Il “Presepe Vivente” del Gruppo Giovani

Giovanna Naddeo

SAN MANGO P. – Ritorna la sacra rappresentazione del “Presepe Vivente” a San Mango Piemonte.

Nei giorni 26 dicembre, 3 e 6 gennaio 2016, dalle ore 18 alle ore 21, i visitatori potranno ritornare all’anno zero e assistere alla nascita del Messia.

Tra i fumi dei bivacchi, gli odori dell’incenso e dei bracieri di dimore patrizie e plebee, la luce delle fievoli torce, attrezzi contadini dell’epoca, pastori, massaie e donne del popolo, ci si immergerà in un’atmosfera unica, in una notte buia eppur così piena di luce per la religione cristiana.

Dopo un periodo di fermo, il neonato “Gruppo Giovani” del piccolo comune picentino ha deciso di riprendere in mano la tradizione trasmessa da padri e nonni; una tradizione ultratrentennale che vede coinvolta la maggior parte della comunità.

Grazie alla collaborazione del parroco, Don Antonio Romano, e dei “mastri veterani” del paese, per la prima volta l’intera organizzazione dell’evento è stata affidata al “Gruppo Giovani” che, con grande tenacia e spirito di iniziativa, ha rispolverato l’antico costume del luogo.

Il “Presepe Vivente” a cura del “Gruppo Giovani” incontra la tradizione e allo stesso tempo l’innovazione “ ha affermato Andrea Rega, organizzatore della manifestazione. “ I visitatori potranno, come una volta, degustare pane caldo, frittelle, castagne e dolci tipici preparati dalle nostre mamme, zie e nonne, per l’occasione “travestite”  da pastorelle e donne del popolo di Betlemme. Non solo; il 6 gennaio ci sarà anche l’arrivo dei Re Magi a cavallo come da antica tradizione. Tuttavia, da quest’anno le scene saranno molto più dinamiche e si consumeranno diverse azioni di stampo quasi teatrale.”

Anche quest’anno il “Presepe Vivente” si svolgerà nel centro storico del borgo e saranno ricostruite scene che raffigureranno momenti,  mestieri e personaggi di un’epoca storica tanto lontana ma tanto significativa per tutta la cristianità.

Parte del ricavato della manifestazione ” ha affermato ancora Rega “ servirà per ripristinare e migliorare il percorso collinare per raggiungere il Santuario dedicato al nostro Santo Patrono, San Magno.”

Un evento da non perdere, tra sacro e profano, per rivivere gli attimi tra i più belli e suggestivi della storia cristiana e per apprezzare l’operato di giovani ragazzi proiettati verso il futuro, con uno sguardo al passato.

 

 

 

 

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