REGIONALI 2015: POLITICA, MASSONERIA, MAFIA

di Michele Ingenito

SALERNO – Se stanno bene loro, la democrazia è salva. Nel Paese delle Meraviglie, cioè. Se no sono guai. La “Santissima Trinità” del potere è tutta lì. Un’armoniosa organizzazione di potentati liberi di circolare immuni negli spazi illimitati e liberi dell’Universo, dove meglio e in silenzio gestire i propri interessi. Guai, naturalmente, a non rispettare anche lì le regole del gioco. Faide e morti lascerebbero tracce più che eloquenti tra i canali vicendevolmente corrotti del sistema.
Perché intorno a loro vigono, ovviamente, le regole. Sempre quelle della democrazia, naturalmente. Che punisce i delitti in virtù della legge. Via allora alle forze preposte al suo rispetto: gli equivalenti extra-terrestri di carabinieri, guardie di finanza e forestale, polizia, e così via.
Tutte legittimate a incatenare chi sbaglia. Ed è giusto, più che giusto che sia così. Perché la democrazia ha regole che la “Santissima Trinità” del potere conosce benissimo. E, quindi, chi sbaglia “nell’esercizio delle proprie funzioni”, paga. In Terra come in Cielo.
Nessuno si oppone. Né la Politica, né la Massoneria, né la Mafia. Purché ognuno sia lasciato libero di coltivare il proprio orticelli e recinti in santa pace. Rischi a parte, ovviamente. Che fanno parte delle regole del gioco.
L’importante, però, è suddividersi la torta che, poi, ciascuno per proprio conto dovrà impegnarsi a rispettare dentro gli argini loro riservati.
In quel Paese delle Meraviglie battaglie elettorali importanti insegnerebbero proprio questo in presenza di impresentabili. A partita vinta e, allo stesso tempo, persa, la sostituzione sarebbe già dietro l’angolo in nome del ‘piacere’ (leggi: fare un piacere!!)!
“Ove impossibilitato dalle regole di legge in vigore che ho comunque violato, a capo della mia poltrona andrà nel frattempo il Gran Massone garantista, muto e fedele, l’unico capace di tenere ben salda la mia fetta di potere in attesa degli eventi. Garantendo, così, alle altre due quote – Massoneria e Mafia – di godere al momento opportuno della propria parte della ambitissima torta. Per una tresca-continua. Il tutto in omaggio alla strategia nazionale del Gran Paese delle Meraviglie, che si ispira, come sempre, all’inossidabile principio del rispetto reciproco di non pestarsi i volgarmente cosiddetti calli, leggi duroni.”
Purtroppo, è questo il prezzo di quelle ‘democrazie’, che lo si voglia o no. La violenza morbida del sistema di potere, insomma, in contrapposizione a quella violenta delle dittature. Gli umani farebbero bene ad imitarle, dando sfogo alle proprie fantasie modeste, come si accingerebbe a fare, per l’appunto, l’extra-Terrestre impresentabile vincitore.
Per il resto nulla cambia in quei Paesi delle Meraviglie così lontani da noi. Come ci aveva insegnato in terra un Gran Maestro di cultura e di pensiero, distante da qui all’eternità rispetto a pseudo ‘maestri’ di analoga e solo formale provenienza scientifico-accademica, cialtroni adusi a vita a scavalcare i percorsi di formazione dietro rappresentanze studentesche e di categoria, per una formazione lasciata ondeggiare tra meccanica e appalti pubblici, trasporti tramviari e amministrazioni comunali, sapendo di tutto e non capendo di niente che non sia (stato) intrallazzo, corruzione – ‘etica’ naturalmente – per la riconosciuta abilità di non farsi mai incastrare, con qualche laurea magari ad honorem molto simili a quelle in stile caraibico o sudamericano che, sempre nel Gran Paese delle Meraviglie, abbondano a favore dei ciucci rivestiti di ermellino. Capoccioni che brindano quotidianamente al potere, silenziosi e proni, fedeli e servili ai grandi capi di riconosciuta onnipotenza politica. In attesa di un benservito finale di ben altra volontà.
