COMUNALI 2016: arriva anche Agosto … e gli altri ?

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Con diciannove voti di scarto (91 a 72) l’avvocato Oreste Agosto da alcune ore è il candidato antideluchiano per eccellenza nelle prossime elezioni amministrative di Salerno, anche se Vincenzo De Luca non sarà forzatamente della partita. Alla fine di un percorso anche decisamente travagliato il Movimento Cinque Stelle (M5S), forse, si ricompatta sul nome del professionista che da sempre conduce una battaglia quasi solitaria contro il cosiddetto mostro del Crescent che ora, sembra, voler rinascere a nuova vita sempre che non arrivi qualche altro provvedimento giujdiziario. Alla luce di come è andata la vicenda e tenuto conto del serio rischio di spaccatura che il M5S ha corso in questi ultimi mesi di preparazione per le primarie via web, probabilmente sarebbe stata auspicabile una soluzione a tavolino sempre in favore di Agosto; anche per non fargli correre il rischio (come dice Peppe Sala -candidato PD a Milano-) di incontrare sul suo difficile cammino elettorale qualche frangia del movimento che era ed è decisamente contraria alla sua candidatura. Difatti, volendo esaminare al dettaglio detta candidatura, essa appare subito troppo decisamente contrastante all’immagine di de Luca che se è vero che è tuttora il sindaco di Salerno è comunque lontano dalla Città per quel minimo senso di salvaguardia dei valori democratici che ancora albergano nel suo cuore ormai collaudato per tutte le esperienze. Ecco, sotto questo profilo, squisitamente di contrapposizione, forse era meglio cercare un’altra candidatura con l’appoggio comunque dello stesso Agosto per non dare quella sensazione di scontro all’ultimo duello che una competizione democratica non dovrebbe mai avere. Ovviamente parlare o scrivere è molto più semplice del decidere, soprattutto in un movimento che fa del web la sua ragione di vita. Vedremo !! Per intanto ecco le prime parole (tratte da Salernonotizie.it) del candidato Oreste Agosto: “Ho avuto sempre fiducia nel movimento. Abbiamo fatto una sana competizione democratica alla quale hanno partecipato tanti attivisti. Le competizioni servono per costruire e mai per distruggere. Questo ci rende fieri come movimento. Adesso il lavoro inizierà celermente per la definizione del programma ufficiale delle prossime amministrative 2016 a Salerno. La nostra priorità  è il programma che deve essere partecipato. Il nostro obiettivo è cambiare Salerno e portare la voce dei cittadini nelle istituzioni che da oltre venti anni sono gestite verticisticamente da una sola persona. Auspichiamo una collaborazione degli stessi cittadini perché i nostri gruppi di lavoro sono aperti a tutti. Noi siamo un mezzo per dare voce ai nostri concittadini”. E l’altro candidato ? beh !! l’altro candidato, Nicola Provenza (medico con il pallino molto vissuto del calcio in veste di mister), se l’è dovuta piegare a libretto (come si dice in gergo e in questi specifici casi) riconoscendo la vittoria dell’avversario e promettendo fedeltà politica e di azione al movimento del quale è e continua a rimanere una parte molto importante. A mio modo di vedere non c’erano speranze fin dall’inizio; la battaglia era ed è troppo radicalizzata contro l’amministrazione De Luca che non lasciava margini di manovra ad un “pompiere” come Provenza che ha dimostrato grosse capacità aggregative come allenatore di squadre di calcio, e la cosa non era da tenere in bassa considerazione; forse era l’aspetto verso il quale il M5S doveva guardare di più, innanzitutto perché a Salerno non esiste nessun Beppe Grillo ed anche perché Salerno è una platea elettorale già ben schierata e bisogna andare con serenità a raccogliere il dissenso ed a farlo schierare soltanto da una parte se si vuole davvero competere, non dico ad armi pari, con le falangi deluchiane. Sotto questo aspetto, forse, era preferibile la candidatura Provenza; ma da giornalista non prendo le parti di nessuno anche perché non conosco né Provenza e men che meno Agosto, pur avendo personalmente condotto dalle pagine di questo giornale una battaglia contro il sistema di potere deluchiano da sempre e senza alcuna asprezza nei toni e nei contenuti; una battaglia molto più lunga ed articolata, quasi storica, di quella dei grillini che probabilmente ignorano anche l’esistenza di questo giornale. Comunque il sistema delle primarie sembra reggere anche a prove più dure ed importanti come quella di Milano e della altre città che seguiranno a praticare le scelte volute dal Partito Democratico. Quello che assolutamente non regge e mette a nudo tutte le insipienze politiche, e non solo, del centro destra è il “non sistema di scelta elettorale” che ha portato in passato e porta oggi allo sfascio totale di un’aggregazione politica che non molti anni fa ha ottenuto quasi la maggioranza assoluta dell’elettorato italiano. La sceneggiata che vediamo a Salerno e che ha praticamente azzerato, se non distrutto, il centro destra ha decisamente superato anche la più esilarante delle sceneggiate napoletane magistralmente interpretate dal compianto Mario Merola. I protagonisti del centro destra salernitano oltre a qualche cenetta riservata, e non so quanto amichevole, non sanno fare niente altro e si avviano ad una ennesima sconfitta esemplare che questa volta si annuncia addirittura storica. Tutto dipende dal candidato che sceglierà il centro sinistra; se come pare il candidato sindaco sarà Enzo Napoli ed a capeggiare la lista principale di riferimento, ovvero del PD, sarà Roberto De Luca (figlio d’arte) non ce ne sarà per nessuno e, credo, sarà battuto ogni record di percentuale, anche quella strabiliante agguantata da De Luca nel 2011 con il 74,42%  (66.761 voti) superando se stesso ed il risultato già clamoroso del 71,32% (68.798 voti) conseguito nelle elezioni del 1997.

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