SALERNO – “Anche un orologio fermo segna almeno per due volte in una giornata l’orario esatto”, una massima molto conosciuta che può essere interpretata come si vuole. Come a dire che con la magistratura che ci ritroviamo anche se si osserva il massimo silenzio si rischia, nel corso di una giornata, di essere beccati almeno due volte. Questa massima non la vogliono proprio capire i responsabili della “cosa pubblica” salernitana che continuano a parlare e a dire cazzate, l’una dietro l’altra. Mi riferisco, ovviamente, innanzitutto all’ex sindaco di Salerno ed attuale governatore della Campania il quale non perde occasione di rilasciare dichiarazioni apodittiche ed a volte farneticanti. E’ accaduto subito dopo la vittoria in sede di giudizio di appello per il famoso “reato linguistico” sull’interpretazione corretta del termine “project manager” (per la vicenda termovalorizzatore) arrivando a coniarne un altro di termini “imprevisto geologico” (per il crollo della piazza della libertà); è accaduto dopo il dissequestro del cantiere di lavoro per Porta Ovest e si è ripetuto, infine, in forma più roboante per il Crescent “Ma i Cinque Stelle non lo sanno, l’importante è fare ammuina” con la pubblicazione di foto che lo ritraggono imperiosamente da solo al centro del cantiere riaperto. Niente di più sbagliato, purtroppo De Luca non ha dei consiglieri in grado di fermarlo (non ci riesce neppure Felice Marotta che qualche volta, credo, ci ha provato); ci tenta spesso anche Paolo Carbone (il suo avvocato difensore storico) ma da solo non ce la fa. Un vero peccato perché De Luca dovrebbe capire che le dichiarazioni apodittiche, i salti di gioia, le esternazioni pesanti sono tutte cose che vanno consumate quando il piatto è freddo e non quando la minestra è ancora bollente. I magistrati, essendo anche loro degli uomini, come tutti gli altri soffrono maledettamente quando perdono e quando ciò accade si mettono alla finestra nell’attesa che il loro avversario commetta degli errori, come il parlare a vanvera; meglio quindi zittire con la speranza che non accada mai come all’orologio fermo, costretto, suo malgrado, a segnare l’ora esatta almeno due volte al giorno. A comprova di quello che dico è accaduto, come in una prevedibile sceneggiata napoletana, che a quarantotto ore dal dissequestro del cantiere di Porta Ovest lo stesso cantiere sia stato sequestrato di nuovo dagli stessi magistrati (Rocco Alfano e Vincenzo Senatore) e, aggiungo io, probabilmente anche per colpa delle roboanti dichiarazioni che hanno indotto anche altri magistrati a vederci più chiaro con il risultato che è sotto gli occhi di tutti. Anche se, a voler essere estremamente sincero, la motivazione del nuovo sequestro mi appare a dir poco allucinante: “Il nuovo sequestro disposto dal GIP di Salerno è stato concordato con la richiesta avanzata dalla locale D.D.A. che ha rilevato il fumus commissi delicti (probabilità di effettiva consumazione del reato) in relazione alla contestata ipotesi delittuosa di cooperazione colposa nel crollo di una parte della realizzanda galleria” (fonte Salernonotizie.it); ma trattandosi di sequestro preventivo tutto è possibile. Inutile adesso stare lì tutti, lavoratori – sindacati – datori di lavoro – istituzioni, a reclamare la rapida riapertura per non perdere i fondi europei; alla magistratura si può chiedere di tutto ma non di essere frettolosa e superficiale nelle indagini. Anche io, forse più di tanti altri che parlano e scrivono a vanvera, sono indignato perché ritengo che non sia possibile bloccare un’opera sicuramente fondamentale per il futuro sviluppo delle attività portuali che danno linfa vitale all’intera economia del territorio; anzi io solo scrivo che la magistratura non può cingere d’assedio un personaggio (De Luca !!) nella vana speranza di incastrarlo, le indagini vanno fatte, ma non a strascico, da magistrati che sappiano fare anche il classico passo indietro, per il bene di tutti e per l’affermazione della vera giustizia, e non per salvare questo o quel personaggio istituzionale. In definitiva i magistrati (come accennavo prima) non sono degli alieni robotizzati ma esseri umani come tutti gli altri e, quindi, soggetti alle pressioni psicologiche di ogni tipo; sicuramente non amano essere stuzzicati anche se solo indirettamente e soprattutto quando si sparano cazzate come quella dei duemila posti di lavoro (che le future attività commerciali nel Crescent dovrebbero assicurare alla comunità salernitana) per creare un elemento di contrasto, dal sapore populistico, contro le attività di controllo della legalità. Che ci creda De Luca può anche passare, ma che la stampa pubblichi pari pari questi annunci clamorosi mi sembra davvero che tutti navigano non a favore ma contro gli stessi interessi socio-economici di una città. Difatti, per fare solo un esempio, se fissiamo il numero medio di occupati in “cinque” per singola attività commerciale dovremmo ipotizzare almeno quattrocento insediamenti produttivi nel solo Crescent per arrivare a quota duemila posti di lavoro; e sinceramente la cazzata sparata mi sembra ancora più assurda in quanto non riesce a scatenare la benché minima perplessità nella stampa salernitana che fa solo da grancassa al governatore per scaricare sui giudici la mancata occupazione di tanti lavoratori. Non vorrei fare la parte dell’uccello del malaugurio ma temo che quanto prima arriverà un nuovo sequestro anche per il Crescent mentre avanza verso la conclusione l’inchiesta giudiziaria in corso sugli espropri dei suoli dove doveva sorgere il termovalorizzatore; un’inchiesta molto delicata. Tutto, quindi, rischia di rimescolarsi di nuovo in un vortice senza fine tra: Crescent. Piazza della Libertà, espropri suoli Termovalorizzatore, Cittadella Giudiziaria, Stazione Marittima, Porta Ovest, Palazzetto dello Sport, inchiesta sul tesseramento e primarie 2012,tesseramento e parlamentarie 2013 ecc. ecc. E sarà tutto da ridere, purtroppo.
direttore: Aldo Bianchini