Maddalena Mascolo
SALERNO – La battaglia in seno all’ ANCE di Salerno, come avevamo ampiamente annunciato, continua senza alcuna possibilità di intravederne la fine. Sembra quasi di assistere, come in una piece teatrale, alla battaglia che da tempo il mitico ex sindaco di Salerno ha ingaggiato con i vertici romani del suo partito. Anche in quel caso da Roma dicono una cosa e dalla periferia rispondono altro facendo finta di non aver capito. Nel caso che ci interessa il pur bravo Antonio Lombardi non ha capito, forse, una cosa essenziale e cioè che “un presidente” deve sempre avere la capacità di mediare e di concertare, quando questa capacità viene meno è il caso di togliere il disturbo senza tanti strilli. E’ vero che probabilmente se l’Ance viene chiamato di nuovo al voto a rivincere sarà sempre Lombardi, ma si tratterà comunque di una vittoria di Pirro perché se avrà la maggioranza in sterili termini numerici, la vera maggioranza con la presenza di tutte le imprese che contano non l’avrà mai più. Insomma il suo tempo è scaduto. L’altro giorno il vice presidente nazionale dell’Ance, John Bertazzi, aveva scritto a tutti gli associati salernitani ed al vice presidente Angelo Grimaldi invitando tutti a programmare nuove elezioni attesa l’incresciosa situazione venutasi a creare a Salerno dove l’Ance è guidata (secondo Bertazzi) da organismi ormai sfiduciati e decaduti dopo le numerose polemiche anche in funzione del processo a carico di Lombardi per il fallimento della Salernitana Calcio. Ecco come ha risposto, in maniera piccata, l’Ance di Salerno con il seguente comunicato firmato da un anonimo “ufficio stampa: “” L’Assemblea di ANCE Salerno si è svolta nello scorso mese di ottobre, con la presenza di funzionari romani che ne hanno accertato e verbalizzato la piena, assoluta, incontestata regolarità. Le decisioni assunte in quella sede sono pertanto pienamente valide, efficaci e vincolanti; gli organi statutari, eletti in quella sede, sono e restano nella pienezza delle proprie funzioni e non v’è ragione alcuna per compulsare nuovamente la base associativa in merito a decisioni e scelte già legittimamente adottate. Il Consiglio Direttivo di ANCE Salerno respinge pertanto la richiesta romana – priva di qualsiasi fondamento logico e giuridico – di procedere alla convocazione di una nuova assemblea e ribadisce la ferma intenzione di contestare in ogni sede le decisioni sin qui assunte da tre probiviri romani, che ledono gravemente le prerogative e l’immagine della territoriale salernitana. Sconcerta che – pur in presenza di documentate e articolate contestazioni e di un procedimento penale pendente – si perseveri sulla strada dell’imposizione di regole e norme mai adottate dalla territoriale salernitana (e dalla quasi totalità delle territoriali ANCE), e di pronunce assolutamente abnormi e prive di ogni effetto giuridico””. Alla prossima puntata.