Maddalena Mascolo
SALERNO – All’indomani del decreto di chiusura del carcere di Sala Consilina si apre la battaglia politica sulle evidenti responsabilità che nessuno, però, vuole far ricadere sulle proprie spalle. A schiarire le idee su quanto avvenuto in sede nazionale e, soprattutto, in sede locale ci pensa il coordinatore F.I. del Vallo di Diano, Valentino Di Brizzi, che nel seguente comunicato indica i passaggi salienti di quanto accaduto. Essendo questa una testata giornalistica che non si limita a pubblicare pedissequamente (tout court) siamo pronti a schierarci in difesa di quel poco che è ancora salvabile, prima che un attacco decisivo venga portato anche contro la sanità pubblica ancora presente sul territorio valdianese. Nella sostanza il coordinatore Di Brizzi ha perfettamente ragione anche se, almeno per il momento, si mantiene sul ragionamento seguendo le linee generali del discorso e senza fare nomi e cognomi dei responsabili che sono davvero tanti se si lega la soppressione del carcere a quella del tribunale. Basta ricordare l’impegno dell’allora sindaco Gaetano Ferrari e dell’allora presidente dell’ordine degli avvocati Michele Marcone, primi responsabili di un elenco abbastanza corposo che non esclude precise e gravi disattenzioni politiche. Ma avremo tempo e modo per ritornare sull’argomento. Per il momento provvediamo a pubblicare il comunicato diffuso dalla segreteria di Valentino Di Brizzi:
“”A seguito del decreto di chiusura del carcere di Sala Consilina anche il segretario provinciale di Forza Italia e coordinatore del Vallo di Diano – Valentino Di Brizzi – interviene sull’argomento. Si fa un gran parlare della chiusura del carcere di Sala Consilina.- ha commentato Di Brizzi – Da più parti arrivano lamentele e sollecitazioni, ma poche sono le azioni effettive che la politica del territorio ha messo in atto per tutelare tutti i presidi che il Vallo di Diano possedeva e che in vent’anni di cattiva gestione ha drammaticamente perso. Non è solo la chiusura del carcere il problema. Continua il Vice-Coordinatore di Forza Italia – Questa era ed è una conseguenza della ben più grave perdita del Tribunale di Sala Consilina. Tanti scambi di accuse e scarichi di responsabilità, ma è ora che gli amministratori locali del PD ammettano che nessun riferimento istituzionale dà loro ascolto e nessuna considerazione è riservata al Vallo di Diano, né a livello centrale né a livello territoriale. Una riforma della geografia giudiziaria – insisite Di Brizzi – stravolta dagli intenti iniziali prima dal Governo Letta, Parlamentare eletto nel nostro Collegio con un’opera continuata dal Ministro Orlando, già responsabile del settore Giustizia del PD ai tempi di Letta ed oggi Ministro con Renzi. Ed ora che il Presidente della Regione è l’autorevole Vincenzo De Luca, che tanto si è riempito la bocca di aree interne a chi si rivolgono gli amministratori del PD per dare una scossa al nostro Vallo di Diano. Quando ci rendiamo conto – termina Valentino Di Brizzi – che il Ministro Orlando si preoccupa di chiudere un piccolo carcere, anche strategico per posizione geografica, in un momento in cui tutti conosciamo lo stato delle carceri a livello nazionale e il loro sovraffollamento, non possiamo che trarre un’unica conclusione. Per il Partito Democratico il Vallo di Diano non esiste, se non come bacino di voti da raccogliere e portare fuori. Il segretario provinciale di FI – F.to:Valentino Di Brizzi””.