Aldo Bianchini
SALERNO – Non si è neppure ancora insediato che già arriva la prima grana seria per il governatore Vincenzo De Luca. E la grana, probabilmente, arriva proprio da quel Matteo Renzi che appena una decina di giorni fa sembrava decisamente e seriamente innamorato di uno dei vecchi nomi della nomenclatura dello storico PCI pur di accaparrarsi la Regione Campania. Ora che la conquista è stata portata a termine ecco che in Renzi ricompaiono gli stimoli del “rottamatore” che ha appassionato e catturato milioni di elettori. Da Roma arriva, difatti, la prima indicazione-imposizione (sempre che le notizie siano certe !!) per quanto riguarda l’eventuale decreto di nomina del vice-governatore nell’attesa della sicura sospensione di De Luca per gli effetti della “legge Severino”. Ed è un’indicazione forte ed assolutamente bruciante per le velleità di Vincenzo il conquistatore: Pina Picierno, questo il nome graditissimo a Matteo Renzi per quel posto. Altro che Fulvio Bonavitacola o qualche non meglio identificato fido scudiero del kaimano. La mazzata è di quelle che lasciano tramortiti, De Luca in un colpo solo potrebbe perdere “filippo e il paniere” come dicevano gli antichi. Potrebbe cioè essere caduto inconsapevolmente in una trappola gigantesca tesagli dai cospiratori romani che gravitano intorno all’astuto Matteo. La Picierno risponderebbe soltanto a Renzi e De Luca si sarebbe da solo precipitato in un’attesa snervante e molto lunga per i tempi, che si annunciano infiniti, del ricorso al tribunale civile ordinario contro la sospensione dalla carica di governatore. Con la Picierno non ci sarebbe “trippa per gatti” per nessuno, soprattutto per coloro che bramavano e bramano trasferire la loro sede di interessi e di potere da Salerno a Napoli. Non so se accadrà così, ma se dovesse accadere si tratterebbe di una conclusione che nemmeno il miglior politologo avrebbe mai potuto immaginare o sospettare. Una vendetta in piena regola da parte di una avversaria che De Luca ha da sempre combattuto e bistrattato, anche se l’interessata di certo non gliele ha mandate a dire in un botta e risposta che, qualche tempo fa, ebbe la durata di alcuni mesi, fino al punto che i due (stando alle cronache) non si rivolgevano neppure la parola. Si sono incontrati il giorno che Renzi venne a Salerno e in quella occasione gli strali fulminanti di De Luca fecero finanche scivolare e cadere dalle scale del Porto Arechi l’incolpevole Pina, fortunatamente senza conseguenze. Poi c’è un altro aspetto che bisogna non sottovalutare nella richiesta di Renzi in favore della Picierno. Quest’ultima ha praticamente preso parte a quella che io un anno e mezzo fa definii la “congiura delle donne” intorno al premier contro le aspirazioni capitoline di Vincenzo; ed a tutte le grandi cospiratrici il premier ha dato un premio (poltrona ministeriale !!), alla Picierno no anche se fu una delle più attive. Non so se finirà così ma per Vincenzo De Luca si prospettano tempi duri anche perché in una sola giornata, quella del 3 giugno, ha incassato due colpi: il suggerimento del nome della Picierno e il sequestro di Porta Ovest. Come inizio non c’è male. Per il momento non rido (come avevo annunciato !!) ma un piccolo sorrisetto sotto i baffi (che non ho) lasciatemelo pur fare, nell’attesa di tempi migliori.
direttore: Aldo Bianchini
Se fosse vero,Direttore, non ci troverei assolutamente niente di strano………un prezzo zio Vincenzo pure lo doveva mettere in conto e una “cambiale politica in bianco”,firmata a zio Ciriaco ,pure la doveva onorare.o no?
Tutto torna….certo la scelta, che Lei indica probabile, (secondo me, se fosse vera) non mi sembrerebbe tra le più felici, ma questa è la minestra, di contro c’è la finestra. Ma devo dirLe, che non trovo,Le sue previsioni infondate.
