SASSANO – Si va sempre più speditamente verso l’atto finale della fusione tra la Bcc Sassano e la Bcc Cilento (meglio nota come Banca del Cilento e Lucania Sud), come dire che i pranzi fanno bene (nella prossima puntata spiegherò il senso di questa affermazione). L’altro giorno, giovedì 29 ottobre 2015, è stato messo a segno un altro importante tassello di quello che è il “grande progetto di fusione” e la presidente della Bcc Sassano, avvocato Rosa Lefante (nella foto) ha giustamente e saggiamente enfatizzato il momento cruciale per il futuro della Banca, anche a disdoro di chi l’accusava di non dare piena conoscenza dei passaggi progettuali che mano a mano venivano creati e portati avanti. Anzi la presidente Lefante ha addirittura annunciato che nei prossimi giorni tutti i momenti più significativi saranno pubblicizzati e diffusi anche nel rispetto delle attese dei tantissimi soci. Ma ecco il significativo comunicato diffuso direttamente dall’ufficio stampa della Bcc Sassano che a corredo della notizia ha anche distribuito una foto che evidenzia la presenza degli interessati dinanzi la Banca d’Italia di Salerno:
“”E’ stato presentato giovedì scorso, presso la sede di BankItalia a Salerno, il progetto industriale di fusione tra la Banca del Cilento e Lucania Sud e la BCC di Sassano. Erano presenti i massimi livelli delle due BCC e della Federazione Campana: per la Banca del Cilento e Lucania Sud il presidente, avvocato Francesco Castiello, il vicepresidente vicario, Pasquale Lucibello, il vicepresidente per l’area lucana, Ettore Zaccone, il direttore generale, dottor Ciro Solimeno ed il presidente del Collegio Sindacale, dottor Adolfo Bittarelli. Per la BCC di Sassano erano presenti il presidente, avvocato Rosa Lefante, il direttore, dottor Stefano Aumenta, ed il presidente del Collegio Sindacale, professor Gerardino Metallo. A rappresentare la Federazione Campana delle BCC erano presenti il presidente Lucio Alfieri e il direttore generale Franco Vildacci.
“La fusione con la consorella di Sassano -ha spiegato il presidente Castiello- è un’operazione che attiene alla dimensionalità bancaria e rispetta i principi di solidarietà esistenti nella cooperazione del credito, la mutualità senza fini speculativi, la connotazione identitaria e i fini del mutualismo diffuso”. Il vicepresidente Lucibello ha sottolineato come “i connotati principali e i temi portanti di questo progetto industriale si connettono con l’ampliamento del territorio e della base sociale, dei circa seimila soci che complessivamente verranno a comporre la nostra compagine sociale”. L’assenza di sovrapposizione tra le due banche, la loro diversa dimensione e i numeri del nuovo soggetto bancario sono stati invece evidenziati dal direttore generale Solimeno: “Si tratta di numeri -ha affermato- che faranno diventare la nuova banca stabilmente prima BCC in Campania, Basilicata e Puglia, e seconda all’interno di tutto il sistema bancario campano non appartenente a gruppi. Questo consentirà ai nostri soci e ai nostri clienti di avere condizioni creditizie, tassi d’interesse e prodotti molto più competitivi e decisamente migliori”.
Il presidente della BCC di Sassano, Rosa Lefante, ha ribadito l’importanza di questo nuovo percorso per rinsaldare lo spirito mutualistico dell’istituto di credito cooperativo ed ha sottolineato, a nome del Consiglio di Amministrazione e della Direzione, il totale sostegno alla positiva riuscita dell’operazione, che si è rivelata quella avente i migliori connotati per l‘unione con la BCC di Sassano. –Avvieremo fin dai prossimi giorni -ha annunciato la Lefante- incontri con i nostri soci per un’adeguata informativa sull’operazione in corso—“”..
