Aldo Bianchini
SALERNO – Chiarisco subito che questo articolo (come potete facilmente vedere dagli orari del giornale) è stato scritto a cavallo della mezzanotte di domenica e, quindi, in un momento di assoluta incertezza al di là degli improbabili exit-pool e dei “voti di pietra” (come racconta Nicola Piepoli). Come sempre i vincitori brindano alla vittoria e i perdenti non riconoscono la sconfitta perché comunque hanno vinto, anche se in misura risicata rispetto ai precedenti risultati. Il “tema Bindi” sui cosiddetti “impresentabili” se non ha causato danni ai singoli candidati (De Luca in primis) ha condizionato gli elettori che hanno praticamente disertato le urne fissando la percentuale di votanti più bassa, poco oltre il 50%, nella storia democratica di questo Paese e portando la Lega (additata come destra estrema e populista !!) al secondo posto in diverse zone. Il tema che è rimasto di sicuro tra gli “impresentabili” è quello dei “progetti”; nessun candidato ha presentato progetti credibili, almeno da noi in Campania con maggiore picco verso il basso per il salernitano. C’è stato, però, un clima da guerra guerreggiata e da ultima spiaggia con sommovimenti radicali da una parte e dall’altra sempre qui da noi in Campania, come codice etico comanda. Le notizie della prima parte di questa che passerà alla storia come “la notte dei lunghi coltelli” non danno ancora delle certezze ma già lasciano intravedere il successo di Vincenzo De Luca per la Campania. Non è la prima volta che accade e non sarà neppure l’ultima, bisognerà forzatamente aspettare le prossime ore per saperne di più e meglio. In un articolo di qualche giorno fa scrivevo che l’effetto Bindi avrebbe avuto una ricaduta positiva sul candidato De Luca perché all’elettore comune piace andare controcorrente ed anche perché, dopo decenni di sopportazione silenziosa, adesso l’elettore vuole ridere. Perché, amici lettori, in Campania da questa mattina ci sarà comunque da ridere per tutto quello che potrebbe accadere e che accadrà; insomma ne vedremo di tutti i colori. Al di là della vittoria di De Luca e dei meriti che il candidato ha di per se, va detto che l’insipienza del centro-destra ha fatto il resto con le sue battaglia interne senza esclusione di colpi fino allo strappo clamoroso da parte dell’ UdC andato in scena nelle ultime settimane prima del voto. Mancano i progetti, dicevo poc’anzi, ed è vero; progetti credibili non se ne intravedevano e non se ne intravedono da nessuna parte. Per quanto riguarda il nostro territorio i progetti sono quasi assenti; tra i tanti comprensori locali (Agro nocerino-sarnese, Valle Irno, Salerno e zone limitrofe, Piana del Sele, Cilento, Alta Valle del Sele, Vallo di Diano, Saprese, ecc.) nessun candidato ha portato progetti pienamente condivisibili (al di fuori di quelli fantasiosi ed insostenibili di De Luca). C’era un solo progetto serio e credibile ed era quello portato avanti da un personaggio del Vallo di Diano, Carmelo Bufano, che guarda caso non era e non è stato candidato da nessun raggruppamento. La famosa “Città Vallo”, tenacemente ripresa e portata in sede istituzionale da Bufano, con innumerevoli convegni in tutto il Vallo di Diano, ha sempre registrato la presenza di quasi tutti i Consiglieri Regionali salernitani che nel corso di questa campagna elettorale hanno, però, osservato l’assoluto silenzio su questa vicenda che per tanti paesi delle zone interne potrebbe davvero rappresentare la svolta decisiva. Abbiamo tutti perso un’altra occasione, al di là di chi dal Vallo di Diano e dall’intera provincia di Salerno andrà ad occupare gli scranni del Consiglio Regionale.
direttore: Aldo Bianchini
Gentile Direttore,
veramente stiamo a boccie ferme.Tutto è consumato e devo dire che se non mi sbaglio, e mi scusi la presunzione, se leggendoLa da diverso tempo, credo che anche Lei un “pizzico” di fierezza per questa stravittoria Salernitana l’avrà provata anche Lei, che sicuramente con “Vicienzo a’funtana” non ha mai lesinato tirate di orecchi e rimbrotti sonorosissimi.