La Picierno, sotto l’occhio attento, di zio Vincenzo è caduta, meglio “inciampata” (per le scale…..non politicamente) a Salerno, rincorrendo il suo “mito”…..Renzi ……. il suo nuovo “mentore-pigmalione”, che forse, la ripremierà, oltre le sue qualità ed esperienza politica)chiramente punti di vista) ,d’altronde già l’ha promossa Europarlamentare ,farla “vincere facile” anche per la corsa di Governatore .che ci sarebbe di strano? Infatti . si è guardato bene di proporla candidata- Governatricie……non era la scelta “Migliore”,meglio il “Masaniello Salernitano”……secondo Renzi farà la stessa fine politica….al Masaniello di Amalfi mozzarono la testa a questo gli apporranno il “tappo Severino”)
Quel bischero di Renzi………Ha utilizzato il “carro armato” De Luca per asfaltare Caldoro, sapendo di avere nel cassetto la pistola “Severino”. Ha fatto credere di essere contrariato per questa candidatura, l’ha fatta passare quasi come subita,si è lasciato andare a qualche timida cumparsata Lui e la Boschi, per non dare nell’occhio, per poi appenderlo al chiodo ( se si realizzerà quanto sostenuto dal Direttore), e Vincenzo, nella conferenza della sera delle Elezioni l’ha pure ringraziato .Però,questo “Fiorentino” è veramente diabolico politicamente (se fosse vero)…..mancava solo ,per mettere la firma sotto un “delitto politico” perfetto, un “stai sereno Vincenzo”.
E poi dicono che la Sinistra “DEM” è delirante,masochista…..Sergio Cofferati se ne è scappato con il pallone….Civati un traditore ( è l’unico che sa veramente come è fatto Renzi e la sua smisurata ambizione, tant’è che dopo aver fatto la 1° Leopolda al suo fianco ne ha preso distanze siderali)…………… ……..Bersani,Dalema.ferri vecchi da rottamare………. la Bindi ,da Giovanna D’Arco a Madame de Ponpadour ( un’altra farsa di Renzi?).Questi da tempo avevano capito che brutta aria “Democristiana-Leopoldiana” tirava in giro,loro sono esperti a fiutarla,…… hanno cercato e cercano di difendersi….come possono. Vincenzo (se è vera l’ipotesi del Direttore) non ha capito niente (Strano, per un navigato come Lui? Sapeva tutto? Inquietante.Dimenticavo “non è un democratico”,quindi non poteva fiutare,queloo che quelli di Sinistra e Sindacati hanno fiutato da tempo) , e anzi si sarebbe fatto gabbare da un pestifero Gianburrasca-Pinocchio Fiorentino ( C’è una certa difficoltà a crederlo, almeno per chi conosce la storia politica del duce di Salerno…… perché se fosse così il buon Vincenzo, dopo essere stato utilizzato, averci messo la faccia e un dito,sbeffeggiato da Crozza a livello Nazionale, sarebbe buttato via come una carta sporca -l’intervento a gamba tesa dell’Antimafia-Fancamente evitabile,anche secondo Catone).
Sempre se fosse così, la candidatura dell’On.Picierno come capolista del PD alle Europee, quelle del 40%,, fece gridare allo scandalo e quasi allontanare dal Partito DS il neo Governatore della Regione Puglia :Emiliano , e dimostrerebbe,incontrovertibilmente, che il “flirt” con De Mita con Renzi (Mattarella?) e non con” Vincenzo” è iniziato molto tempo prima di quello che è stato definito un improvviso “colpo di testa” del Gran Visir di Nusco, che ne sa una più di Vincenzo e Matteo messi insieme.
Ma diamo un occhiata al profilo di quella che il Direttore identifica come il possibile Vice di De Luca….la Governatrice in pectore:
Papà De Mitiano da sempre. Zio sindaco DC di ferro. Politicamente, figlia di Ciriaco De Mita, sin da quando, studentessa di Scienze della Comunicazione a Salerno, con notevole chiaroveggenza scelse di scrivere la Tesi di laurea sul linguaggio politico dell’ex leader democristiano» .
Si laureò con una tesi sul pensiero politico di Ciriaco De Mita, poi passò a Franceschini e poi a Bersani, …………ma solo per finta ( con Bersani).
Il 26 giugno 2012, invitata a Un giorno da pecora, venne interpellata dai conduttori su un possibile accordo tra Pd e Udc. La Picierno risponse con una gaffe, sostenendo che l’alleanza si poteva fare solo quando Casini “avrebbe posto termine alla politica del dolce forno”. In realtà la deputata del Pd intendeva alludere alla politica dei “due forni”. Il “dolce forno” era un fornetto elettrico per bambini degli anni ’70 ampiamente pubblicizzato su Topolino. Il 15 maggio 2013 la Picierno ne combinò un’altra. Su Twitter affermò che il gassificatore di Capua non “s’adda fare!”, invece di scrivere “non s’ha da fare!”, come aveva scritto Alessandro Manzoni su “I Promessi sposi.
