Barbara Filippone
Tempi duri per la microcriminalità, e la riflessione nasce dal fatto che anche la città di Palermo è posta in condizioni di Wi-fi gratuito. Per i non addetti ai lavori o per chi non ha dimestichezza con internet e i suoi derivati, questo significa che accedendo in alcune aree palermitane si potrà usufruire di un collegamento internet attraverso un sistema gratuito, ovvero il Wi-fi, che darà la possibilità di collegarsi e restare connesso col mondo, dall’area in cui ci si trova, con un tablet o uno smartphone. Inoltre come cita testualmente la nota del Comune, FASTWEB fornirà un sistema di videosorveglianza e antintrusione per tutti gli edifici scolastici della città. A conclusione dei lavori le piattaforme saranno dotate, in via sperimentale, di un software in grado di codificare le immagini e di riconoscere situazioni di potenziale pericolo per l’invio delle segnalazioni alle forze dell’ordine. Palermo, 18 novembre inaugura così l’accensione della rete Wi-fi gratuita.
L’accesso alla rete Internet è completamente libero e chiunque potrà navigare, in mobilità, in modo gratuito e sicuro per alcune ore al giorno. FASTWEB infatti ha dotato l’infrastruttura dei più moderni sistemi di sicurezza per garantire la navigazione e lo scambio dei dati senza pericolo di intrusione dall’esterno. 14 zone interessate al Wi-fi gratuito, e per chi fosse interessato può benissimo consultare il sito del Comune per tutte le notizie specifiche.
Naturalmente questa possibilità permetterà alla città, ovvero all’Amministrazione, di sfruttare questo sistema per collegarsi direttamente col cittadino attraverso la diffusione delle informazioni relative al meteo per esempio, al traffico, nonché alla gestione e alla raccolta efficiente dei rifiuti e l’implementazione dei servizi di car e bike sharing per la mobilità pubblica. Oramai la città sta cambiando, e l’idea che ci si possa collegare liberamente come nelle grandi città europee ci da la sensazione che la volontà del cambiamento esiste e come dice Geroge Clooney in un noto spot “Immagina, puoi”. Non è facile immaginarlo, forse sognarlo ma resta comunque difficile, perché ogni giorno accadono episodi che fanno pensare che non ce la faremo. In un liceo della nostra periferia Brancaccio, il liceo delle scienze umane e linguistico Danilo Dolci, la mattina del 17 novembre all’apertura, il preside Domenico Di Fatta ha trovato in un’aula la lavagna bruciata; qualcuno infatti nella notte era entrato commettendo questo atto probabilmente intimidatorio visto che proprio quella mattina era prevista l’intitolazione dell’aula magna a Peppino Impastato, giornalista, attivista e poeta italiano, noto per le sue denunce contro le attività mafiose a seguito delle quali fu assassinato, vittima di un attentato il 9 maggio 1978 .
Nonostante tale gesto di palese vigliaccheria, l’aula è stata intitolata e proprio il vicepresidente della commissione parlamentare Antimafia, Fabrizio Ferrandelli, presente tra l’altro alla cerimonia ha fatto una controproposta, invitando gli studenti di tutte le scuole a scrivere sulle lavagne una delle frasi più note di Peppino Impastato: “ La mafia è una montagna di merda!”.
E la maggior parte degli studenti hanno accolto tale invito, invito che parte da una scuola, un liceo che si trova in mezzo al fuoco del quartiere Brancaccio, rappresentando solo un’alternativa alla criminalità unica realtà con la quale confrontarsi; oggi non è più così e la realtà è che nessuno vorrebbe soccombere sotto questa montagna di “merda” ed io sono sempre felice di poter
raccontare anche le cose buone che si fanno in questa Palermo a volte umiliata, degradata ma che riesce sempre a sorprenderti con le sue bellezze storiche, con la voglia manifestata da quei giovani che non vorrebbero far parte di un sistema che ci etichetta come gente mafiosa… e che ben vengano questi interventi strutturali di modernità come potrebbe essere il sistema Wi-fi gratuito in città. Riusciamo ogni tanto a poterlo immaginare di fare una città migliore…