Da Daniela Lombardi
ROMA – Martedì 15 marzo p.v., alle ore 17.30, a Palazzo Altieri si terrà la presentazione del libro di Cesare Lanza NEL NOME DI KAFKA, L’ASSICURATORE, interamente dedicato ad uno degli aspetti meno noti della vita di questo scrittore celebrato nella storia della letteratura: la sua esperienza lavorativa nell’ambito del mondo assicurativo. Ospiti dell’evento e del successivo dibattito:Fabio Cerchiai – Presidente Atlantia Spa, Autostrade per l’Italia Spa, Unipolsai Spa; Mauro Masi – Presidente e Amministratore delegato Consap Spa; Andrea Battista – Amministratore delegato Eurovita Spa; Francesco Cevasco – giornalista del Corriere della Sera.
All’origine dell’interesse dell’autore ci fu un’attrazione irresistibile per il vissuto breve ed infelice di Franz Kafka, spezzato tra un rigoroso senso del dovere e la necessità di scrivere, ma anche dedicato a mansioni che spesso si considerano distanti da personalità del suo calibro creativo, come appunto quella di assicuratore coscienzioso ed attivo.
Anche se molti altri scrittori, artisti e poeti ebbero un lavoro impiegatizio nella loro vita – tra gli altri: Balzac, Chateaubriand, Eliot, Dickens, Bukowski, Dostoevskij, Gogol, Turgenev, Puskin, Stendhal, Maupassant, Melville, Poe, Bellow, Borges, Musil, Neruda, Orwell, Quasimodo, Montale, Saba, Collodi, Svevo, Gadda, Fenoglio, Chiara, Mann, Faulkner, London e Bernanos – tutti o quasi accettarono un incarico da impiegati al fine di poter contare su un compenso sicuro, interessandosi poco al lavoro svolto. Kafka, no. Prendeva estremamente sul serio ciò di cui si occupava, come le perizie, specificità che esercitò negli ultimi anni e che amava preparare con minuziosa scrupolosità.
Sono state recuperate e pubblicate anche alcune sue preziose relazioni a dimostrazione dell’inverosimile applicazione sul lavoro di un personaggio tanto grande come scrittore quanto misconosciuto come assicuratore.
Cesare Lanza, 1942, è nato a Cosenza e vive ora stabilmente a Roma, dopo aver girato l’Italia per vari incarichi professionali. Giornalista, nei suoi primi sessant’anni, ha diretto alcuni importanti quotidiani (Il Secolo XIX, Il Corriere d’Informazione, Il Lavoro, La Notte) e ha collaborato alle più prestigiose testate italiane. Nel primo decennio del terzo millennio ha lavorato soprattutto in televisione, come autore di popolari programmi su Rai 1 e Canale 5, dalle tre edizioni del Festival di Sanremo agli undici anni dei pomeriggi domenicali delle due emittenti. Tra le sue ultime pubblicazioni: Il cuore di Mattei, Elogio delgioco d’azzardo, Quei magnificispot, Rosa Rosà (protagonista del futurismo).