Aldo Bianchini
SALA COSILINA – Di tanto in tanto il problema si ripresenta negli istituti scolastici di Sala Consilina, anche se cambia colore, qualche volta bianco e qualche volta nero, non cambia mai di numero: sempre due, in coppia. Qualche giorno fa mi aveva colpito la notizia letta su Ondanews.it; in un articolo si parlava di “topi di laboratorio” (due soltanto in verità) quasi a voler significare che i topi non erano di fogna ma “di laboratorio”. In pratica si sussurrava, ma non tanto apertamente, che i topi fossero stati acquistati dai rivenditori (che in zona non mancano) e liberati artatamente nei locali dei laboratori dell’istituto scolastico “Itis Gatta” di Sala Consilina per creare panico e scompiglio in prossimità del canonico “pesce d’aprile”. La stessa notizia ho avuto modo di rileggerla il giorno dopo sul quotidiano “La Città” che, in verità, la presentava con un taglio decisamente diverso prospettando una sorta di guerra guerreggiata tra gli studenti, la preside e i docenti. I primi, cioè gli studenti, in maniera molto decisa attaccano a testa bassa con un manifesto-volantino e denunciano le presunte cattive condizioni igieniche del plesso scolastico. La preside, Maria Antonietta Trotta, pur avendo alle sue spalle una storia professionale molto qualificata, appare come la perdente di turno anche se difende a denti stretti la “sua scuola” dentro la quale, ha detto, non ci sarebbero quei fastidiosi e sporchi animaletti. E nel dire questo ha avanzato anche l’ipotesi (non peregrina !!) che possa essersi trattato di un atto mirato a denigrare l’immagine dell’istituto. I docenti si schierano, invece, contro i tagli che la scuola ha subito mettendo in evidenza che detti tagli hanno decimato il personale che in quell’istituto è altamente sottodimensionato rispetto alle esigenze reali. Per quanto mi riguarda risponderei subito ai docenti dicendo loro che da quando mondo è mondo (parlo della scuola !!) non si è mai visto che il numero del personale e in special modo dei bidelli possa condizionare o meno la transumanza dei topi. Sono d’accordo, invece, con la preside che avanzando l’ipotesi di un atto mirato a denigrare l’immagine dell’istituto ci ha quasi azzeccato. Ma probabilmente non è neppure così perché credo che una parte dei giovani di oggi (non tutti fortunatamente !!) non siano neppure in grado di organizzare “un atto” del genere, perché se così fosse dovremmo parlare di una generazione molto più avanzata di quella che molti opinionisti di questo Paese criticano e condannano ogni giorno. La spiegazione potrebbe essere molto più semplice e più pedestre visti anche i precedenti salesi. Come quasi ogni anno è accaduto anche quest’anno; qualcuno ha acquistato due “topolini di laboratorio” (questa volta di colore nero per rendere più credibile il fatto) e li ha scientemente liberati nei locali dei laboratori, facilmente accessibili, in modo da creare panico, sconcerto e forse qualche giorno di vacanza. Uno scherzo da imbecilli, direbbe qualcuno; l’altra volta (topi bianchi) si concluse con l’accertamento della verità e con l’individuazione degli studenti responsabili; questa volta forse sarà più difficile l’individuazione ma se c’è la volontà (e credo che la preside ne abbia da vendere) si verrà a capo della triste vicenda.