Sala Consilina. Il 13 dicembre la raccolta firme dei Grillini: #fuoridall’euro.

 

Antonio Citera

SALA C. – “Caro amico e cara amica segna questa data, – inizia così l’appello di Grillo indirizzato ai suoi sostenitori che continua –  il 13 dicembre giorno di Santa Lucia, il M5S inizia la raccolta firme per la legge popolare al fine di indire un referendum per la definitiva uscita dell’Italia dall’euro”.

L’ iniziativa  coinvolge anche il Vallo di Diano che dalle 10:00 alle 19:00 in via Matteotti a Sala Consilina  nei pressi del palazzo 4 Torri  darà inizio alla raccolta delle  firme che continuerà nei giorni seguenti in tutti i comuni del comprensorio.
<< Da quando abbiamo adottato l’euro – afferma Antonio Gallo esponete di spicco dei Grillini nel Vallo di Diano – abbiamo perso un quarto della nostra produzione industriale.  Usciamo prima che sia troppo tardi  . Più rimaniamo, più diventeremo poveri e senza un tessuto industriale. Questo è nei fatti: oggi la disoccupazione è alle stelle e migliaia di imprese chiudono. Siamo in una situazione drammatica, la povertà aumenta e con essa la corruzione e malaffare. Bisogna riprendersi la Sovranità come primo passo, a partire da quella monetaria. Gli interessi sul debito pubblico – continua – stanno ammazzando il Paese e smantellando lo Stato Sociale. Gli interessi passivi annui sul debito pubblico sono destinati ad aumentare e a raggiungere quota 100 miliardi nel 2015. I miliardi che lo Stato destina al pagamento degli interessi sul debito sono sottratti ai servizi primari dei cittadini: pensioni, sanità, ammortizzatori sociali, istruzione, risorse per le PMI. Con l’euro il debito pubblico non potrà che continuare a crescere e gli interessi ad aumentare fino a quando lo Stato Sociale italiano non sarà completamente smantellato e diventerà un guscio vuoto. Un corpo spolpato dalla BCE. Il debito pubblico va ridenominato in una nuova moneta associata al valore della nostra economia. Pagheremo quindi meno interessi sul debito. Lo Stato ricomincerebbe ad utilizzare il suo avanzo primario di cui già dispone (al netto degli interessi sul debito) per finanziare attività e welfare. Con l’Italia fuori dall’euro, le PMI italiane potranno tornare nuovamente competitive e l’occupazione in crescita e gli investitori stranieri finanzieranno comunque il nostro debito che sarà sostenibile e onorabile.Fuori dall’euro c’è salvezza, ma il tempo è scaduto. Riprendiamoci la sovranità monetaria e usciamo dall’incubo del fallimento per default. Per non finire come la Grecia. Per questo momento storico abbiamo bisogno di tutti voi.Gli italiani devono poter decidere se vogliono morire con l’euro in mano oppure vivere e riprendersi la propria sovranità. In alto i cuori! – conclude -.

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