CASTIGLIONE del GENOVESI – E’ stato un momento di cultura molto particolare quello celebrato nel “paese delle castagne”, particolare non solo per la giusta e veneranda età dell’autore ma anche per l’intensità emotiva che l’intera manifestazione ha diffuso sotto le navate centrali della Chiesa del S.S. Rosario nella loc. Anzano (affollata di spettatori attenti e silenziosi), quasi come una stupenda terrazza affacciata sulle verdeggianti vallate dei Picentini degradanti verso il mare. Uno scenario d’eccezione che il sindaco dott. Matteo Generoso Bottigliero ha saputo riempire, come al solito di contenuti che trascendendo dalla tradizionale ed un po’ stanca cultura classica supera le barriere dell’indifferenza e penetra direttamente nell’animo dei presenti che vengono presi in un vortice di emozioni, di ricordi, di fantasie e di certezze per il futuro. E lo ha fatto, il sindaco Bottigliero, chiamando sulla scena personaggi vecchi e nuovi della nostra società: i sacerdoti don Carmine Voto, don Egidio Genovese, il vicario del Vescovo don Biagio Napoletano, il presidente Alberto Vitolo, la presidente della Pro-Loco Francesca Rega, lo scrittore Biagio Napoletano (cugino del vicario), lo storico sindaco di San Cipriano Picentino Attilio Naddeo e l’on. Guido Milanese; assente, ma giustificatissimo, il poeta e scrittore Mario Senatore. La ciliegina sulla torta è stata messa del noto giornalista televisivo e scrittore Enzo Landolfi con il suo modo di sedersi quasi accanto al singolo spettatore per raccontargli ciò che l’interessato si aspetta. Ha illuminato la scena l’autore dei due lavori letterari, Mario Cerra, con la sua determinata e perentoria voce che si è alzata di livello su tutti i presenti scatenando applausi a scena aperta. Infine sul proscenio dell’immaginario collettivo è arrivata lei “Nannina a l’uvar”, la donna che una mattina andava in giro a raccogliere uova e il giorno successivo scendeva a Salerno per venderle; sempre a piedi, scrupolosamente a piedi. L’autore nel descrivere la mitica donna dice: “Facendo un semplice calcolo sul suo percorso si giunge a questa conclusione: la distanza Castiglione-Salerno è di 13 km., andata e ritorno son 26, per tre volte la settimana son 78. Aggiungendo i km che faceva per raccogliere le uova e quelli che faceva in Città salendo e scendendo nei vari palazzi per fornirle alla sua clientela, certamente percorreva minimo 100 km la settimana. Siccome non andava mai in ferie, togliendo qualche giorno per indisposizione fisica o per cattivo tempo, si può dire che lavorava, o meglio camminava, per 50 settimane l’anno percorrendo 5000 km. Quando cessò l’attività aveva oltre 70 anni. Una volta le chiesi a che età aveva cominciato e mi disse più o meno verso i 30 anni, quindi aveva percorso 5p000 km l’anno per almeno 40 anni, cioè 200mila km. Poiché la circonferenza della Terra è calcolata in 40mila km si può concludere che
direttore: Aldo Bianchini