più di tanto che poi altri se ne assumessero i meriti. “E se Anna avesse ragione ?”, ripeto la domanda. Beh !! non lo dico per fare propaganda per questo invece che per quello ma tutto il quadro che abbiamo davanti le da perfettamente ragione: liti, tatticismi, spaccature, Forza Italia contro Fratelli d’Italia, il Movimento 5 Stelle nel guado, Agosto accusato di essere senza umiltà, la deputazione di tutto il centro destra alla deriva (tanto nessuno di loro sarà ricandidato alle prossime politiche !!) e candidati che spuntano come funghi tra gli anti-deluchiani. Addirittura potrebbe essere sfiorato il ridicolo se il Nuovo PSI non dovesse appoggiare con il simbolo il giovane candidato Amatruda. Siamo veramente alle comiche finali che non fanno altro che mettere in evidenza tutte le spaccature che abbiamo seguito in questi anni: Gaetano Amatruda che corre per Forza Italia, Rivoluzione Cristiana, Noi con Salvini e Nuovo PSI (mi piacerebbe sapere quanti voti mettono insieme questi ultimi tre raggruppamenti !!). Gianluigi Cassandra rompe stranamente e improvvisamente con Cirielli e passa con Passera incassando il sostegno di Tosi: voti ? Roberto Celano, da tempo in rotta con Cirielli, ma dopo ha rotto con tutti e viaggia da solo con due liste e Antonio Iannone che resta fedele al suo Edmondo e sembra deciso ad andare fino in fondo. Un amico mi sussurrava che tutti questi personaggi e tutti questi candidati (mancano all’appello Antonio Cammarota che con la sua “La nostra libertà” dovrebbe sostenere Napoli, Giuseppe Amodio con “Salerno ai salernitani” e, forse, Dante Santoro, spurgato dai 5 Stelle che deve decidere ancora sotto quali bandiere candidarsi !!) non fanno altro che guerreggiare per un modesto posto in consiglio comunale, altro che sfida alle falangi del mitico kaimano che prosegue, senza neppure girarsi indietro, la sua corsa verso un trionfo elettorale senza precedenti, forse anche superiore a quello del 2011. Che dire, quindi, di questo allucinante quadro in cui addirittura i Cinque Stelle riportano in vita i rituali del vecchio correntismo dei partiti. Farà bene, dunque, De Luca a candidare Enzo Napoli a sindaco e il figlio Roberto a capolista del PD per meglio tenere a bada e a freno qualsiasi voglia di autonomia e indipendenza dal suo volere. E bene ha fatto la Ferrazzano a lasciare, per sempre, una banda di assetati soltanto di potere.
direttore: Aldo Bianchini
Forse era meglio prima! Con l’avvento della seconda repubblica si sono creati dei veri e propri principati e i signori De Luca ne sono un esempio evidente. L’attuale legge elettorale non ha eliminato il proliferare di nuove formazioni politiche, ha rafforzato invece i vari gruppi di potere. Forse davvero si stava meglio quando si stava peggio. Spazio per persone come la Ferrazzano davvero non c’è.