Grande PIF!

 di Barbara Filippone

Pierfrancesco Diliberto, in arte PIF,  con la sua prima esperienza di lungometraggio “La mafia uccide solo d’estate” vince a Riga l’European Film Awards, giunta alla sua 27esima edizione nella categoria European Comedy. Grande soddisfazione e apprezzamento da parte di Leoluca Orlando che ha sottolineato “Il contributo artistico di Pif alla cultura della legalità, nata a Palermo negli anni 90 e ormai diffusa in tutto il mondo”. Proprio oggi il Sindaco aveva rilasciato una lunga intervista a Villa Niscemi ad una troupe della TV nazionale lettone espressamente venuta da Riga per conoscere e far conoscere il ruolo di Leoluca Orlando e della Amministrazione e della città di Palermo nella lotta alla mafia e nella promozione della cultura della legalità e dei diritti.Una commedia che fa ridere, piangere, ricordare e infine riflettere. In una Palermo degli anni ’70 che vede i natali di Pif e che come lui stesso ammette nel film “La mafia a Palermo ha sempre influenzato la vita di tutti ed in particolare la sua…” Il racconto di una vita, quello di un ragazzo nato negli anni ’70 in cui la mafia presente sul territorio palermitano detta legge. E Pif racconta proprio di questo, delle vite di ispettori, imprenditori coraggiosi, magistrati e guardie del corpo di personaggi importanti, spesso soli, che fanno da sfondo ma anche da co-protagonista nella vita di questo bambino, Arturo, nato lo stesso giorno in cui Vito Ciancimino diventava sindaco di Palermo, nell’ottobre del 1970. La storia così si sviluppa fra il serio e il comico, una storia d’amore e di amicizia, quella fra Arturo e la sua Flora conosciuta fra i banchi di scuola alle elementari, ripercorrendo gli anni tristi della mafia; ma che vede questo bambino appassionato di Andreotti, per il quale conserva un rispetto quasi fanatico e proprio quest’influenza andreottiana gli farà rivolgere un’intervista a Dalla Chiesa, di cui Arturo stesso si pentirà dopo che questi verrà assassinato. Arturo infatti ritrovandosi a fare il giornalista bambino, in seguito alla vittoria in un concorso che lo vedrà reporter per il Giornale di Palermo chiederà a Dalla Chiesa: “L’onorevole Andreotti dice che l’emergenza criminalità è in Campania e in Calabria. Generale ha forse sbagliato regione?”. E mentre questo giovane inizia solo a percepire la presenza sul territorio di questa cosa che si chiama mafia, uomini di grande onore vengono raccontati come la cornice di una città che viveva a stretto contatto con personaggi mafiosi senza rendersene conto. Sono infatti gli attentati del 1992 che iniziarono a far risvegliare una città sedata… il titolo nasce da una serie di avvenimenti tutti accaduti d’estate e quando Arturo chiede a suo padre di questa mafia e gli chiede se la mafia ucciderà anche loro, il papà risponderà: “Arturo siamo in inverno? Tranquillo la mafia uccide solo d’estate.”

Boris Giuliano 21 luglio 1979

Pio La Torre 30 aprile 1982

Rocco Chinnici 29 luglio 1982

Carlo Alberto Dalla Chiesa 3 settembre 1982

Libero Grassi 29 agosto 1991

Giovanni Falcone 23 maggio 1992

Paolo Borsellino 19 luglio 1992

un caso, una circostanza che vede morire questi grandi uomini appunto solo d’estate…

La Sicilia incassa dunque un altro successo per questo film a metà fra il documentario, il cui sviluppo dei fatti di cronaca viene esposto con le immagini di repertorio scelte dagli autori nelle Teche Rai, e la commedia comica. Bravo PiF per aver raccontato con una scioltezza disarmante fatti che hanno segnato le vite di tutti noi. Orgogliosi che un palermitano sia stato capace a modo suo di gridare alla mafia: Io no!

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