Ma dov’è, o meglio dove è finito il cosiddetto “Comitato per la valorizzazione del risparmio popolare e sostegno dell’economia locale del Vallo di Diano” –messo insieme da Nicola Femminella (il portavoce), Franco De Luca (già dirigente scolastico), Pietro Pernetti (sindacalista) e Giuseppe Colucci (commercialista)– che doveva sensibilizzare l’opinione collettiva degli oltre mille soci della Bcc ? Si è rapidamente ed inesorabilmente dissolto come neve al sole ? Allo stato c’è una sola certezza: il silenzio assordante che prima sembrava essersi impadronito del nuovo CdA della Bcc Sassano è diventato ora il velo di copertura dell’azione del Comitato i cui componenti sarebbero anche arrivati addirittura sulla sponda di Mons. Antonio De Luca, Vescovo di Teggiano/Policastro, il quale al di là delle chiacchiere si è sapientemente mantenuto fuori dalla vicenda, almeno fino a questo momento. I quattro volenterosi personaggi hanno, però, perso l’occasione di accomodarsi al tavolo da pranzo dove erano già comodamente seduti i rappresentanti di tre Bcc, esattamente due per ogni banca. Ma di questo, dell’identità dei personaggi e delle tre banche ve l’ho già detto, ci sarà tempo, modo e luogo di parlarne più avanti.
dottore il presidente della banca è sempre Antonio Calandriello pure che si è dimesso: gli altri sono solo pupi giostrati dalle sue direttive… fu decretata da tempo questa decisione e ora sono solo carte da fare….
capitani coraggiosi o no, il volersi apparare è appannaggio del 99% delle persone, e forse una verità che lei ricerca e di cui parla nei suoi scorsi articoli è solo che lo hanno capito in tanti, tutti gli agenti si può dire: quelli della Monte Pruno non lo volevano neanche nel consiglio di amministrazione come semplice amministratore proprio per questo difetto che ha di voler sempre comandare a tutti i costi, alla cieca a volte, anche se nella fusione la sua banca non è altro che un pasto di una più grande, quella che la ingloba, e non accetta i suoi limiti, di essere parte a un gioco più grande di lui, in cui la sua banca (è la sua e lo sanno pure i bambini) diventa solo un ramo della compagine della Bcc del Cilento e tale deve rimanere…
ad agosto Marco Masini, a settembre per la festa di Padre Pio i Collage, stasera 13 novembre un altro colpo messo a segno dalla vecchia rockstar Antonio Calandriello a Varco Notar Ercole di Sassano.
Nel Comitato per l’economia locale del vallo di Diano mancano queste figure carismatiche che millantano le masse e le grandi banche con progetti di nuove filiali da aprire e forti del potere conferitogli da una qualche Entità Superiore.
Erano rimasti in 30, di cui 15 dipendenti, da sempre obbligati “a fare la presenza” e il resto qualche socio, della grande banca, ma molto la telefonata che ho ricevuto ha destato la mia attenzione, di come questo vecchio signore prende a cuore i suoi ideali e le sue battaglie, fino a inveire contro i dirigenti dimissionari dicendo che li aveva prima sistemati marito e moglie e poi lo hanno lasciato con il mazzo di rose in mano!!!
Uno contro tutti, ecco dove si vede la forza di un leader nato!!!
Parlava del peccato originale, della forza della sua creatura, dei numeri che nonostante i bidoni ricevuti erano megagalattici, non lasciando spazio all’odierno presidente Rosa Lefante, offuscato da tanta virilità.
E in più non si pagava neanche il biglietto!
Caro Paolo, anche se dimostri di conoscere bene “l’innominabile” poco veramente conosci di tutte le sue nefandezze.
Un essere ignobile che ha usato tutti e tutto per raggiugere i suoi scopi, e nel momento della difficoltà non ha esitato ad addossare colpe sue a persone che avevano fatto l’unico errore di fidarsi e prestargli fiducia.
Ha distrutto padri di famiglia, imprenditori onesti.
Ha sempre approfittato della sua posizione mai rischiando denaro proprio ma quello degli altri.
Quando si avrà finalmente il coraggio di denunciare i suoi abusi!!!!!!!!!!
Io, tra non molto, lo farò…speriamo che il muro di omertà che lo protegge possa cadere da tutti i punti di vista.
Marco tu mi dai conferma, e sei stato l’unico che ha risposto ai miei commenti e te ne ringrazio, che è quello che ho sempre saputo sia, un verme…. di cui non ho la benchè minima paura.
A me non è che ha fatto danni tangibili, ma non fila dritto, oltre a essere un codardo che non affronta le situazioni a viso aperto, ma svia sempre, e dice un sacco di stronzate, ma maligne e con fini precisi…
si stia a casa e la smetta di dare fastidio alla gente per bene come dici tu, non ne ha lasciato uno in piedi, ha attaccato persino i giornalisti che hanno sempre avuto un atteggiamento prudente e coerente, tra i quali Rocco Colombo: si vede che hanno la coda di paglia… la cosa che non capisco è perchè tutti si fanno intimorire da lui…. ciao Marco