AL PREMIO COM&TE SI E’ DISCUSSO DI AMORI VIOLENTI


DA SILVIA LAMBERTI
CAVA de’ TIRRENI – “Si denuncia ancora troppo poco. Purtroppo, la violenza è trasversale a tutti i ceti sociali e solitamente si nasconde tra tinello e credenza”.
Così Francesca Pidone, autrice di Amori Violenti (Mursia), ieri sera al Social Tennis Club di Cava de’ Tirreni, ospite del secondo salotto letterario organizzato dall’Associazione Comunicazione & Territorio, nell’ambito della IX edizione del Premio e Rassegna letteraria Com&Te Comunicazione, giornalismo e dintorni, ideata e curata da Pasquale Petrillo, dedicata quest’anno a Le declinazioni dell’amore.
Ad intervistare l’autrice, il giornalista Andrea De Caro e la psicologa cognitiva e comportamentale Annamaria Della Monica.
Come sempre, gremita da appassionati della lettura la sala del circolo cavese. In particolare, numerosa la presenza degli allievi delle scuole superiori cittadine che partecipano alla giuria popolare del Premio, dedicato alla memoria del giornalista “Giancarlo Siani”, i quali hanno rivolto all’autrice numerose domande, stimolate dalla lettura del libro.
“Non esiste un profilo tipo di donna maltrattata –ha affermato Pidone- così come non esiste una tipologia di uomo carnefice, può davvero accadere a chiunque.“
Francesca Pidone, avvocato, criminologa, responsabile di un centro antiviolenza a Pisa, ha una lunga esperienza in materia di violenza sulle donne e cura la formazione del personale delle forse di polizia e dei sanitari che operano nell’ambito del pronto soccorso.
Nel corso della presentazione, l’Associazione Comunicazione & Territorio, che aderisce all’iniziativa nazionale dell’Associazione Italiana Editori, denominata #ioleggoperché, ha consegnato agli studenti numerose copie di due romanzi, Acciaio di Silvia Avallone e La formula del professore di Yoko Ogawa, così da promuovere ulteriormente la diffusione della lettura.

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