Da Clemente Ultimo
SALERNO – Si è riunito il comitato direttivo di Alpi – Azione liberale per l’Italia che ha proceduto all’elezione dell’organigramma che risulta così composto: Presidente nazionale Gianluigi Cassandra
Vice Presidente nazionale Raffaele Greco, Segretario nazionale Monaldo Mancini, Tesoriere nazionale Antonello Mazzon, Portavoce Claudia Pizzurro. Il direttivo ha altresì evidenziato la grave situazione in cui versa il nostro Paese. “L’Italia, si legge nella nota diffusa dal direttivo di ALpI, già in passato ha attraversato momenti di crisi e grave instabilità e riteniamo che anche questa fase possa essere superata. Sentiamo però fortemente dentro di noi l’esigenza di promuovere un profondo cambiamento di rotta per il nostro Paese, concorrendo attivamente in qualità di cittadini all’attività politica ed amministrativa dello stesso. Essere un movimento di ispirazione liberale ci impone innanzitutto di dover ragionare sugli ideali liberali, al fine di non essere considerati da chi ci osserva dall’esterno i soliti qualunquisti di turno, che si riempiono la bocca di liberalismo senza comprenderne l’essenza e lo spirito sostanziale. Riportandoci a Piero Calamandrei sosteniamo che liberale può dirsi soltanto quello Stato in cui la libertà non può essere limitata altro che per legge, in cui alla costituzione delle leggi siano ammessi per rappresentanza tutti i cittadini, ed in cui le leggi non possano varcare certi diritti fondamentali, considerati come dogma posto a priori. Libertà di culto, di stampa, di pensiero, di riunione, la uguaglianza dei cittadini nonostante ogni diversità di razza o di religione, sono considerate come estrinsecazioni insopprimibili della personalità umana, che non si potrebbero menomare senza per questo sopprimere le libertà. Le leggi possono far tutto meno che sopprimere questi diritti fondamentali, intangibili: il liberalismo si può dunque considerare un regime di legalità entro le barriere dei diritti di libertà! Riteniamo, dunque, di poterci definire liberali che riconoscono che la solidarietà e la dignità dell’uomo siano valori imprescindibili, solennemente espressi dalla nostra Carta Costituzionale. Allo stesso modo pensiamo che in economia la proprietà privata e la libera iniziativa economica siano strumenti e non fini, in quanto l’unico fine cui dobbiamo mirare è la completa realizzazione dell’uomo all’interno della società nel pieno rispetto della sua dignità. Riteniamo, pertanto, che dovremmo impostare il nostro discorso ripartendo dalle radici cristiane del liberalismo, dal primato dell’etica sul mercato, dai valori, dai diritti ma anche dai bisogni della persona umana. Condividiamo in pieno i principi del “Manifesto di Oxford del 1947” approvati dall’internazionale liberale e del Manifesto di Oxford del ‘97 che ha fissato un’agenda liberale per il 21° secolo. “Libertà, responsabilità, tolleranza, giustizia sociale ed uguaglianza delle opportunità: questi sono i valori essenziali del liberalismo, che continuano ad essere i principi sui quali deve essere costruita una società aperta. Questi principi richiedono un attento equilibrio tra società civili fortemente avanzate, governo democratico, liberi mercati e cooperazione internazionale.” Restano ancora molti gli ostacoli al liberalismo: la violazione dei diritti umani e l’eccessiva concentrazione del potere e della ricchezza; le ideologie fondamentaliste, totalitarie, xenofobe e razziste; la discriminazione in tema di sesso, di religione, di età, di preferenze sessuali e verso chi è disabile; la povertà e l’ignoranza, l’incremento del divario tra i paesi ricchi e paesi poveri; l’uso distorto delle nuove tecnologie; l’allentarsi dei vincoli di solidarietà sociale; la rivalità sulle risorse scarse; il degrado ambientale in un mondo sovrappopolato; il crimine organizzato e la corruzione politica. Sono sfide che noi, in quanto liberali, dovremmo cercare di affrontare attraverso gli strumenti di cui disponiamo. Uno di questi potrebbe essere certamente l’Associazione che stiamo costituendo e per la quale intendiamo investire il nostro tempo, le nostre competenze e le nostre professionalità, affinché queste sfide, un giorno, possano essere vinte. Sfide impegnative che dovranno essere affrontate, in tempi brevi, anche in Campania. Una regione dove non solo forte è il radicamento di ALpI –campano è il presidente nazionale Cassandra; molto radicate sono le sezioni di Napoli e Salerno ed è in costituzione quella di Benevento- ma soprattutto un territorio cui è indispensabile guardare con grande attenzione in una prospettiva di rilancio del Mezzogiorno d’Italia.
A questo scopo nei prossimi mesi ALpI promuoverà specifiche occasioni di confronto sui temi della crescita territoriale e del rilancio del sistema socio-economico campano, puntando alla messa a punto di proposte, ispirate ai principi ed alla prassi liberale, in grado di fornire spunti in grado di stimolare gli attori istituzionali e professionali chiamati a favorire la ripresa della Campania e del Mezzogiorno.