Aldo Bianchini
SALERNO – La polemica giornalistica sulla notizia che il Papa sia affetto da un piccolo tumore al cervello non si è ancora spenta, anzi si è rinfocolata come spesso accade sul personaggio del neurochirurgo giapponese, Takanori Fukuschina, noto anche a Salerno per aver effettuato a più riprese in questi ultimi anni alcuni delicati interventi neurochirurgici grazie alla disponibilità del dott. Luciano Brigante (primario del reparto di neurochirurgia dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona in San Leonardo). Per la cronaca, entrambi sono finiti sotto la lente di ingrandimento della magistratura (pm Carmine Olivieri) insieme a due altri noti medici, Gaetano Liberti e Renato Saponiero. L’accusa sostiene che tra i predetti personaggi e i pazienti ci sia stato un giro di mazzette per baipassare le liste di attesa, questo in sostanza il nocciolo dell’inchiesta che, anche se condotta in maniera molto garbata e sotto le righe dal pubblico ministero, ha avuto una eco clamorosa su tutta la stampa locale, e non solo. Ma c’è di più; probabilmente (ma è solo un’ipotesi) questa inchiesta ha accelerato i tempi di quella più inquietante che ha travolto centinaia di dipendenti ospedalieri rei di “assenteismo” nelle forme più spregevoli del termine, con la sospensione dal lavoro di dieci dipendenti tra i quali anche un sindacalista. Mentre l’inchiesta Brigante-Fukuschima sembrava rientrare nei ranghi di una classica inchiesta conoscitiva, ecco rimbalzare agli onori della cronaca mondiale nuovamente il famoso neurochirurgo giapponese per via della presunta storia del tumore di Papa Francesco. Una dichiarazione, più delle altre, tra quelle rese da Fukuschima mi ha colpito: “Ho dedicato me stesso a fare il massimo possibile per assicurarmi di poter salvare il maggior numero di pazienti”. Insomma una specie di dichiarazione sulla sua “missione terrena” nel mondo della sanità a livello planetario. Ed ecco, allora, che tutti i media si sono scatenati nella ricerca dei tempi lavorativi del grande professore, tempi che appaiono davvero come quelli del miglior stacanovista del bisturi; è emerso che il giapponese esegue circa 600 interventi all’anno ed in ogni parte del mondo (Europa, Americhe, Australia, Asia, India, ecc.); in pratica visto che l’anno è composto da 365 giorni va da se che il neurochirurgo per eseguire 600 interventi risulterebbe statisticamente impegnato in quasi due interventi al giorno (esattamente 1,65). Una cifra impressionante se si tiene conto che nei 365 giorni sono comprese tutte le festività, Natale, Capodanno, Pasqua, i sabato, le domeniche e tutti i lunghi tempi di spostamento in giro per il mondo; oltretutto Fukuschima sembra essersi ritagliato anche un spazio importante per il tempo libero in cui dare sfogo alle sue passioni sportive e musicali. E’ sciatore professionale, appassionato di auto americane e batterista di una band di neurochirurghi e tiene vari concerti in diversi continenti; continua la sua difficilissima attività, e malgrado i suoi 73 anni esegue circa 600 interventi all’anno e dagli USA (dove vive stabilmente dal 1985) si sposta almeno una volta al mese per andare in Giappone al Moriyama Memorial Hospital University – Takanori Fukushima Neurological Institute di Tokyo. Impressionanti i tempi dei suoi spostamenti intercontinentali, continentali e nazionali. Sul suo sito http://takanorifukushima.com spiega con grande seraficità: “Il primo ottobre 2014, grazie a un invito in Vaticano per un evento speciale, ho potuto incontrare papa Francesco, sono stato in Vaticano un’altra volta, il 28 gennaio 2015, proveniente in elicottero dalla clinica di San Rossore. In quella occasione ho dormito in un convento vicino al Vaticano, e il giorno dopo ho incontrato alcuni arcivescovi e il cardinale Angelo Comastri”. La classica foto di fine udienza generale, sul sagrato di San Pietro con Papa Francesco è quanto ha pubblicato sul proprio blog il neurochirurgo Takanori Fukushima, per documentare la sua visita ad ottobre 2014, quando per un evento speciale si era recato in Vaticano. Sul blog anche le foto della visita del gennaio 2015: Fukushima appare in elicottero sopra una pineta, poi in piazza San Pietro da solo, nei corridoi delle logge vaticane accompagnato da una persona e poi con il card. Angelo Comastri che gli stringe la mano e gli regala il classico rosario, dono per gli ospiti in Vaticano. Infine, lo stesso medico è in sala operatoria, in un ospedale romano. Il neurochirurgo giapponese Takanori Fukushima descrive così la visita al Vaticano a gennaio del 2015, dopo quella di ottobre 2014. “Quest’anno, per sette giorni dal 25 gennaio, sono andato in giro per l’Italia -scrive Fukushima- per operazioni chirurgiche a partire dall’Università di Pisa, per poi andare a Roma e a Napoli”. Sono arrivato a Pisa a mezzogiorno. Ho subito esaminato sette pazienti, mentre dal 26 al 28 ottobre, per tre giorni, sono riuscito a risolvere tre casi di meningioma alla base cranica, un neurinoma trigeminale, due casi di un grande tumore del nervo uditivo e un caso di emangioma avernous. Il 28 gennaio sono andato da Pisa a Roma in elicottero. Mi è stato permesso di alloggiare in un convento accanto al Vaticano e sono stato invitato all’interno del Vaticano la mattina seguente. Ho avuto riunioni con diversi arcivescovi (ho fatto una donazione di 10.000 dollari) e sono riuscito a incontrare il cardinale Angelo Comastri, vice Papa (arciprete della basilica di San Pietro e vicario del Papa per la Città del Vaticano, ndr). Mi è poi stato permesso di filmare e fotografare, cosa che di solito non è consentita. Dopo la visita, ho condotto un intervento chirurgico dimostrativo di un enorme ‘petroclival meningioma’ presso l’ospedale San Filippo Neri a Roma. E’ stata un’operazione molto difficile, ma ho fatto tutto in sei ore, in tempo per una cena celebrativa alle 21.00. Il giorno dopo ho preso al mattino lo “shinkansen” (il treno-proiettile) italiano diretto a Napoli, dove ho operato all’ Università di Salerno un meningioma invasiva della base cranica anteriore. Tutto è filato liscio, senza complicazioni. Il 31 gennaio mi sono diretto verso l’University of Utah via New York da Roma, dove ho tenuto una lezione come visiting professor. Da lì, mi sono diretto a Shanghai per un intervento su un enorme aneurisma. Dal 7 al 28 febbraio sono andato in Giappone per operazioni nel periodo di tre settimane, poi sono tornato alla Duke University il primo marzo”. Impressionante, semplicemente impressionante, un modo di vivere assolutamente vietato ai comuni mortali, ma Lui badate bene si chiama Takanori Fukuschima e in questo spaventoso andirivieni ha dimenticato, forse, di visitare il Papa.
direttore: Aldo Bianchini