Giovanna Naddeo
SALERNO – Continua il meraviglioso viaggio alla scoperta del repertorio musicale vocale e strumentale della Napoli spagnola, dal Rinascimento al Barocco.
Il prossimo sabato 18 aprile alle ore 21, presso la Chiesa dell’Annunziata, si terrà la seconda parte di questo grande concerto a cura del Dipartimento di Discipline Musicologiche del Conservatorio di Musica “Martucci” di Salerno.
Grandissimo successo ha riscosso il primo concerto tenutosi lo scorso 21 marzo 2015, in occasione della Giornata Europea della Musica Antica.
“ L’obiettivo è quello di far conoscere e diffondere quel fantastico repertorio che contribuì, all’epoca, a collocare Napoli a livello delle più importanti corti europee. Non solo; tale repertorio costituisce un’importantissima premessa per gli sviluppi musicali successivi” ha affermato la coordinatrice di Dipartimento, M° Francesca Turano. “ Purtroppo si conosce e si suona soltanto il repertorio del Settecento e la canzone napoletana dell’Ottocento, mentre pochi sanno che il precedente più illustre della canzone è proprio la villanella, ossia una forma di poesia pseudo-popolare, di argomento rusticano senza uno schema metrico fisso, spesso musicata con struttura molto semplice, che nacque proprio a Napoli, dove costituì fino ai primi del 17° sec. la forma tipica della canzone popolareggiante.”
I brani eseguiti nel prossimo concerto saranno proprio villanelle, arie e cantate tratte dalle produzioni musicali di Giuseppe Porsile (1680-1750), Leonardo Primavera (1540-1585), Leonardo Vinci (1690-1730) e Georg F. Handel (1685-1759).
Ad eseguire l’intero repertorio sarà l’ensemble Antica Consonanza. Dal 1987, questo straordinario gruppo da musicisti, composto da Renata Fusco (canto), Giuseppe Palladino (chitarra), Gabriele Rosco (chitarra), Giorgio Spolverini (clavicembalo), Guido Pagliano (viola da gamba) e Gabriele Pagliano (colascione), ha maturato una grande esperienza nel campo della musica rinascimentale e barocca, con l’intento di proporre all’ascolto programmi incentrati sulla produzione musicale del Medioevo, con particolare riferimento alla monodia profana dei primi secoli dopo il Mille.
Un viaggio assolutamente straordinario verso la scoperta del patrimonio storico europeo di bellezza eccezionale che oggi è ancora poco conosciuto e praticato.
direttore: Aldo Bianchini