Antonio Citera
SANZA – Parliamo di calcio, sport in voga dappertutto, praticato da grandi e piccini. Lo facciamo non guardando dal lato calciatore ma, analizzando la prospettiva meno visibile data dal ruolo dell’arbitro, figura fondamentale, spesso criticata, spesso derisa ma, non per questo meno affascinante. Parliamo ovviamente di calcio dilettantistico, lontano anni luce dal business abituato a vedere per televisione o a leggere sui giornali, parliamo di Calcio con la “C” maiuscola, quello vero, quello puro, senza macchia, la vera entità dello sport. Lo facciamo raccontandovi la storia sportiva di Antonello Citera, giovane arbitro di Sanza. Una carriera iniziata per caso, in un giorno qualunque, tra i banchi di scuola, quando un volantino birichino è finito nelle sue mani. “ Vuoi fare l’arbitro? Vieni a provare l’emozione di uno sport unico”. Questo quanto scritto sul pezzo di carta. Da quel giorno Antonello ha cominciato a maturare l’idea concreta di diventare arbitro di calcio. Era il 2012, in poco tempo la passione ha preso il sopravvento e oggi, il giovane “ fischietto “ arbitra in seconda categoria. Una scalata “furiosa”, fatta di impegno e professionalità, disciplina e sacrificio. Il suo obiettivo è quello di arrivare tra i professionisti, noi siamo sicuri che ci riuscirà, ha le idee chiare, il passo giusto per calpestare i campi più importanti. Parlando con Antonello leggiamo nei suoi occhi l’emozione, la percepiamo ancor di più quando parliamo della sua famiglia, dei sacrifici che i genitori hanno fatto e fanno per seguire il proprio “ campione “ su e giù per il comprensorio. Ragione in più per dare sempre il meglio. Insomma, Antonello iscritto alla sezione A.I.A. di Sapri già premiato per il suo costante impegno, deve essere da sprone ad altri giovani che come lui vogliono intraprendere una carriera sportiva che sia di arbitro o non ma, che, molto spesso si perdono dietro a pregiudizi e a luoghi comuni infondati. Bravo Antonello. Dalla redazione di www.ilquotidianodisalerno.it i migliori auguri di una lucente carriera. Ad Maiora.
