Presidente della Camera di Commercio di Palermo arrestato

 

Barbara Filippone

PALERMO (03.03.15) – Oggi a Palermo una battuta d’arresto alla lotta alla corruzione: Helg il Presidente della Camera di Commercio di Palermo viene arrestato. Il sindaco Leoluca Orlando   ha espresso apprezzamento per l’operato delle forze dell’ordine e della magistratura, per questo ennesimo contributo all’affermazione della legalità nella nostra città, ed ha dato mandato all’avvocatura comunale per la costituzione di parte civile, ove ciò dovesse essere processualmente possibile, contro il presidente della Camera di Commercio di Palermo. 

Helg, nel ruolo di Vicepresidente della Gesap, la società che gestisce l’aeroporto, è stato colto in flagranza di reato nel tentativo di corruzione di un esercente che utilizzava uno spazio all’aeroporto per un’attività commerciale e al quale era scaduto il contratto. Helg avrebbe dunque preteso il pagamento di 50.000 euro, così dichiara la Procura e di una restante somma di 50.000 fruibili a rate per l’impegno preso. Il tentativo, la consegna e la richiesta della somma sono state monitorate integralmente dalla polizia giudiziaria.

La cosa ha inorridito tutti i palermitani e i garanti dell’anticorruzione considerato anche per il fatto che proprio nel luglio 2014 veniva inaugurato un corso presso la Caserma Cangialosi della Guardia di Finanza, “L’azione di contrasto della corruzione”, organizzato dall’Università di Palermo e dal Comando Regionale Sicilia della Guardia di Finanza, in collaborazione con la Camera di Commercio di Palermo. Corso dedicato al fenomeno della corruzione e che proprio nel giorno dell’inaugurazione vedeva il Presidente Helg come portavoce di questa lotta, il quale aveva ricordato come lo ‘Sportello della legalità’, istituito nel 2005 dalla Camera del capoluogo siciliano, fosse stato il primo esempio in Italia di assistenza alle imprese, e che questo avesse portato successivamente  alla creazione di altri 55 sportelli a livello nazionale.

Ritrovo una dichiarazione di Helg  alla premiazione del premio Libero Grassi in cui esortava ad educare i giovani a non tollerare nessuna prepotenza da qualunque parte provenisse. Augurandosi dunque che le prossime generazioni potevano sperare e vedere una Sicilia diversa…

Niente di più ipocrita. A chi allora riporre la nostra fiducia?

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