Di Franco Bruno Vitolo (Cavanotizie.it)
CAVA de’ TIRRENI – Adolfo Corinaldesi, scomparso precocemente lo scorso luglio a soli sessantuno anni, era un artista di multiforme ingegno, un talento naturale, dotato di una vena e di una passione che gli sono esplose fin da ragazzo, nonostante studiasse da ragioniere. E i risultati si sono visti. Nella pittura, dopo un inizio basato sull’imitazione di quadri classici, riprodotti benissimo nel disegno (di cui era assoluto padrone), ma con sfumature di luce tutte sue, ha creato opere originali, ricche di suggestive forme e tonalità, colte a volte con fascinosi lampi di genio espressivi. Il meglio di sé Corinaldesi lo ha offerto tuttavia nelle sue spettacolari maioliche, ispirate a quelle della grande scuola umbra: intrise di vertiginose volute coloristiche, gravide di una solare energia che esprimeva in pieno le sue turbolenze e la sua tenebrosa inquietudine esistenziale. Ha saputo farsi apprezzare anche all’estero, in particolare negli USA ed in Australia (vedi video su You Tube). Nella patria Cava, forse anche per la sua indole non molto diplomatica né malleabile, non è stato “profeta” come meritava. Al suo attivo, una bella mostra a Santa Maria al Rifugio, nel 2005, un grande quadro della Pace, donato generosamente alla Città in occasione del premio Mamma Lucia e della visita di un gruppo di ragazzi del Medio Oriente. Forse, però, gli si poteva dare di più. Ora sarebbe bello, buono e giusto che Cava, e non solo Cava, lo “riscoprisse”. Un tributo tardivo ? Meglio tardi che mai. Ciao Adolfo. Ti sia lieve la terra.
NOTE: Al ricordo di Adolfo Corinaldesi si unisce tutta la redazione di ilquotidianodisalerno.it e della direttrice editoriale Maddalena Mascolo.