SA>LERNO – Procedono le numerose iniziative di Panorama d’Italia che,dal 19 al 22 novembre, fa tappa proprio a Salerno alla scoperta delle risorse e delle ricchezze locali.
Con un imminente sciopero generale alle porte e la discussione sul Jobs act in Parlamento, Panorama d’Italia ha deciso di organizzare l’incontro “Pensare al lavoro, creare il lavoro”, che si è svolto nella mattinata del 20 novembre scorso presso l’Aula Magna del Liceo Torquato Tasso, “per avvicinare chi sta dietro il tavolo e ha gli strumenti per dire come stanno le cose sul fronte del lavoro alla domanda degli studenti” , come ha subito chiarito il direttore di Panorama, Giorgio Mulè.
Il primo passo per pensare e creare lavoro è assolutamente una buona preparazione scolastica e la città di Salerno può vantare ottimi risultati raggiunti dal proprio Ateneo. Come ha affermato il giovane rettore Aurelio Tommasetti durante il suo intervento, l’Unisa è una delle migliori università di Italia, al 16° posto dopo il Politecnico di Torino e primo ateneo del Mezzogiorno secondo l’ultima classifica del Sole 24 Ore.
“Siamo il motore del territorio con 40mila studenti, 1000 docenti e ricercatori, 700 assegnisti e borsisti. Abbiamo costruito il modello della comunità: l’accademia non è una caserma ma un luogo di dibattito, di collaborazione tra docenti, personale tecnico e amministrativi.”
Il rettore, inoltre, ha puntato il dito contro lo “snobbismo provinciale” e la scelta a priori di molti giovani di puntare a università della Capitale o del Nord Italia senza prendere in considerazione l’offerta salernitana. “Stiamo a Salerno con una prospettiva europea. Noi abbiamo puntato e puntiamo sulla ricerca e sui progetti di scambio culturale. Non temiamo la valutazione, vogliamo essere valutati e ci interessa il merito. Accettiamo la sfida del merito. I fondi sono ripartiti nei 16 dipartimenti con criteri meritocratici: se ci impegniamo poi ce lo riconoscono”.
Ha preso poi la parola il Presidente della Camera di Commercio, Guido Arzano, il quale ha esposto gli ottimi numeri della produzione provinciale. Salerno è campione mondiale della quarta gamma (le insalatine già pronte), e produce il 2% della produzione mondiale dell’ortofrutta.
“Si potrebbe essere tentati di dire “va tutto male” davanti ai numeri impressionanti della crisi. E invece ai giovani vorrei chiarire che la nostra è una Provincia che si può fregiare di tanti esempi di buona politica, con 130 mila imprese nel commercio e nei servizi, artigianato, agricoltura” ha spiegato Arzano. “Il porto e le aziende sanitarie sono grandi imprese, così come l’università, e l’agroindustriale con una miriade di piccole e medie imprese e una percentuale alta di export. Ai giovani dico che devono trovare qui le motivazioni per crescere e diventare classe dirigente di questa provincia e questo Paese”.
Un grande bacino di occupazione verrà da Terna che, come ha spiegato il responsabile del Sud Italia, Piero Vicentini, a Salerno sta costruendo un elettrodotto di 380 kilowatt che collegherà la stazione di Montecorvino e di Avellino.
Una grande risorsa locale che a breve ingloberà tanti lavoratori è il porto. Andrea Annunziata, Presidente dell’autorità portuale di Salerno, ha raccontato come compete con i porti cinesi: “Nel 2013 abbiamo mosso 500 autovetture, con 400mila container, abbiamo tolto i Tir dalle strade. Dove c’è un sistema di trasporti che funziona c’è imprenditore che investe. In più saremo pronti con il nuovo polo crocieristico intorno a febbraio 2015. Qui arrivano i migliori armatori del mondo, ci sono premesse per fare 2 milioni di passeggeri solo nel settore delle Crociere. L’anno scorso abbiamo fatturato la cifra di 1.200.000.000 euro”.
Ha preso poi la parola Antonio Ferraro, consigliere delegato ambiente e sicurezza di ConfSalerno, il quale ha spiegato che la città risente della colpa di aver abbandonato la politica industriale di sviluppo, l’individuazione di distretti industriali in mano alle multinazionali ma la fortuna di lavorarer accanto a centri di eccellenza ci salva dal crollo. Ferraro ha ricordato, inoltre, che nel lavoro servono competenza, passione, relazioni sindacali e fabbriche sostenibili.
Infine, Giovanni Savastano, assessore alle politiche sociali del Comune di Salerno, ha riportato in aula una ventata d’ottimismo ai giovani studenti. La città sta investendo su loro, per spingerli a restare a credere in Salerno. L’assessore ha rammentato la situazione di Salerno di un ventennio fa e ha assicurato ai giovani che Salerno lavora giorno dopo giorno per loro e per mantenere il primato di importante città turistica e industriale d’Italia.