Da Claudio Giustozzi (Segretario Nazionale Ass. “G. Dossetti: i Valori)
ROMA – «Il recente provvedimento adottato dal Ministro Lorenzin, in ottemperanza a quanto previsto dall’ Art. 9 – quater del tanto discusso Decreto Enti Locali 78/2015 di questa estate, individua le condizioni di erogabilità e le indicazioni di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale. Un elenco di servizi sotto esame che ha già scatenato un inferno di polemiche: Sindacati, Ordini professionali e Associazioni gridano all’umiliazione dell’autonomia prescrittiva. A ben vedere, questa revisione appare come l’ennesima manovra lineare attuata senza una logica razionale e priva di lungimiranza. Se l’obiettivo è nobile, è lo strumento ad essere sbagliato. La posizione dell’Associazione Dossetti rispetto a questo provvedimento sarà evidenziata nel corso della Conferenza “Dispositivi medici impiantabili e DRG. Un percorso possibile per il trattamento della Fibrillazione Atriale e dell’Ictus Cardioembolico” organizzato per domani, 30 settembre, nella Sala Capitolare presso il Chiostro del Convento di S. Maria sopra Minerva del Senato della Repubblica.
È vero che nella pratica corrente molte visite non rispondono a un evidente beneficio per la salute e possono a buon conto definirsi inappropriate, spesso frutto della c.d. medicina difensiva, con evidenti costi per il sistema. Ma se per combatterle si riducono le tutele ai cittadini, cioè si riducono i livelli essenziali di assistenza gratuita (LEA) e si ingabbia l’autonomia clinica del medico costringendolo a prescrivere secondo compatibilità e risparmio, allora il decreto in questione puzza di taglio lineare.
Questa logica di repressione risulta controproducente per due ordini di ragioni. Anzitutto, perché scarica le grosse carenze a livello programmatico sul singolo medico che, da un lato, rischia sanzioni per aver prescritto una prestazione non ritenuta indispensabile, e dall’altro può essere tacciato di non offrire un adeguato servizio ai propri pazienti. Per quel che riguarda i cittadini che non possono pagarsi cure che fino ad ora erano garantite, invece, l’effetto sarà quello di spingerli verso prestazioni private o forme di sanità integrative.
Fra le restrizioni incluse nel Decreto, un peso particolare assumono le limitazioni a ad alcune prestazioni di laboratorio. Come avviene ad esempio per lo screening sistematico della colesterolomia al di sotto dei 40 anni, la cui gratuità è prevista solo per individui che già presentino fattori di rischio cardiovascolare o familiarità per queste patologie, e per cui l’intervallo temporale tra una misurazione e l’altra è di ben 5 anni.
Al giorno d’oggi, le malattie cardiovascolari si collocano fra i primi posti nella triste classifica delle cause di morte, e le conseguenze economiche di ictus e Fibrillazione Atriale pesano in maniera rilevante sull’economia del Sistema Sanitario. L’Associazione Dossetti da sempre sostiene la grande importanza dell’attuazione di programmi di prevenzione cardiovascolare, che garantirebbero un reale abbassamento del pericolo di stroke cardioembolico in un’importante fetta di pazienti che, per condizioni clinico-genetiche, si trovano potenzialmente a rischio. Un tema, questo, che costituisce uno dei capisaldi dell’attività dell’Associazione Dossetti e attorno a cui si svolgerà il dibattito durante il convegno di domani, concepito con l’obiettivo di condividere esperienze e avanzare proposte concrete per la diagnosi precoce e la cura delle malattie cardiovascolari.
La lotta all’inappropriatezza deve avere come obiettivo la fonte principale di sprechi, che è la disorganizzazione del sistema, il moltiplicarsi di apparati burocratici, che tolgono risorse al settore delle prestazioni. Così facendo, si rischia di allontanare ancora di più il paziente, che rinuncerà a curarsi o andrà nel privato. Un sistema che ha tutto meno dei caratteri di gratuità ed universalità di cui all’Art. 32 della Costituzione. Un sistema senza futuro» dichiara il Segretario Nazionale dell’Associazione “Giuseppe Dossetti: I Valori” Claudio Giustozzi.
direttore: Aldo Bianchini