SALERNO – Tra i salernitani residenti sono moltissimi gli aneddoti e le affermazioni che circolano, anche con una certa dose di veleno, soprattutto in danno e qualcuno anche in favore delle “Luci d’artista 2014”. Tra i più significativi c’è: “Ma perché nei week-end non piove così si evita l’invasione dei barbari” (espressione tipica dei residenti da Torrione fino all’Olivieri, ovvero del centro della città), oppure “Io le luci le ho viste una volta sola e mi è stato sufficiente”, e anche “Io ci vado ogni anno, ogni fine settimana, sempre e comunque, mi piacciono”. Insomma chi più ne ha più ne metta. Resta il fatto storico, e dal quale bisogna partire per ogni tipo di ragionamento, che la gente arriva a Salerno in massa per assistere allo spettacolo delle “Luci d’artista” che è e rimane un vero e proprio spettacolo, soprattutto quel “galeone storico” che fa bella mostra di se nei giardini della Villa Comunale. La gente, dicevo, arriva in massa, forse anche troppa gente che va oltre la studiata e buona organizzazione nella sorveglianza e nel trasporto (da e per l’Arechi) della moltitudine incredibile di turisti di serata. L’impegno, poi, dei tanti ausiliari del traffico, come quello dei Vigili urbani, dei Carabinieri e delle altre forze dell’ordine è davvero encomiabile e va anche oltre quello che dovrebbe essere il loro compito istituzionale. Il sindaco su questo può stare tranquillo, tutto è organizzato nei minimi dettagli; ingiusto secondo me il suo attacco ai trasporti definiti da terzo mondo; i trasporti fanno quello che possono dopo che la politica (nello scontro micidiale tra lo stesso De Luca, Moscatiello e Cirielli che ha ridotto in cenere il CSTP !!) ha quasi azzerato quello che fu uno dei simboli della salernitanità nello spirito anche invidiato del trasporto pubblico urbano ed extraurbano. Ma questo fa parte di altri ragionamenti che spettano al direttore di questo giornale e che non mancheranno. Per ritornare alle Luci d’Artista va detto che il lungo ponte festivo dell’Immacolata ha registrato la calata su Salerno di alcune decine di migliaia di turisti delle luci, una massa di persone impressionante che scende le scale della stazione ferroviaria o che sale verso il Corso da Piazza della Concordia. Non voglio ritornare sulle cifre dei turisti delle luci, sono comunque molto lontane dai numeri annunciati da De Luca che parla di milioni di visitatori (numeri eclatati stoltamente anche da tutti i giornali); ma anche su questo in passato da questo giornale abbiamo fatto i conteggi e le pulci sminuendo le cifre annunciate in maniera roboante: i turisti delle luci sono migliaia e migliaia ma non milioni. Punto. Con questo, però, non intendo minimamente sminuire l’enorme successo della manifestazione che necessita di rapidi aggiustamenti al fine di evitare ulteriori problemi alla moltitudine di persone residenti, come dicevo prima, da Torrione all’Olivieri. Il problema principale è il traffico che impazzisce in tutta la città e non mi spiego perché, allora, non chiudere al traffico il centro cittadino da Piazza della Concordia fino al Teatro Verdi alla stregua di come avveniva, più o meno, per quelle ormai dimenticate domeniche dell’austerità dei primi anni ’70. Un provvedimento che potrebbe riguardare soltanto i week-end e i ponti festivi e soltanto per poche e mirate ore serali; ovviamente questo prevederebbe un radicale irrobustimento dei trasporti pubblici che, come detto, già sono abbastanza bene organizzati. La gente sarebbe più libera di invadere le strade del centro senza quella battaglia continua tra pedoni e autovetture che soltanto grazie alla straordinaria opera dei tanti ausiliari del traffico e dei volontari non ha fatto registrare, fino ad ora, incidenti gravi che, comunque, sono nascosti dietro l’angolo. L’altra questione inerente lo spettacolo delle luci è il problema dei prezzi a cominciare dai mercatini per finire ai negozianti ed ai ristoratori; i prezzi sono troppo alti e nessuno di loro pensa di modificarli o di trovare soluzioni alternative legate alle luci. Inutile poi lamentarsi che la gente non spende, difatti anche nell’ultimo week-end le decine di migliaia di visitatori non hanno speso molto e si sono affollati davanti le salumerie per panini e pizzette o hanno fatto il giro dei mercatini per gustare i tanti e variegati assaggi. Insomma, come da questo giornale abbiamo già detto in passato, delle due l’una: o i negozianti sono inetti o la gente è più furba di loro. L’inettitudine è dovuta al fatto che i commercianti non riescono a sfruttare l’enorme afflusso di gente che il sindaco riesce a portare a Salerno, anzi dall’ inettitudine si passa facilmente all’idiozia se si pensa che molti invece di abbassare aumentano i prezzi. Ma questa è un’antica incapacità dei commercianti e ristoratori salernitani che si accontentano di rimanere vuoti anziché abbassare i prezzi di quel tanto che basta. All’orizzonte si profilano altri week-end ed altri lunghi ponti festivi, speriamo che vengano adottati giusti e necessari correttivi alla macro-organizzazione che sta quasi tutta nelle mani dell’assessore Luca Cascone e che sarà chiamato a nuove prove di capacità organizzativa.
direttore: Aldo Bianchini