Quando fu eletta Presidente Nazionale dei giovani della Margherita dichiarò : «Sono campana, e quindi Demitiana».
Solo per completezza riporto un autorevole articolo presente sul web, sull’Onorevole :
Secondo Sergio Caroli (Nave Pirata- 04.04.2014) :
“Se qualcuno ancora nutrisse qualche dubbio sul «nuovo che avanza» – ovvero, sulla nuova scuola di pensiero democristo/berlusco/renziana – non ha che da seguire su Internet (ove si fosse perso l’ineffabile spettacolo) la puntata di Servizio pubblico di ieri sera. Chi ne è stato spettatore – anche il più fanatico dei fan del fratello-cugino di Roberto Da Crema, alias, Matteo Renzi – non può non essere rimasto colpito dalla performance offerta da Pina Picierno. Deputata del Pd dal 2008 (quindicimila euro al mese), nel corso dell’intera trasmissione altro non ha fatto se non ripetere a pappagallo slogan e frasi fatte quali «l’Italia ha bisogno di riforme veloci»; «la gente non ce la fa più» e simili.
Disinformata su tutto, parlava a vanvera senza sapere di che cianciasse, come un disco frusto, ma, soprattutto, assolutamente al di fuori di ogni contesto. Insomma, il vuoto pneumatico. Più di una volta mi ha percorso la mente il dubbio che fosse un’infiltrata del M5s per far perder voti al Pd o che qualche «agent provocateur» le avesse versato nel bicchiere qualche sostanza stupefacente prima della trasmissione. Senza ritegno alcuno infilava bubbole su bubbole come De Rica fa con piselli, strappando risate a getto continuo al pubblico in sala (e allo scrivente). Ha dichiarato, ad esempio: «Il M5s ha votato contro il 416 ter sul voto di scambio». Paola Taverna (M5s) ha ribattuto: «Perché hanno diminuito le pene». «Rispondo con una risata», è stata la formidabile replica della deputata del Pd.
Chi la paragonasse a Daniela Santanché è completamente fuori strada. La Pitonessa è spocchiosa e contaballe quanto lei, ma, almeno, i problemi li conosce.
La Picierno, che della Santanché riproduce le movenze – le somiglia persino nel timbro della voce, irritante fino all’insopportabilità – con quella faccia tirata e gonfia di livore, con quell’aria ultra-saccente, con quei risolini scimuniti di pretesa ironia – rideva «da par lé» anche quando parlava di cose serie -, allorché Marco Travaglio ha annientato punto su punto l’Italicum e la «riforma» del Senato (i suoi argomenti erano talmente convincenti che persino il leghista Salvini e Corrado Passera hanno apertamente assentito), ha replicato con un formidabile «Approfondisca! Studi!».
Il grottesco miscuglio di violenza verbale, arroganza, incompetenza e faciloneria che caratterizza il personaggio mi ha indotto a cercarne le referenze scientifiche su Internet. Ho appreso che si «è diplomata al Liceo Pedagogico e sociale di Vairano Scalo e si è laureata con 110 e lode in Scienze della Comunicazione all’Università di Salerno con una tesi di laurea sul linguaggio politico di Ciriaco De Mita». No, non sto scherzando: una tesi di laurea sul linguaggio politico di Ciriaco De Mita! Non già per far rider di lui le genti, ma per additarlo come «maître à penser».
Cari Salernitani, stiamo messi molto male, se è vero,……..non cambierà assolutamente nulla, l’asse Napoli-Avellino comandava, lo stesso continuerà a “sgovenare”. Cambiano i Direttori d’orchestra, ma la musica non cambia, ovvero…..non cambia, il Direttore Vincenzo si eserciterà a casa a suonare e risuonare il melodramma scritto da Renzi-De Mita-Bindi : “ La beffa impresentabile Severino” e la Direttrice Picierno ( come pronostica il Direttore) dirigerà l’orchestra polifonico-politica di Napoli impegnata nell’interpretare magistralmente “ messa da requiem politico-giudiziaria per un Kaimano”….sempre degli stessi autori.
Se fosse veramente così Direttore più che ridere sotto i baffi (che non ha)……..rida pure Durbans……senza aspettare la “Severino”, tutto già sarebbe compiuto.