Da Ottavia Voza
SALERNO (24.01.16) – In 100 piazze in Italia la mobilitazione a sostegno dell’approvazione del ddl Cirinna sulle unioni civili ha avuto un grande successo, oltre le aspettative degli organizzatori, ed ha mostrato un paese maturo che ha inviato un chiaro segnale alla politica. Anche a Salerno la manifestazione ha raccolto il sostegno di ampi strati della società civile.
In tutte le piazze abbiamo ribadito che la nostra SVEGLIA all’Italia ha l’obiettivo di sostenere l’acquisizione di Diritti negati ad una minoranza, ed in nessun modo può essere letta come una operazione che lede i diritti di alcuno.
In questa chiave abbiamo fermamente respinto e rimandato al mittente, con i fatti, ogni azione ed ogni dichiarazione tesa ad individuare una contrapposizione tra i soggetti che erano in piazza, con i quali in nessun momento sono avvenuti contatti.
Per questo ci pare strano, per non dire strumentale, che alcuni organi di stampa abbiano puntato l’attenzione più su singoli episodi di confronto, per altro mai violenti, e non sulla grande mobilitazione colorata e pacifica che ha visto l’adesione di numerose organizzazioni. Chiariamo, e chi c’era saprà confermare che le sentinelle in piedi non erano più di cento persone e che nessuno di Arcigay come delle organizzazioni coinvolte nella nostra manifestazione ha mai alzato i toni o provocato alcuno. Anzi, gli organizzatori sono più volte intervenuti a distendere gli animi
“Come potrà confermare il consigliere Bernabò – afferma Francesco Napoli, Vicepresidente Arcigay Salerno – io stesso sono andato a salutare e ci siamo trattenuti in una breve quanto cordiale conversazione pur su posizioni differenti rimandando la discussione ad una cena informale in cui condividere esperienze e sciogliere eventuali diffidenze. Un segnale di distensione reciproca che fa bene alla nostra città e al dibattito che è e deve restare nell’ambito politico”
“Sottolineiamo tuttavia – dichiara Ottavia Voza, presidente Arcigay Salerno – che quando si prendono posizioni palesemente contrarie al progresso civile e democratico del nostro paese, quando si pretende di promuovere con azioni pubbliche, come quelle delle Sentinelle in Piedi, l’insostenibile limitazione di Diritti fondamentali previsti dalla nostra Carta Costituzionale, sono possibili lecite e comprensibili azioni di protesta da parte di cittadini che credono nei valori dell’uguaglianza”.