MATERA: una nomina attesa … e il territorio ?

Aldo Bianchini

SALERNO – Qualche settimana fa, quando si sparse la voce che Corrado Matera (giovane valente avvocato di Teggiano e già vice presidente del Parco Nazionale) aveva fatto un passo indietro (rinunciando alle sue speranze di diventare Presidente di quel Parco che aveva curato con attenzione per diversi anni) per agevolare la nomina di Tommaso Pellegrino (sindaco di Sassano  e già deputato dal 2006 al 2008) più di qualcuno si turò il naso ritenendo che le promesse di “un incarico di più alto prestigio” (come si disse in quei giorni) non fossero state altro che un modo per spegnere sul nascere le aspettative di un importante incarico nell’ UdC o per l’ UdC, partito in cui è da tempo entrato a sostegno di suo cugino e amico Luigi Cobellis che per quel partito è stato consigliere regionale e segretario. Si sostanzia, quindi, il famoso “patto di Marano”, località (che evoca antichi spettri !!) in cui si sarebbero incontrati Vincenzo De Luca e Ciriaco De Mita prima del famigerato cambiamento di rotta che portò l’UdC a schierarsi apertamente con De Luca contro Caldoro del quale per cinque anni era stato “fedele” (si fa per dire !!) alleato nel governo della Regione. Questo pochi mesi fa, ma dopo le elezioni regionali tutto sembrava essersi fermato, quasi cristallizzato, ora la notizia della concessione di un assessorato che, obiettivamente, è importante sul piano politico-strategico ma che, a dire di molti, avrebbe un “peso gestionale” relativo in quanto il potere decisionale di quell’assessorato sarebbe stato già da tempo ridimensionato rispetto al passato con l’attribuzione di importanti capitoli di spesa ad altri settori della regione, saldamente nelle mani del “cerchio magico” intorno al governatore. Comunque sia, ritengo che quella della “promozione turistica” rimane comunque una delle attività più interessanti a livello regionale; molto poi dipenderà dal modo con cui Corrado Matera saprà e vorrà interpretare l’importante incarico da tecnico quale si ritrova ad essere in un contesto molto politicizzato. E se è vero che il Vallo di Diano nelle ultime tornate elettorali (nazionale, regionale e provinciale) non aveva riscosso grandi successi a livello di eletti, è altrettanto vero che in poche settimane ha recuperato tutto il gap centrando due obiettivi molto significativi per l’intero territorio: la presidenza del parco nazionale e l’assessorato regionale alla promozione turistica. Espressione di due paesi confinanti, Pellegrino di Sassano e Matera di Teggiano, potranno davvero rinverdire i successi politico-territoriali di un recente passato (con tre assessori provinciali e un delegato) e di un passato un po’ più remoto con un deputato, un senatore, un assessore regionale e vari consiglieri provinciali. Ma se per Tommaso Pellegrino tutto era filato liscio come l’olio (la sua esperienza di ambientalista è arcinota), sulla nomina di Corrado Matera c’è stata subito qualche polemica. Ha acceso la miccia Stefano Caldoro che avrebbe dichiarato: “De Luca-De Mita, patto di Marano e nuovo assessore al turismo: il prezzo del tradimento” (fonte Cormez); una miccia che prontamente Corrado Matera ha cercato di spegnere dichiarando a sua volta: “Non c’è alcun tradimento, ma la mia nomina è frutto di un riconoscimento politico a favore del mio partito, l’Udc, che fa parte della maggioranza in consiglio regionale … Potevo essere anche beneventano o napoletano. Sono stato indicato dal partito e non credo che sulla scelta sia prevalsa la mia provenienza territoriale”. In soccorso di Matera è giunta subito una nota dell’ex assessore al turismo Pasquale Sommese: “Ora subito al lavoro per attuare la legge sul turismo, a partire dai poli turistici locali e dai distretti”. Le dichiarazioni degli uomini pubblici vanno sempre commentate, e quella di Corrado Matera non mi sembra che vada nella direzione della difesa tout-court di un territorio (il vallo di Diano e il Cilento) che comunque per lungo tempo è stato abbandonato a se stesso. Le intese politiche, seppure sempre spartitorie, devono tenere conto di tante esigenze, anche naturalistiche, di tanti altri spaccati dell’intero territorio campano. Se, però, ci sarà comunione di intenti tra Pellegrino e Matera qualcosa di buono potremo anche vederla e semmai apprezzarla, sempre che i due riescano a sganciarsi dalle logiche politiche e, soprattutto, dal pressante potere di controllo e indirizzo che il Governatore non mancherà di esercitare con la sua proverbiale veemenza. Anche l’unione di due soggetti che non sempre sono stati sulla stessa lunghezza d’onda potrà far emergere la forza necessaria per vincere battaglie importanti per il territorio di loro provenienza. Mi corre l’obbligo, infine, di ricordare e rimarcare il lavoro attento e meticoloso che ha svolto sul territorio valdianese Gianfranco Cavallone (candidato alle regionali per l’ UdC) che ha contribuito sicuramente a produrre, comunque la si voglia vedere, l’elezione di Maria Ricchiuti nell’assemblea regionale e l’incarico di Corrado Matera all’assessorato per la promozione turistica; entrambi in quota Unione di Centro.

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