Antonio CItera
NAPOLI – E’ arrivato il grande giorno per Vincenzo De Luca, il momento aspettato e sospirato da cinque anni. La sua proclamazione a Governatore della Campania avverrà in un clima di festa popolare, consacrata dal successo elettorale che lo ha visto superare di gran lunga gli avversari. Tutto è pronto, anche l’appartamento in via Santa Lucia, di fronte al Palazzo che lo vedrà imperare per il prossimo futuro. Non vuole perdere tempo De Luca, il suo programma è fitto e articolato come fitta e articolata è la situazione che lo vede protagonista. Il rischio di una sospensione è reale ma, chi conosce bene gli ambienti sdrammatizza. La legge Severino anche se applicata non fermerà le assuefazioni del neo Governatore. Da Roma segnali di fiducia, di paura in un momento storico di sgomento politico, Renzi non può e non deve fermare il cammino di De Luca, non lo ha fatto prima e non lo farà adesso a costo di cambiare le norme, di rimescolare le carte. La Campania e soprattutto De Luca sono un tassello inamovibile, il chiaro esempio di vittoria popolare che di questi tempi vale oro. C’è chi parla di commissariamento, chi di nuove elezioni, chi di fate e indovini, nulla di tutto questo, si seguirà il normale corso della politica. Ci siamo abituati, un uomo solo contro tutti, caparbio e incosciente ma con le idee chiare, un modello da seguire in una società malata di protagonismo passivo, esibizionista quanto basta. Un uomo capace di dominare in lungo e in largo, cinico, spietato, a volte populista, circondato da persone di fiducia, pochi ma, legati da un patto di sangue. Un uomo malato di fanatismo, megalomane al punto giusto che, nel bene e nel male ha trasformato Salerno lasciando una scia di amore e odio. Oggi a un passo dalla poltrona che più conta, nessuna legge gli impedirà di salire sul trono, tutto scritto, tutto secondo “legge”… del più forte ovviamente…..