Poi dicono i terrestri! Andiamoci piano, signori, prima di incoraggiare gli scambi ‘culturali’ con certi extra-terrestri che non hanno ancora nulla da insegnarci.
Aveva ragione Nando (Ferrara) quando ci spiegava da par suo il conflitto tra il potere ‘democratico’ della borghesia industriale e quello non meno rivoluzionario del massimalismo russo-sovietico del primo ‘900. Democrazia e dittatura. Così simili e così diverse. In realtà facce di una stessa medaglia impura, dietro le quali e sopra le quali il comune denominatore era uno solo: il potere.
Esattamente come interpreta oggi il potere qualche nostro conoscente del Gran Paese delle Meraviglie. Che, a rischio-defenestrazione non politica, tiene in serbo da anni l’asso nella manica, ove estromesso dalla legge per le medesime ragioni di ieri e/o oggi. Infatti, visto che il problema si è ora esteso al supremo organo cui si è candidato, là nel solito misterioso mondo extra-terrestre, la riserva di lusso garante del secondo potere – leggi Massoneria – sarebbe stata già informalmente allertata e messa in pole position.
Ci penserà la politica a studiare forme e strategie per legittimare, in un modo o nell’altro, una continuità di azione che consenta ai suoi immortali di eludere le leggi dell’universo che pure esistono. Tanto, in terra come in cielo, ci mangiano sempre tutti.
Non vorremmo avere pestato i duroni a qualcuno, ‘giocando’ di metafora. Perché, se così fosse, non ce ne importerebbe più di tanto. Giornalismo e cultura in genere non devono essere del tutto avulsi o estranei alla politica, sia pure a quella di un al di là così ospitale nei confronti del Gran Paese delle Meraviglie. Purché non siano uno strumento in mano ad esso, anche a costo di rischiare l’oppressione della politica stessa e, quindi, del potere, con conseguente e definitiva emarginazione. Proprio come accade in certe ‘democrazie’ nostrane e non solo extra-terrestri, alla faccia della Democrazia vera.
Perché, purtroppo, ogni qual volta la politica domina sulla cultura e sulle sue conseguenti espressioni (giornalismo incluso), rivoluzione culturale e cultura rivoluzionaria distruggono sia la cultura libera e indipendente, sia ogni altra libera espressione del pensiero, sia l’individuo stesso. Lassù come quaggiù. Come, ad esempio, nel secolo che ci riguarda. Lo testimonia rozzamente l’assassinio recentissimo di un avvocato del Casertano che urlava alla mafia, senza paura e senza riserve, attraverso i media di cui disponeva. Sapendo di morire, prima o poi, non in un paese libero, ma per un paese democratico solo per finzione.
Tornando a noi, e chiudiamo, il Gran Massone del Bel Paese delle Meraviglie sta già riscaldando la poltrona messagli a disposizione dalla prima sponda della “Santissima Trinità” extra-terrestre: la Politica. Perché continui ossequioso a tutelare chi di dovere, pregustando i frutti maniacali del Potere.
Scaltro, infido, pericoloso, ma inattaccabile. Massone di primo livello, per l’appunto! Per una confluenza di protezioni che non hanno confini e che informano, tutelano, infine ringraziano l’altro Gran Maestro Protettore che, di corruzione, malaffare e interessi di parte ha sempre saputo fare ‘virtù’! Le proprie! Osservando in giù il pianeta-Terra sempre più ambito, in direzione dell’amato Stivale. Orientando neppure tanto casualmente lo sguardo là dove batte il cuore: la Calabria, nella parte non divina, e che, proprio per questo, per lui sempre e comunque docet!

