SANT’ARESENIO – Ritengo che sia necessario ed ancorché indispensabile
fare un po’ di chiarezza su quello che sta accadendo
nel mondo bancario dopo gli ultimi accadimenti.
È inutile ricordare come il sostantivo Banca, oggi, sia
una delle parole meno amate, viste anche le forti
conseguenze e le polemiche causate dall’ultimo decreto
“salvabanche”, messo in campo dal Governo Renzi.
È, altrettanto, palese evidenziare come facilmente si
riesce a diffondere un certo allarmismo, che diventa
immediatamente psicosi.
È, però, giusto mettere dei paletti fermi, trasmettere
chiarezza sull’argomento, evitando di fare di tutta
un’erba un fascio, confondendo le mele marce con
quelle buone.
In primo luogo, è fondamentale circoscrivere quello
che sta accadendo, altrimenti si rischia di creare tanta
confusione.
Prima di fare questo, però, voglio esprimere vicinanza
verso i risparmiatori che si trovano a vivere ed a
subire una situazione molto difficile, dove i risparmi di
una vita sono stati completamente azzerati senza che si
avesse la minima consapevolezza di aver acquistato
prodotti rischiosi.
Sembra di rivivere un momento molto simile a quello
di qualche anno fa, con le Lehman Brothers.
Fu quella una fase molto delicata. La nostra Banca si
fece carico, attraverso una grande azione di responsabilità,
di rimborsare i sottoscrittori di quelle obbligazioni,
perché i clienti si erano semplicemente fidati di noi.
Dopo quell’episodio non fu facile riacquistare la
stessa fiducia, ma l’operazione di rimborso ci diede il
giusto respiro per recuperare il terreno perso.
In questa circostanza abbiamo deciso, come Banca, di
prendere le distanze da un certo tipo di operatività
messa in campo da alcuni istituti bancari, mettendo in
luce come la Banca Monte Pruno sia un’azienda di credito
solida, con un patrimonio vivo, reale e consolidato,
non avvezza a porre in essere particolari operazioni
finanziarie.
La Banca Monte Pruno non ha mai immaginato di
emettere e/o collocare obbligazioni subordinate tra la
clientela.
Tutte le obbligazioni emesse dalla nostra Banca non
sono artifici contabili per incrementare il capitale sociale,
bensì titoli garantititi dal Fondo di Garanzia degli
Obbligazionisti per 103 mila euro, al quale va aggiunta la
garanzia di 100 mila euro riconosciuta ai depositanti.
Non ci sono se, non ci sono ma!
Sono prodotti collocati tra la nostra clientela, da anni,
con trasparenza e chiarezza.
E proseguiremo su questa strada per rafforzare la
tutela dei risparmiatori, nell’ottica di quella reciproca
fiducia che caratterizza il nostro rapporto con la clientela.
È fondamentale essere chiari con i propri clienti,
avendo cura di non collocare strumenti finanziari più
rischiosi presso clienti non in grado di comprenderne
l’effettivo rischio.
Questa si chiama ETICA.
Il nostro è, infatti, un impegno etico a cui facciamo
quotidianamente riferimento.
L’etica prevede regole non sempre scritte, ma che
puntano ad incrementare quel rapporto di fiducia,
indispensabile per il nostro lavoro.
La Banca Monte Pruno è un istituto solido, capace di
creare reddito e valore con professionalità.
Si diventa una Banca solida non attraverso gli spot,
ma attraverso i fatti, attraverso la creazione di valore.
Anche quest’anno, a conferma di ciò, abbiamo
alimentato il nostro trend di crescita delle grandezze
incrementando, ancora una volta, i depositi della clientela
per più di 40 milioni di euro, superando la soglia dei
400 milioni di euro; abbiamo immesso nel circuito
economico altri 25 milioni di euro di finanziamenti,
arrivando alla soglia di 250 milioni di euro. Ci apprestiamo
a registrare l’utile di esercizio più alto della nostra
storia, pari ad un valore superiore ai 5 milioni di euro.
