da Marco Senatore (candidati sindaco per Cava Città Unita)
CAVA de’ TIRRENI – Riguardo al Centro Commerciale Natura e al dibattito che si sta tenendo intorno ad esso in questi giorni, mi sento moralmente chiamato in causa e in dovere di esprimere alcune riflessioni. E’ di pochi giorni fa la notizia della riperimetrazione del Centro Commerciale Naturale con un’estensione che si protrae verso via Garzia, viale Crispi, via Alfieri e l’area del trincerone. Sembra che finalmente qualcosa si stia smuovendo anche se la direzione non è ancora quella giusta. Ho partecipato in prima persona al parto del progetto del CCN, una realtà unica in Campania e potenzialmente capace di essere volano di rilancio del commercio cittadino che langue tra crisi economica e dei consumi da un lato, e negozi privi di identità e scarsa qualità dall’altro (penso ai proliferanti franchising varie che si possono trovare anche in uno sperduto paesino dell’Albania o alle scadenti merci di manifattura cinese). Per ridare al potenziale acquirente, cittadino e non, l’input a venire a spendere nel centro città, nel Centro Commerciale Naturale appunto, occorre far trovare qualcosa che non c’è altrove. Altrimenti molto meglio una passeggiata in un maxi mall o una navigata su internet. Mi sono battuto insieme al presidente della Confesercenti Aldo Trezza per l’ampliamento del perimetro del CCN il quale, partendo da Piazza San Francesco, terminava in Piazza Amabile, lasciando fuori delle “mura” importanti fette commerciali e creando di fatto uno squilibrio tra commercianti di serie A e commercianti di serie B. Dato un centro cittadino preda di negozi monotematici e friggitorie varie, a parte qualche storica famiglia che porta avanti la propria attività di generazione in generazione tra mille affanni, la maggior parte delle attività commerciali di origine e provenienza cavese è ormai fuori da questi confini, a pochi passi, dove per tante piccole agevolazioni è più conveniente mantenere un’attività. E’per questo motivi che feci approvare in giunta l’ampliamento dei confini del CCN ad arterie strategiche quali via Veneto e Corso Mazzini, fino a giungere al Parco Beethoven. Un continuum naturale, oltre che di importanza commerciale strategica. Si è riusciti ad aggiudicarsi un secondo bando emesso dalla Regione Campania per gli interventi a sostegno dei centri commerciali naturali con un investimento ammesso di € 398.360,00 per un contributo a fondo perduto di € 199.180,00. Una cifra considerevole che non deve e non può essere male utilizzata. A tutt’oggi ci si chiede in città quali siano i proventi e le migliorie derivanti dall’istituzione del consorzio, si ha la concreta impressione di un progetto che stenta a decollare, pur avendo grandi potenzialità. Ben vengano la riperimetrazione verso il trincerone e la Manifattura Tabacchi, ma non basta. Bisogna allungare il raggio di azione continuando lungo l’arteria naturale del corso, fin quasi a toccare i confini dell’Epitaffio. Non si deve continuare ad essere miopi quando le soluzioni sono a portata di mano. Non dimentichiamo che al momento gli associati al consorzio sono circa sessanta su un totale di oltre quattrocento operatori all’interno del perimetro del consorzio. Un dato che la dice lunga sull’effettiva potenzialità del progetto.