Aldo Bianchini
SALERNO – Qualche anno fa scrissi (per buona pace del mio presunto amico M.D. !!) che dopo un attento sguardo panoramico sulle televisioni private esistenti nel Vallo di Diano e nella zona del saprese avevo notato una certa spiccata voglia di superare gli steccati posti dagli allora “bacini di utenza” da parte di 105/Tv. E siccome qualche volta anche a me accade di aver ragione, in quel caso specifico ebbi ragione, avevo visto bene, e nel giro di pochi anni la tv di Villammare, molto ben diretta da Alessandro Cocurullo e Antonietta Nicodemo, ha conquistato rapidamente la leader schip in un bacino diventato abbastanza ampio grazie alle nuove ridistribuzioni delle frequenze. Poi, naturalmente, ha tirato il freno a mano; per andare oltre ci vogliono ingenti risorse economiche, strumentali, nonché umane, molto più ampie di quelle già in dotazione alla bella tv rivierasca. Probabilmente all’abile Cocurullo non conviene nemmeno andare oltre, rischierebbe di essere fagocitato in un mulinello che alla fine non lascia scampo. Allora, dopo il mio scritto, insorsero tutte le altre realtà che non avevo sicuramente intaccato nella loro autoctona organizzazione; spiegai che avevo semplicemente e in piena libertà fatto un’analisi della situazione televisiva locale che osservavo da lontano e senza pregiudizi; non avevo e non ho interessi. In questa lunga estate rovente, tanto per continuare a “dare il meglio di me” (come qualcuno mi accusa, impudentemente, di fare !!), fermo restando la posizione incontrastata di leader di 105/Tv ho allungato il mio sguardo alle tv specificamente locali e territoriali come quelle esistenti nel Vallo di Diano che rispetto al passato sono aumentate in numero e qualità. Tra quelle attenzionate mi sembra di poter dire che Uno/Tv sta piano piano prendendo il posto che 105/Tv occupava al tempo del regno incontrastato di Italia/2; nel senso che Uno/Tv mi sembra la televisione locale emergente per una serie variegata di ragioni; non ultima quella della serenità e dell’efficienza organizzativa raggiunte dopo un periodo di turbolenza (naturale e comprensibile e di cui ho avuto modo di parlare in passato) dovuta alla nascita ed alla crescita di una struttura assolutamente nuova sotto il profilo imprenditoriale in quanto il suo editore, Valentino Di Brizzi, è arrivato al mondo della televisione più per esigenze di espansione del proprio “brand” imprenditoriale e politico che per puro amore dell’informazione. Superato questo primo difficile scoglio, quella che fino a qualche tempo fa veniva indicata come “la tv di Valentino” è ora conosciuta da tutti come “Uno/Tv”; un traguardo importantissimo, per non dire epocale, dovuto al lavoro costante e professionale delle “sorelle Cava”, Anna la direttrice e Maddalena l’amministratrice, che hanno saputo dare un’immagine esterna decisamente diversa, non solo a quella di prima ma anche rispetto a tutto il resto del panorama televisivo locale. Sicuramente quanto al “modello lavorativo” non mancano i difetti e le lamentele, la tv dovrà ancora aprire molti suoi orizzonti senza scelte preordinate, ma ogni organizzazione può essere migliorata. Ora, forse, arriva la parte più difficile per Uno/Tv: deve fare il salto di qualità. L’editore, per conto suo, ha già offerto la sua piena disponibilità e presto la televisione cambierà sede (con una più larga, più confacente alle esigenze televisive ed anche più ospitale) e verrà allestita con strumentazioni all’avanguardia nell’ambito di una tecnologia avanzata che muta, in progress, anche nel giro di pochi giorni. Ho avuto modo di frequentare, un paio di volte in questi ultimi tempi, l’attuale sede di Uno/Tv e sono rimasto colpito per l’abnegazione delle due sorelle e di tutti i collaboratori; ed ho assistito da spettatore anche ad una trasmissione che il mio amico Pierino Cusati registrava con il sindaco di Sassano Tommaso Pellegrino. Non mi sono reso conto, lì per lì, che la trasmissione è durata un’ora e che è andata via liscia come l’olio tra domande brillanti del conduttore e risposte molto precise e puntuali dell’ospite di “Angolo Cusati”. Una trasmissione che, per quanto è a mia conoscenza, è molto seguita perché tratta e approfondisce diversi tra i temi legati al territorio; e Pierino riesce sempre a portare nel suo studio ospiti di un certo livello, non solo sotto il profilo della cultura. Ecco come si deve fare televisione locale, senza scimmiottare quelle regionali o nazionali, con giornalisti che credono di essere Bruno Vespa o conduttrici che sembrano rivaleggiare con Lilly Gruber. La televisione locale se vuole il successo deve trattare e approfondire tutti i temi e le problematiche locali, al di là della cronaca che è utile e necessaria; con la semplicità e la perspicacia dell’amico Pierino; soltanto dopo può e deve allargare i suoi orizzonti verso altri lidi. Il mio auspicio è quello di poter, presto, parlare e descrivere anche altre realtà che non mancano delle necessarie spinte innovative. Per il momento i miei migliori auguri ad Uno/Tv per le scelte che sta facendo, a cominciare dal cambio di sede.
direttore: Aldo Bianchini