Grazie a questo trend positivo, l’azienda fortifica la sua
dotazione patrimoniale, portando il suo patrimonio
aziendale a 40 milioni di euro.
Non abbiamo mai perso il rapporto con l’economia
reale inseguendo logiche che non tengono conto delle
specificità dei territori e delle necessità delle famiglie e
delle aziende.
Nonostante qualche commento fuori luogo, la solidità
del movimento del credito cooperativo, come ha
giustamente dichiarato il Presidente di Federcasse Azzi,
non va assolutamente contaminata.
Per di più, anche noi abbiamo compartecipato alle
crisi delle ormai famose quattro banche italiane con
fondi nostri.
Non siamo noi le banche ad aver creato problemi al
sistema bancario italiano.
È fondamentale dirlo e sottolinearlo.
È un dato di fatto inconfutabile, che non può essere
smentito.
Altra parentesi importante da aprire concerne la
riforma del credito cooperativo, che non va, impropriamente,
collegata all’ultimo decreto salvabanche.
La nostra riforma mira all’ottimizzazione delle risorse
attraverso il corretto principio della maggiore autonomia
nei confronti di quegli istituti di credito più virtuosi
e solidi.
Quello che sta accadendo, in questi giorni, conferma
la virtuosità del mondo delle BCC.
Nessun credito cooperativo è stato coinvolto nella
vicenda.
È un assunto che sicuramente non risolve il problema,
ma lo circoscrive, comunque, in maniera netta.
Riteniamo che sia corretto, pertanto, in questa particolare
fase storica, parlare alla gente con un linguaggio
semplice, senza artifici ed inglesismi.
Il collocamento di prestiti subordinati tra la clientela
comune è sicuramente un comportamento spregiudicato,
un’attività che ha, comunque, garantito lauti
guadagni agli istituti di credito a danno degli ignari
risparmiatori.
È giusto, pertanto, ribadire un messaggio di tranquillità
verso la nostra clientela, facendo presente, ancora
una volta, che prodotti della specie non vengono
emessi dalla Banca Monte Pruno, che opera, e continuerà
a farlo, con chiarezza ed eticità, due elementi che
guideranno sempre l’azione e le strategie aziendali.
Non bisogna, e qui va lanciato un messaggio chiaro
all’Europa ed al nostro Governo, lasciare i risparmiatori
soli in balìa del mercato finanziario, perché è corretto
non far gravare le truffe o gli incauti movimenti delle
banche sulla collettività, attraverso l’utilizzo di aiuti di
Stato capaci di alterare il corretto funzionamento del
mercato, ma non è, altrettanto, giusto lasciare impuniti
i responsabili delle crisi aziendali, che magari si troveranno
nuovamente, tra pochi mesi, su poltrone di
importanti istituti di credito come se nulla fosse accaduto.
Concludo ribadendo il messaggio iniziale verso la
nostra clientela, la Banca Monte Pruno è una struttura
solida e virtuosa di cui fidarsi.
Le nostre obbligazioni non sono prestiti subordinati,
né bond particolari che mirano all’alimentazione del
capitale sociale.
Questi concetti risulteranno ancora più importanti
dall’inizio del 2016, quando con l’entrata in vigore del
bail-in ci sarà un ulteriore stravolgimento delle regole e
fidarsi della Banca giusta sarà ancora più importante.
La Banca Monte Pruno, nel 2016, proseguirà nel suo
percorso di sviluppo, mantenendo fede ai valori che
hanno caratterizzato l’azione sul territorio. Punteremo
ancora sul rafforzamento della nostra solidità patrimoniale,
sulla crescita della quota di mercato e delle grandezze
di bilancio, saremo disponibili, come sempre,
senza protagonismi, verso discorsi relativi ad operazioni
di ampliamento dei confini territoriali, continueremo
ad essere la Banca Amica all’insegna della disponibilità,
dell’ascolto e della vicinanza.
Continuate a fidarVi di noi. Siamo la Monte Pruno.
Sant’Arsenio, 16 dicembre 2015
Il Direttore Generale
Michele Albanese