Da Associazione Cava 5 Stelle libro bianco
CAVA de’ TIRRENI – Alla fine di Novembre avevamo segnalato attraverso gli organi di stampa l’incresciosa situazione che si è creata tra Proprietari della struttura di via Garzia (il Comune) e gli inquilini della stessa (Associazione Sportiva “Social Tennis Club”).
Ricordiamo che la proprietà della struttura (circa 1.500 mq con, annessi, due campi da tennis in terra battuta) è comunale e che dal 2003 esiste un contratto di locazione stipulato dal Comune con l’Associazione
Il contratto prevedeva un canone mensile di € 6.500,00, detto importo si sarebbe potuto ridurre a € 1.700,00 (canone agevolato) se l’inquilino, in forza della sua ragiona sociale, avesse fornito servizi alla collettività. I servizi includevano: corsi di tennis, campus estivi etc. A noi non risultano siano mai stati forniti detti servizi.
Risulta che ad oggi l’Associazione è morosa nei confronti del Comune per cifre che si aggirano intorno ai 650.000,00 euro.
L’Associazione Cava5stelle Libro Bianco ha provato a chiedere delucidazioni all’avvocatura comunale se esistesse una lite in corso con chi gestisce la struttura per il recupero delle somme. Ma si è appreso che attualmente, nonostante la giunta comunale avesse deliberato l’immediato recupero della cifra, non esiste nessun procedimento in corso per il recupero della stessa ma si è avviata una ulteriore trattativa.
A nostro avviso è un fatto particolarmente grave che si continui a permettere ai soci di questa associazione di usufruire di un bene pubblico nonostante risultino morosi da anni.
Abbiamo chiesto all’avvocatura comunale ed al Sindaco:
- Chi ha deciso di non dar seguito alla delibera di G. C. n. 207 del 26.5.2011 dell’amministrazione Galdi che imponeva di avviare un’azione presso il Tribunale di Salerno contro l’Associazione Sportiva “Social Tennis Club” per il recupero del credito e per le procedure di sfratto?
- Perché non si è proceduto con sfratto per morosità e non per fine locazione, quindi a mezzo ufficiale giudiziario?
- Chi ha deciso e perché di avviare una fase di approfondimento con degli incontri con gli inquilini morosi, invece di procedere con lo sfratto?
- A quanto ammonta la quota parte degli arretrati dei canoni di locazione versati dall’Associazione nelle more di dette trattative?
- Infine per quale motivo, per detto sodalizio, non si è ancora proceduto in via celere, come si è fatto con il Club Universitario Cavese, consentendo ai locatari di effettuare, nel frattempo che si definisca la questione, ancora incontri privati e cene di fine anno a pagamento?
Ad oggi dagli uffici Comunali nessuna risposta.