PAGANI – Chiunque si avvicina alla festa della cosiddetta “Madonna delle galline” dovrebbe farlo con grande umiltà e senso delle istituzioni perché qualsiasi cosa si accinge a fare deve sapere che può scuotere un’intera comunità fin dalle sue fondamenta. La spettacolarizzazione dell’evento è forse, per alcuni aspetti, eccessiva ma è tutto il popolo che vuole così e con il popolo bisogna necessariamente mediare se si vogliono evitare i pericolosi screzi dell’altro giorno che quest’anno hanno fatto il pari con quanto accaduto durante la processione di San Matteo 2014 a Salerno. Il consigliere comunale Massimo D’Onofrio ha decisamente preso posizione ipotizzando addirittura la mancanza di rispetto verso Pagani da parte delle istituzioni superiori che mettono a rischio l’immagine stessa del paese: “”Da anni conduco una lotta politica e sociale in difesa dell’immagine di Pagani. A volte da solo ho combattuto contro pregiudizi,anche di parti dello stato, che rischiavano di minare il buon nome della nostra città. Sarebbe troppo facile oggi strumentalizzare sulla cattiva gestione della festa dell’attuale amministrazione. Troppo facile evidenziare come l’alleanza Donato-Bottone sia fallimentare per il paese. Il problema questa volta e’ altrove. Persiste verso Pagani un atteggiamento irriguardoso di pezzi di istituzioni sovralocali e soprattutto continua il gioco a massacro di certa stampa “deviata” che approfitta di ogni banale occasione per creare allarmi e casi inesistenti. A ciò dobbiamo ribellarci;non basta esprimere amarezza come ho sentito fare. Se l’amministrazione sapeva(e non voglio credere che sia così)hanno commesso un errore a non comunicare alla città il divieto dei “botti “. Se l’amministrazione non sapeva e’ ancora più grave perché significa che non si è rispettati da altre istituzioni che seppur superiori dovrebbero riconoscere in chi è eletto la massima autorità””. Siamo in perfetta sintonia con il pensiero di D’Onofrio che apre il varco per numerosi ragionamenti. Primo fra tutti quello inerente la Chiesa e i suoi plenipotenziari; da quando è giunto il nuovo Vescovo a Nocera Inferiore qualcosa nell’aria è subito cambiata e anche l’anno scorso ci furono dei problemi per l’itinerario della processione. Ma anche il Vescovo deve capire che quella della “Madonna delle galline” è una tradizione talmente radicata nel popolo paganese che ogni variazione deve essere preventivamente concordata. Non ne parliamo, poi, dei fuochi d’artificio che per Pagani hanno rappresentato da decenni un punto cardine dei festeggiamenti. Adesso probabilmente hanno esagerato tutti, sia le autorità sovra comunali che la Chiesa e lo stesso popolo. Tutti dovrebbero fare un passo indietro per potersi sedere intorno ad un tavolo di concertazione al fine di evitare fughe in avanti.
direttore: Aldo Bianchini