SALERNO/NAPOLI – Per non cadere in contraddizione chiarisco subito quello che è il mio pensiero che del resto ho più volte espresso: essere “figlio di” non vuol dire proprio niente se si è bravi e se alla fine i risultati sono adeguati all’incarico ricevuto. Questo in linea di massima; nella fattispecie la storia è un’altra e cercherò di chiarirla nei dettagli. Sorrido al pensiero di una mia lettrice, la signora Maria, che qualche giorno fa ha postato un commento in calce ad un mio articolo dicendo espressamente “De Luca ha fatto la sua parte, anzi ne è stato un antesignano perchè ha dentro valori forti di giustizia, di trasparenza, di lealtà. Lei, me ne dispiace, continua a osteggiare quest’uomo straordinario guardando solo al passato. Si rivolga al futuro, guardi ai fatti e ai risultati di oggi. La Regione sta subendo una svolta radicale. Via via gli uomini del vecchio apparato, quelli che vivevano di sola politica, stanno lasciando spazio a nuove leve, persone giovani, che hanno già un lavoro e che hanno idee”. Alla faccia dei valori forti di giustizia, della lealtà, del passato, della presunta svolta alla regione, della cacciata degli uomini del vecchio apparato, degli incarichi soppressi bruscamente e del radicale controllo della sanità; niente di più falso, ma è questa convinzione che alberga nell’animo dei fan di De Luca che gli fa vincere le battaglie e che lo accredita nell’immaginario collettivo. De Luca, sbraitando e gridando scandali inesistenti ai quattro venti, non sta facendo altro che togliere quelli di prima per metterci i suoi, a disdoro dell’alma Maria. E intanto i mesi passano e nulla cambia, anzi tutto si ripete, come la storia, sempre ed inesorabilmente. Io non osteggio De Luca, non ne ho le capacità e neppure il potere; lo critico sui fatti e la nomina del figlio Roberto come quella del figlio dell’autista (se la notizia dovesse rispondere al vero è molto scandaloso !!) mi sembra che abbiano superato davvero il segno della lealtà nei confronti degli elettori. “Così è se vi pare” grida De Luca in faccia ai suoi avversari ma anche agli alleati. Però voglio essere ulteriormente buono e pensare che con la nomina del figlio quale “consulente politico” del presidente della Provincia il kaimano non c’entri proprio niente e che si sia trattato di un’iniziativa personale di Canfora;
in questo caso verrebbe da pensare che Giuseppe Canfora o è vittima di sudditanza psicologica o non sa scegliere i consulenti, soprattutto quelli politici. E nella scelta c’entra poco il fatto che sia gratis perché è di tutta evidenza che un posto del genere da subito la possibilità di attivare un proprio cortile personale di potere e, forse, anche di controllo; che nella fattispecie riguarderebbe l’azione politico-amministrativa del povero Canfora e dell’intera Provincia. Racconto fantasie o sono riflessioni che ognuno dovrebbe fare ? Fino a qualche giorno fa i consulenti politici sono stati sempre personaggi di una certa età e di un certo spessore culturale (la cultura si acquisisce nel tempo e non la si acquista al supermercato); non metto in dubbio che Roberto De Luca possa essere il migliore e il più preparato dei giovani esistenti in provincia di Salerno, ma qualche dubbio potrei anche averla sulle sue capacità di “consulente politico”. Insomma, in punta di etica, e non soltanto per quella, la nomina è sconcertante e scandalosa. Siamo in democrazia o no ? E tutti gli altri giovani preparati, bravi, colti, iscritti al PD e sicuramente innovatori ma non figli di papà cosa pensano al riguardo ? E la stessa Rosvelia Ragone (denominata la Serracchiani del Vallo di Diano), componente la segreteria provinciale del PD, cosa ne pensa e dove è andato a finire il suo lavoro di “giovane PD” ? La verità è che ci troviamo al cospetto di un personaggio che gestisce un partito, almeno in provincia di Salerno, con il sistema più becero dei comunisti di un tempo che oggi si spacciano per innovatori e democratici. Non ho citato nuovamente la Ragone per il gusto di tirarla in ballo ma perché l’ho conosciuta come una giovane preparata, educata ed anche colta, portatrice di un innato senso della trasparenza e della legalità e meritevole di giusta attenzione. Come fa la Ragone e come fanno tantissimi giovani a militare in un partito il cui motto sembra essere “così è se vi pare” nello stile del mitico Pirandello che in fatto di “sistemi di potere” sicuramente ne sapeva più di me e di tanti altri soloni di oggi. Insomma prendere o lasciare, in questo modo agisce il kaimano e mi meraviglio come dopo tanti anni ci siano ancora moltissimi che non lo sanno o fanno solo finta di non saperlo. Poi se a questo aggiungiamo la notizia che vuole la nomina del figlio del suo vigile-autista quale consulente del governatore nei rapporti tra la giunta e il consiglio regionale mi sembra che la misura sia davvero colma. Il problema è che anche la stampa regionale sta cadendo nella trappola dei proclami apodittici di Vincenzo De Luca che annuncia devastanti cambiamenti, che mette in ridicolo i suoi avversari e che demonizza i suoi predecessori. Ma Napoli è un’altra cosa e presto se ne accorgerà sulla sua pelle; fortunatamente la prima mazzata l’ha già ricevuta direttamente da Matteo Renzi che non ha avallato la scelta di Enrico Coscioni quale grand commis della sanità pubblica campana; probabilmente Coscioni, noto per la sua integerrima professionalità, non meritava questo affronto ma ha sposato totalmente le esuberanze del capo ed ha abbracciato un rischio insito nell’essere vicino a De Luca, il kaimano che può tutto, ma non sempre. “Così è se vi pare” poteva funzionare a Salerno, ed ha funzionato, ma a Napoli è veramente un altra cosa, una cosa sulla quale neppure Pirandello seppe metterci le mani.
Ad ogni buon fine ecco il testo della nota diffusa dalla Provincia sul caso: Il Presidente della Provincia, Giuseppe Canfora, ha proceduto alla nomina del Dott. Roberto De Luca nella qualità di suo Consigliere tecnico-economico di fiducia. Canfora si avvarrà della collaborazione dell’economista, nell’iter realizzativo del Progetto “Innovazione Sviluppo”, utilizzando le sue specifiche competenze nella elaborazione delle strategie più opportune finalizzate alla crescita e allo sviluppo del territorio salernitano. L’incarico, della durata di un anno, è completamente gratuito e non comporta oneri di sorta per la Provincia di Salerno, né prevede la partecipazione del Dott. De Luca alle fasi gestionali dell’iter progettuale. E’ un incarico di natura squisitamente tecnico-economica, privo di qualsiasi carattere politico, fatta eccezione del requisito fiduciario nei rapporti con il Presidente della Provincia.
NOTA: Stupendo, il presidente Canfora ha trovato il giusto appiglio per la nomina, anche se tra consigliere politico e consigliere economico c’è poca differenza, e tutta in favore del consigliere economico che è incarico ancora più importante. Peccato, però, che lo abbia fatto e comunicato soltanto dopo che la polemica era già esplosa. Evviva la democrazia, gentile e speranzosa Rosvelia da Teggiano.