Per una giornata, godiamoci questa vittoria…..domani ricominciamo con il Kaimano.
Le hanno tentate tutte: il candidato “Migliore” catapultato da Roma, le primarie rinviate senza motivo,hanno scomodato Cozzolino che è una istituzione a Napoli e gli hanno fatto fare una brutta figura, Crozza che lo dipingeva cafone e strampalato,le vignette sul corriere della sera e di reppublica e la cililiegina sulla torta della storia degli Impresentabili della integgerima Rosy Bindi.La Severino.L’Antimafia per un reato per cui si è rinunciato alla prescrizione.Direttore di più umanamante non si poteva fare di più.
E Vincenzo ha spiazzato tutti….ha meravigliato tutti, ha cominciare dal ragioniere Caldoro che già si leccava i baffi.
E me lo faccia dire, anche su questo posso sbagliare, senza i voti della camorra.
A Caserta a perso, nonostante la lista dei così detti “consentiniani” imbarcati, questi consentiniani senza Cosentino non sono nessuno.
Vuole essere così severo,lucido e serio ,come sempre, e scoprire i voti della camorra chi hanno votato in provincia di Salerno? Lo devo dire io, lo dirà Lei o lo scoprirà l’A.I……e fosse ora. Sempre gli stessi e sempre negli stessi Comuni (sarà un caso ma è così ).
Fossi in Vincenzo da domani camminerei con la scorta……Napoli, Caserta non sono Salerno.
Conosciamo a mena dito la guasconeria di Vincenzo è meglio che si metta bene in testa che Napoli non è assolutamente Salerno.A Napoli si spara e non per i manifesti.
Vuole cambiare tutto…..rivoluzionare tutto………….. se glie lo faranno fare.
Comunque,per il momento onore al merito “capa tosta” c’l’ha fatta contro tutto e tutti.
Prima di ricominciare il sacrosanto attacco quotidiano su cose non condivisibili( arrogante,antidemocratico,infigardo,sceriffo) da persone serie, sia pure da posizioni dimetralmente opposte
per una volta…..una volta sola……….riconosciamo che è bravo, con tanti difetti, ma è bravo.per le risate per la Severino aspettimo quanto si presenterà il problema (si presenterà) ma per il momento da salernitani festeggiamo un salernitano.Sono sicuro che Lei Direttore lo farà.
Se ancora si poteva avere qualche dubbio sulle profonde capacità strategiche del capitano di Arechi adesso veramente non c’è ne stanno più.Caldoro ha perso …….ma non perso….stracciato a Salerno……. 120.000 voti sotto le s******** del capitano e fidati colonnelli.Mi dispiace per persone come Nunzio Carpentieri e Il buon Arena portati con l’anello nel naso a fare da vittime sacrificali sulle scelte e blindature del capitano.De gustibus.
Di Cava non ne parliamo proprio………… è riuscito a far votare l’avv.Senatore De luca che è tutto un dire che non ha bisogno di ulteriori commenti.
La Destra è completamente distrutta……..asfaltata e per “fuoco amico”.
Per colpa di un “capitano uncino” e di una ciurmaglia e che è riuscita a trasformare un Kaimano in un piterpan.
Avessero almeno la decenza di mettersi da parte,non c’è speranza,…………. questi avranno la faccia tosta di sostenere che sono stati i “migliori Fratelli d’Italia”.Per alcuni il “ruggito del leone” per me (piccolo-piccolo) il “raglio dell’asino” (con tutto il ripetto per gli asini).