Da Antonio Orza
SALERNO – “La conferenza stampa di Secondo Amalfitano ieri a Ravello ha rivelato, se ancora ce ne fosse bisogno, la cruda realtà che c’è dietro alla resistenza barricadera della vecchia governance della Fondazione – dichiara il Presidente della Provincia, Giuseppe Canfora – . Il “sogno” di Amalfitano è quello di continuare all’infinito a divertirsi con il bel giocattolo, senza minimamente curarsi del mondo che gira intorno. Ad essere sincero ho l’impressione che il requiem di questa personalistica impostazione della Fondazione l’abbia scritto Caldoro, concertato Brunetta e diretto Amalfitano – continua il Presidente Canfora -. Caldoro, Brunetta e Amalfitano, in realtà, sembrano uno solo, ciascuno di loro è uno e trino, con ruoli perfettamente intercambiabili e sovrapponibili, ma che tendono tutti a perpetuare la gestione ritenuta insindacabile di una istituzione che comunque impiega importanti risorse pubbliche da utilizzare per il bene collettivo. La richiesta improponibile di commissariamento della Fondazione e la sollecitazione di Amalfitano a nominare commissario proprio Brunetta è di una tenerezza disarmante. Ci vuole la Ferrari!, mica la 500 primo modello del Sindaco di Ravello, per correre in Formula Uno, ci informa Amalfitano, il nominato di qua e di là da un mentore influente, quello con le chiavi di casa, quello che può farti trovare la porta chiusa della Sala Frau, in un sussulto di bon ton e fair play istituzionale. Peccato che nei tornanti da Castiglione a Ravello – chiosa il Presidente della Provincia – forse sarebbe più utile la piccola utilitaria che il bolide rosso fuoco. Ad ogni buon fine attendiamo la prossima convocazione del Comitato di indirizzo per dare finalmente una nuova governance a questa realtà diventata grande nel tempo non per merito di uno ma per il lavoro di tanti.
Un ultimo pensiero – conclude Canfora – lo voglio rivolgere all’ex presidente del nulla che interviene a sproposito in ogni momento della difficile congiuntura che sta vivendo la nostra Provincia come tutte le Province italiane, giusto per ricordare che la sua Amministrazione, quella del duo Cirielli/Iannone, di buchi ce ne ha lasciati a iosa nella rete delle strade provinciali e nel Bilancio Provinciale. I miei primi mesi da Presidente li sto trascorrendo nell’opera di risanamento e di ripristino di un minimo di vivibilità per le nostre comunità e chi mi ha preceduto farebbe bene a cogliere qualche volta l’occasione per stare zitto, per il bene di tutti”.