Giovane donna falciata da un ubriaco: colpe e colpevoli ???????


Antonio Citera

SASSANO – Ancora una tragedia, ancora sangue innocente sulle strade del Vallo di Diano. Ancora Sassano lo scenario. A finire sotto le ruote dell’ennesima auto impazzita è stata una giovane mamma romena, colpevole di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, al sopraggiungere di un auto guidata secondo quello che è emerso dalle indagini, da un uomo del posto sotto effetto di alcool e di stupefacenti. La povera donna stava recandosi con la sua bicicletta sul posto di lavoro, erano le 4,30 del mattino, la strada era deserta eppure è stata falciata in pieno ed è morta sul colpo. Una vicenda sulla quale stanno indagando i carabinieri di Sala Consilina che dovranno stabilire l’esatta dinamica. Eppure ancora una volta c’è chi grida che tutto ciò poteva essere evitato. I cittadini sono indignati,- perché succede tutto questo? Perché non si prendono i dovuti provvedimenti?-. Domande lecite a cui dovrebbero dare risposta coloro i quali sono preposti al controllo che spesso in quelle ore del mattino è assente. Eppure sono le ore più a rischio, più sottoposte ai cosiddetti “anarchici della strada”, quei personaggi che imbottiti di “ sballo” se la spassano senza problemi col rischio concreto di commettere una strage. Menti “fatte”, menti dementi oseremmo dire, menti che si ribellano al buon vivere o quantomeno al rispetto della vita propria ma, soprattutto altrui. Allora che fare? Semplicemente intensificare i controlli e dare pene esemplari a chi sbaglia, a chi senza diritto lede la vita di persone innocenti. Un controllo assiduo del territorio, un controllo assiduo sulle persone perché, parliamoci chiaro, i carabinieri o chi per essi, sanno benissimo chi sono i soggetti “anarchici”, quindi potrebbero benissimo prevenire o quantomeno non permettere agli stessi di guidare in condizioni pietose. Quindi, prevenire meglio che curare, non è facile lo sappiamo, il territorio è vasto e gli uomini a disposizione delle forze dell’ordine sono pochi ma, con l’ausilio dei tanti “vigili urbani”, ausiliari del traffico e perché no anche di cittadini volenterosi, si potrebbe quantomeno tamponare il fenomeno che a quanto pare ha radici ben solide. L’ennesima brutta vicenda di Sassano assume dunque, ancora una volta, come già accaduto nel settembre scorso quando a morire furono quattro ragazzi davanti al bar di Silla, anch’essi falciati da un anarchico al volante, i contorni del misfatto di una società lasciata sola, allo sbaraglio, incontrollata specialmente nelle ore notturne quando, sia gli anarchici sulla strada sia i delinquenti comuni, circolano spensierati sapendo che a vigilare sulle loro gesta non vi è che il buio accecante e il silenzio tombale di un territorio ormai dimenticato. P.S. per la cronaca, l’uomo è stato accusato di omicidio colposo e tradotto presso la sua abitazione al regime degli arresti domiciliari.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *