Di Andrea Zolferino (orfano politico)
SALERNO – A Salerno c’è sempre qualche inaugurazione da fare, così dieci giorni fa c’è stato il grande evento dell’accensione generale delle “Luci d’Artista”! Nella prova d’esordio, però, non era stata inclusa –guarda un po’!- Piazza Portanova con il suo albero di luce e la piazzetta di Pastena con le sue mastodontiche renne, ancora più mastodontiche, a dire il vero, le loro corna! Questi soggetti sono sicuramente ben integrati nell’atmosfera natalizia, ma proprio non riesco a vedere, come natalizio, l’orso mercatellese… Addirittura qualche settimana fa fu predisposta la chiusura della stradina attorno alla rotatoria di Piazza Monsignor Grasso, dove è stato collocato l’orso, perché secondo qualche esimio veggente ci sarebbero stati molti turisti desiderosi di immortalarsi in una foto-ricordo con l’orso polare! La predizione, però, non si è avverata: la strada è stata riaperta e, di turisti, nemmeno l’ombra. Piuttosto, non c’era certo bisogno della sfera di cristallo per prevedere che si sarebbe verificato solo un danno agli esercizi commerciali della zona.
Intanto Mercatello sta diventando la pattumiera di Salerno, tutti gli scarti del centro arrivano puntualmente qui! Due anni fa, un albero stilizzato, più simile all’albero dell’impiccato, sarebbe dovuto passare per l’albero di Natale. L’anno scorso, le palle sfrattate da Piazza Ferrovia, dove avrebbero potuto trovar loco? A Mercatello! Si capisce bene la mia ostilità nei confronti di chi predispone in questo modo le cose… Eppure quest’anno, con una punta d’invidia, devo ammettere che a Pastena è veramente ornamentale l’originale scenografia con le renne, magari alle loro imponenti corna si potrebbero appendere cartoncini e biglietti di auguri per Natale. Allora sì che si sarebbe potuto immaginare un ipotetico afflusso di turisti e, meglio ancora, se il compagno-sindaco -al quale certo non manca l’iniziativa- si facesse trovare in piazza dai turisti desiderosi di farsi immortalare in una foto braccio a braccio con il primo cittadino, sotto la renna! Del resto, è risaputo che il compagno-sindaco presenzia qualsiasi inaugurazione anche per soddisfare la sua megalomania. A condizione, però, che al sindaco non manchi la fascia tricolore, grazie alla quale ne guadagnerebbe sicuramente in positivo rispetto all’auspicata compagnia di…Gigione!
La Città, mercoledì 10 dicembre 2014, De Luca: “Via i capibastone. Nei partiti c’è gente che non ha mai fatto nulla”. Ci vuole proprio un bel coraggio ad affermare una cosa del genere. Ma dove è finita la tua tanto decantata memoria elefantiaca? Ti dimentichi dei tanti compagni di allora , frequentatori della sede del P. C. I. di via Manzo, i quali mettevano a disposizione del partito il loro tempo libero e vi mantenevano con il pagamento della tessera e di tanti altri contributi? All’epoca, il finanziamento pubblico dei partiti non esisteva, quindi la vacca era senza latte! Per chi noi, poveri compagni, fessi ma onesti, ci siamo prodigati tanto? Proprio per questa gente che, nel partito,era buona a nulla, anzi, direi zavorra e parassiti, oggi come ieri. Peccato che tu caro, ma non compagno, sindaco te ne ricordi dopo circa venticinque anni, pensando che la gente si sia dimenticata che tu eri esattamente tra loro, con la sola differenza che ieri ciucciavi noi del Partito, mentre oggi ciucci la collettività.
Come vedi, signor De Luca, non illuderti che tutto giri a tuo favore e, se permetti un consiglio, cerca di non sparare sempre grosse cavolate! Faresti, invece, bene a ricordarti di quel famoso e veritiero adagio nostrano (può darsi che tu non lo conosca perché lucano) :” Nu sputà ‘ncielo ca ‘nfaccia te torna”… F.to: Orfano politico Andrea Zolferino.