Antonio Citera
SANZA – Nuove regole e nuove esenzioni. Il Governo accoglie la protesta dei Comuni Dopo le vibrate manifestazioni di dissenso che hanno accompagnato la decisione del Governo di stabilire una nuova tassa sui terreni agricoli montani, screditando di fatto le tante aree già ingolfate dalla crisi economica, è arrivata la rettifica del provvedimento che ricompone il puzzle e fa tirare un sospiro di sollievo alla maggior parte dei cittadini. Un nuovo provvedimento dunque con nuovi criteri di applicazione di una tassa che nei giorni scorsi ha smosso l’ira dei tanti comuni ( tra i quali anche Sanza ) che hanno combattuto per far ripristinare una legge ritenuta assurda. Dopo il mancato pronunciamento del TAR circa la conferma della sospensione del provvedimento era, infatti, stata confermata la scadenza del 26 Gennaio, ciò aveva gettato i contribuenti nel panico più totale perché avrebbero avuto solo 4 giorni lavorativi di tempo per pagare il tributo senza ritardi e con le vecchie regole. Al di là della scadenza troppo vicina, rimaneva irrisolto anche un altro problema, la questione dei criteri altimetrici utilizzati nella vecchia disciplina del provvedimento che per la loro iniquità rimarcavano il falso rispetto alle reali posizioni geografiche di alcuni comuni interessati. Dopo un Consiglio dei Ministri monotematico è arrivata la gradita notizia da parte del Governo che ha rivisto e ristabilito i criteri di esenzione, aggiungendo quasi 2000 comuni in più tra cui anche Sanza che aveva protestato attivamente con una raccolta firme proposta dal Comitato No IMU sui Terreni Agricoli Montani, un vero e proprio plebiscito da parte della cittadinanza che ha espresso il suo diniego nei confronti del vecchio decreto che ingiustamente classificava il piccolo comune ai piedi del Cervati tra i comuni non montani.