NAPOLI – Quando alcune settimane fa mi permisi di sottolineare, attraverso una specifica interrogazione consiliare regionale, che la destinazione di fondi concessi al Comune di Scafati – nell’ambito del Progetto PIU’ EUROPA – non potevano essere destinati “ alle attività di riqualificazione commerciale del complesso ex COPMES”, mi beccai dall’on.le Monica Paolino e dal Vice Sindaco Mele becere accuse di “ ventriloquo delle opposizioni” e di “ autore del blocco di attività di sviluppo della città di Scafati”.
Invece avevo semplicemente avvertito il Comune di Scafati che quei fondi non erano utilizzabili, ope legis, per la ex COPMES e che non potevano, né dovevano, essere sottratti alla realizzazione delle opere di sviluppo della città indicate nel II° Atto aggiuntivo all’accordo di programma stipulato con la Regione Campania in data 16 Luglio 2014 e che comprende ben 41 interventi come da elenco pubblicato sul BURC n. 51 del 21 Luglio 2014.
Avevo semplicemente ragione come attestato dalla Regione Campania che a proposito della ex COPMES ha testualmente affermato: “ la proposta, presentata per la prima volta il 10 Marzo 2015, non è stata corredata dalla documentazione tecnica prevista dalla procedura ed è risultata priva degli elementi di dettaglio utili a consentire la verifica di coerenza con il PIU’ EUROPA. Ad ogni modo è stato già evidenziato che la scarna descrizione fatta evidenzia forti elementi di criticità circa le valutazioni di coerenza di quest’operazione con il programma”. (risposta Assessore Urbanistica prot. 144/S del 09.04.2015).
Ovviamente non mi attendo “ le scuse per le risibili accuse formulatemi” consapevole di trovarmi difronte a “ventriloqui” e “dilettanti allo sbaraglio” su cui è meglio stendere “ un velo di pietoso silenzio” consapevole che i cittadini di Scafati ben conoscono con chi hanno a che fare e che non si faranno “abbagliare e convincere” da squallidi tentativi di pura propaganda elettorale che pur di conquistare consenso sostiene “l’inverosimile” e “l’improponibile”.
E sono così pervicaci nella “pura propaganda elettorale” che in data 8 Aprile 2015 è stata approvata la delibera di giunta municipale n. 110 con la quale il Comune di Scafati rimodula per la terza volta il PIU’ EUROPA decidendo di non finanziare più “il II° lotto riqualificazione Quartiere Vetrai”, “ la riqualificazione di Palazzo Meyer” e “ la realizzazione dell’isola ecologica” e di destinare l’importo recuperato per circa 4 MLN di euro al finanziamento di “ generici interventi di riqualificazione urbana del territorio di Scafati I° e II° Lotto”, cioè minute opere di manutenzione ordinaria e straordinaria di strade e marciapiedi (forse) che hanno un impatto immediato sulla pubblica opinione e, come si augura il Sindaco, soprattutto possono essere realizzate durante la campagna elettorale.
A parte ogni considerazione sulla fattibilità normativa dell’ennesima rimodulazione del programma PIU EUROPA finanziato, quanto deciso dal Comune di Scafati è l’ulteriore dimostrazione che “semplici interessi di propaganda elettorale” eliminano definitivamente la possibilità di riqualificare e ristrutturare un Quartiere storico della città, di ristrutturare ed ammodernare un complesso storico peraltro sede degli uffici comunali e di impedire la realizzazione dell’isola ecologica utile per potenziare il servizio di raccolta differenziata, il tutto a danno dei cittadini residenti e degli impiegati comunali che in palazzo Meyer operano e lavorano quotidianamente.
Ovviamente impegnerò ogni strumento istituzionale per impedire simile scempio e per tutelare i diritti e le aspettative dei residenti del Quartiere Vetrai e degli impiegati comunali nonché quelli dei cittadini tutti che non meritano di pagare una Tariffa rifiuti tra le più alte della Regione Campania.
Spero vivamente, a tutela dei reali interessi dei cittadini di Scafati, che il Sindaco e la Giunta Comunale riconsiderino la decisione scellerata assunta e ritornino sulle proprie posizioni in modo da avviare, da subito, le attività finalizzate a realizzare gli importanti interventi ora eliminati evitando dannose perdite di tempo e inevitabili dinieghi regionali.
direttore: Aldo Bianchini