One thought on “REGIONALI 2015: POLITICA, MASSONERIA, MAFIA

  1. Gentile signor Ingenito,
    dall’alto della mia profonda ignoranza, le confesso che non ho capito nulla ( Lei giustamente si dirà……..sei un ignorante…..che volevi capire…..giusto, ha ragione), ma mi scusi, sempre da ignorante e non è un dictat, non potrebbe esprimersi in un modo più semplice……….comprensibile…..per noi umili mortali.
    In questo paese delle meraviglie, purtroppo ci viviamo, e il suo scrivere arguto, profondo,metaforico, allegorico,pungente,dissacrante, ironico,acido……mi affascina….ma non mi strega.
    Sicuramente non è colpa Sua e non deve certo dare conto a me di come vuole o preferisce scrivere, ribadisco che è la mia profonda ignoranza che non mi pone in sintonia con l’armonia della sua brillante scrittura.
    Bella,intrigante, un eccelente esercizio di scrittura bizantina….ma poi, credo (almeno che non scriva per leggersi e all’ora faccia conto che non ho scritto niente e le chiedo umilmente scusa),……. sapersi compreso potrebbe( mi scusi l’ardire) potrebbe essere più produttivo, per tanto lavoro, frutto di uno studio profondo e di un approfondimento non facilmente reperibile sul mercato..Sia più chiaro, meno paludoso……………esoterico…………massonico ( Dio, questo non lo dovevo dire, come l’asino sono cascato e anche per questo le chiedo scusa……..era seplicemente un modo per trasferirle la difficoltà di cogliere il suo pensiero criptico a tratti volutamente ermetico.Rispetto profondamente la cultura e mi inchino davanti alla Sua…….ma preferisco la semplicità.
    Non se la prenda a male e non maledica la mia ,ripeto,profonda,ignoranza…….comprendo che vola alta, ma se può….se vuole si ricordi di noi che non abbiamo ali (non è colpa Sua) e siamo pancia a terra e non riusciamo ,con tutta la buona volontà a seguire i suoi stupefacenti voli pindarici.
    Non ci azzecca niente ,forse, con il suo scritto ma vorrei inviale una poesia di……..Totò ( non strorcia subito il naso) ma solo per esplicitare al meglio cosa intendo per semplicità :

    A’ Cuscienza di Antonio De Curtis-Totò

    La coscienza

    Volevo sapere che cos’è questa coscienza

    che spesso ho sentito nominare.

    Voglio esserne a conoscenza,

    spiegatemi, che cosa significa.

    Ho chiesto ad un professore dell’università

    il quale mi ha detto: Figlio mio, questa parola si usava, si,

    ma tanto tempo fa.

    Ora la coscienza si è disintegrata,

    pochi sono rimasti quelli, che a questa parola erano attaccati,

    vivendo con onore e dignità.

    Adesso c’è l’assegno a vuoto, il peculato, la cambiale, queste cose qua.

    Ladri, ce ne sono molti di tutti i tipi, il piccolo, il grande,

    il gigante, quelli che sanno rubare.

    Chi li denuncia a questi ?!? Chi si immischia in questa faccenda ?!?

    Sono pezzi grossi, chi te lo fa fare.

    L’olio lo fanno con il sapone di piazza, il burro fa rimettere,

    la pasta, il pane, la carne, cose da pazzi, Si è aumentata la mortalità.

    Le medicine poi, hanno ubriacato anche quelle,

    se solo compri uno sciroppo, sei fortunato se continui a vivere.

    E che vi posso dire di certe famiglie, che la pelle fanno accapponare,

    mariti, mamme, sorelle, figlie fatemi stare zitto, non fatemi parlare.

    Perciò questo maestro di scuola mi ha detto, questa conoscenza (della coscienza)

    perchè la vuoi fare, nessuno la usa più questa parola,

    adesso arrivi tu e la vuoi ripristinare.

    Insomma tu vuoi andare contro corrente, ma questa pensata chi te l’ha fatta fare,

    la gente di adesso solo così è contenta, senza coscienza,

    vuole stentare a vivere. (Vol tirà a campà).

    Non c’è paragone con il suo scritto………….ma si capisce………lascia una traccia.
    Veramente non me ne voglia, consideri che sono un povero ignorante…….e mi scusi.Credo di non averle pestato i calli…….pardon duroni.

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